Roma, 10 marzo 2025 – E’ iniziata l’era del Tutor 3.0. Aumenta ancor più il controllo sulla rete gestita da Autostrade per l'Italia con la progressiva attivazione su 26 nuove tratte (a partire dal 7 marzo scorso) dei dispositivi per rilevare la velocità media dei veicoli. Grazie al posizionamento degli ultimi tutor, la rete Aspi vedrà complessivamente 178 tratte autostradali coperte dal sistema di monitoraggio, per un totale di 1.800 km sotto l’occhio delle telecamere. I dispositivi sono stati installati nei mesi scorsi, in linea con quanto prevede il piano di implementazione del gruppo Autostrade per l'Italia in collaborazione con la polizia.
La mappa

La tecnologia Tutor
Il sistema Tutor rientra nell'ambito di Navigard, la piattaforma tecnologica sviluppata da Movyon, società leader nello sviluppo e nell'integrazione di soluzioni di Intelligent Transport Systems e centro di eccellenza per la ricerca e l'innovazione del Gruppo Aspi. Grazie a un complesso sistema di algoritmi, la piattaforma gestisce e integra i dati provenienti dalle più avanzate tecnologie: dal controllo dei sorpassi dei mezzi pesanti, al monitoraggio del rispetto dei limiti di massa consentiti, dall'accertamento della velocità di transito al controllo dei veicoli contromano. Il Tutor è una delle tecnologie messe in campo per la sicurezza stradale da Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia di Stato, che ne gestisce il servizio come previsto dall'articolo 12 del Codice della Strada, e programma le attività.
Incidenti diminuiti in 20 anni
Introdotto nel 2005 con l'obiettivo di disincentivare comportamenti scorretti alla guida, il Tutor ha contribuito ad aumentare la sicurezza dei viaggiatori, determinando una costante autoeducazione e un cambiamento nella condotta su strada. Grazie anche alla sua efficienza nel sanzionare, e indirettamente prevenire, i comportamenti pericolosi, si è registrato un drastico calo degli incidenti dovuto alla diminuzione della velocità di picco e di quella media.
Come funziona
I principali sistemi tecnologici della piattaforma sono costituiti da radar, telecamere, server periferici e un sistema centrale: una combinazione di tecnologie in grado di rilevare la velocità media del veicolo, segnalandolo, per opportune verifiche, in caso di superamento dei limiti, in caso di circolazione su corsie non consentite e in caso di verifica del rispetto dell'obbligo di destra rigorosa da parte dei veicoli pesanti. Si tratta di un efficace strumento per il contrasto del fenomeno dell'incidentalità dovuto a uno stile di guida pericoloso e poco attento a tutelare la sicurezza della circolazione.
Dove si trovano i nuovi dispositivi
Ecco quali sono le 26 nuove tratte e dove si trovano i tutor in fase di attivazione in questi giorni:
- 7 tratte sulla A1 Milano-Napoli, di cui 4 tra Chiusi e Monte San Savino in entrambe le direzioni, 1 tra Castelnuovo di Porto e Settebagni in direzione Roma e 1 tra l'Area di Servizio Tevere e Fabro in direzione Firenze
- 5 tratte sulla A27 Mestre-Belluno, tra il bivio con la A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana
- 5 tratte sulla A9 Lainate-Como-Chiasso, tra Saronno e Lomazzo Nord, sia in direzione Chiasso che in direzione Lainate
- 4 tratte sulla A14 Bologna-Taranto, tra Pesaro e Rimini Sud in entrambe le direzioni
- 5 tratte sulla A11 Firenze-Pisa Nord, tra Montecatini e Prato Est sempre in entrambe le direzioni.
L'elenco completo dei dispositivi attivi lungo la rete autostradale nazionale è disponibile sul portale della Polizia di Stato www.poliziadistato.it.