Bologna, 21 luglio 2018 - Se nell'ultimo fine settimana di luglio avete in programma di percorrere la variante di valico Direttissima Bologna-Firenze - ad esempio la grande galleria di 8,6 chilometri tra le due regioni - fate attenzione: sarà attivo il nuovo Tutor. Dopo qualche slittamento in avanti rispetto agli annunci, è infatti venerdì 27 la data più probabile per l’avvio della sperimentazione con il sistema SICVe-PM, che si annuncia come un occhio implacabile. Impianto di seconda generazione e super intelligente, capace di abbattere la soglia di errore e di vigilare come si deve sulle vacanze degli italiani. Si partirà da sedici tratte, le più trafficate, come A14 e A1, nelle indiscrezioni. Ma l'elenco ufficiale dei punti precisi sarà reso noto nella tradizionale conferenza stampa sul piano esodo tenuta dal capo della polizia Franco Gabrielli, in programma per il 26 luglio.
FOTO - Nuovi tutor, ecco come funziona
Il nuovo Tutor sostituisce quello precedente, bloccato dalla guerra dei marchi registrati e smontato da Autostrade a fine maggio, dopo una sentenza della magistratura che ha dato ragione a un artigiano toscano. Ma cosa cambia? Intanto il software. Il SICVe PM si basa sulla tecnologia PlateMatching (da qui la sigla), "brevettata a livello internazionale in ben 38 paesi", si legge sul sito della EngiNe srl, sede operativa a Rapolano Terme (Siena), nella sezione prodotti. Questa premessa basterà a scongiurare sorprese o diatribe legali? Per spiegare il nuovo corso, Angelo Dionisi di Eng Group (di cui EngiNe è parte) consegna una scheda tecnica a prova di non addetti ai lavori. Il cuore del ragionamento è: "I sistemi di rilevamento della velocità media di seconda generazione invece che basarsi sul riconoscimento automatico delle targhe mettono a confronto le immagini dei veicoli transitati in ciascuna delle postazioni di telerilevamento, determinandone la reciproca verosimiglianza. Con questa tecnologia si riducono i tempi di abbinamento delle immagini. Il rilevamento delle violazioni stesse avviene in modo notevolmente più efficace. Infatti non si verificano scarti dovuti alla mancanza di un corretto riconoscimento. Con i sistemi di prima generazione, se la targa del veicolo in uscita in un tratto controllato non viene letta correttamente e non si abbina alla targa in entrata, entrambi i fotogrammi vengono cestinati".
Quindi d'ora in poi la targa non sarà solo ripresa, ne saranno anche comparate le caratteristiche fisiche. Perché il vigile intelligente registra ad esempio la pubblicità sul retro dei mezzi, gli adesivi, i dispositivi luminosi posteriori. In altre parole, non scappa nessuno: moto, tir con targhe usurate o personalizzate, auto straniere. Enrico Pagliari, ingegnere dell’Aci esperto dei sistemi di controllo sulla velocità, conferma: "Con il nuovo Tutor si riducono i tempi di abbinamento, del resto la tecnologia migliora sempre. Sarà superato lo scarto di prima, che già era inferiore al 4%, una percentuale molto buona. L’errore avveniva nell’identificazione della targa. Perché il problema di questi sistemi è che non vedono bene i numeri". Funziona così, "il primo portale legge tutte le targhe, il varco successivo fa lo stesso. Se nel percorrere quella distanza resti sotto un certo tempo, cosa che presuppone una velocità più elevata del consentito, il sistema ti inserisce in una sorta di black list". Poi arriva la multa a casa.