Città del Vaticano, 29 maggio 2022 - Ventuno nuovi cardinali, di cui sedici elettori e ben cinque italiani. Papa Francesco sceglie l'ultimo Regina Coeli del mese mariano per rimpinguare il Sacro collegio, annunciando, per il prossimo 27 agosto, l'ottavo concistoro del suo pontificato. A partire da quella data, i porporati presenti nel futuro conclave (under 80) saliranno a 131, undici in più del tetto massimo sancito da Paolo VI. Di questi quasi due terzi (83) saranno di nomina bergogliana a fronte degli undici creati da Wojtyla e dei 37 voluti da Benedetto XVI. Gli italiani elettori salgono a 21, fermo restando che a ottobre usciranno di scena per limiti di età i curiali Gianfranco Ravasi e Giuseppe Bertello.
Delle neo berrette rosse italiane solo un paio entreranno in Cappella sistina. Si tratta delle sorprese Oscar Cantoni, vescovo di Como, sede non di tradizione cardinalizio, e del missionario della Consolata Giorgio Marengo, prefetto apostolico di Ulan Bator (Mongolia). Il primo è lo zio della moglie dell'ex bomber di serie A, Dario Hubner, il secondo è un appassionato di scherma e soprattutto, forte dei suoi 48 anni, sarà il più giovane porporato elettore al mondo. Ad agosto Bergoglio conferirà la dignità cardinalizia anche ad altri tre italiani, tutti over 80: Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari, il teologo gesuita Gianfranco Ghirlanda e Fortunato Frezza, canonico della basilica di San Pietro in Vaticano.
Tra i neo cardinali elettori figurano anche tre capi dicastero, dall'inglese Arthur Roche, prefetto della Congregazione per il culto divino, al coreano Lazzaro You Heung-sik, al timone della Congregazione del Clero, passando per il presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano, lo spagnolo Fernando Vérgez Alzaga. La lista dei sedici under 80 si completa con i nomi di vescovi provenienti in sostanza da tutti i continenti, come nella prassi di papa Francesco che sta conferendo un inedito impulso all'internazionalizzazione del Sacro collegio, favorendo anche sedi marginali, in precedenza tagliate fuori dalla corsa alla berretta rossa. Per gli Stati Uniti Bergoglio ha scelto uno dei suoi pupilli in seno all'episcopato a stelle e strisce, fra i più critici verso il corso impresso dal gesuito: il vescovo liberal Robert McElroy, ordinario di San Diego. • Jean-
Seguono Marc Aveline, arcivescovo metropolita di Marsiglia (Francia), Peter Ebere Okpaleke, vescovo di Ekwulobia (Nigeria), Leonardo Ulrich Steiner, arcivescovo metropolita di Manaus (Brasile), Filipe Neri António Sebastião do Rosário Ferrão, arcivescovo metropolita di Goa e Damão (India), Virgílio do Carmo da Silva, S.D.B, arcivescovo metropolita di Dili (Timor Est), Anthony Poola, arcivescovo metropolita di Hyderabad (India), Paulo Cezar Costa, arcivescovo metropolita di Brasilia (Brasile), Richard Kuuia Baawobr, vescovo di Wa (Ghana), William Goh Seng Chye, arcivescovo di Singapore, Adalberto Martínez Flores, arcivescovo metropolita di Asunción (Paraguay). Per Timor Est, Singapore e Paraguay sono le prime berrette rosse nella storia.