Genova, 6 agosto 2024 – Un’atleta belga è stata compita da Escherichia Coli dopo aver nuotato nelle acque della Senna per la gara di Triathlon. Il Belgio ha ritirato i propri atleti che avrebbero dovuto gareggiarci. Nei primi giorni le gare erano state rinviate proprio per gli alti livelli di inquinamento.
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Professor Matteo Bassetti, l’infezione da Escherichia Coli può avere conseguenze gravi?
"Alcune sindromi possono portare alla morte. Poi ci sono quadri di sepsi o gravi forme di setticemia – risponde il direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova –. L’Escherichia Coli è tutt’altro che un microorganismo simpatico: può dare sì patologie lievi, ma ci sono anche forme gravi. Dipende da tre fattori".
Quali?
"L’ospite che viene colpito, la carica batterica e la terapia".
La malattia che decorso ha?
"Se si manifesta con una gastroenterite che dà diarrea e vomito, in qualche giorno si risolve. Se vengono attaccati organi o prodotte tossine, può diventare invalidante o mortale".
Quali sono i soggetti più a rischio?
"Bambini, anziani e immunodepressi".
L’infezione come si trasmette?
"Per vie oro-fecali – attraverso alimenti, acqua contaminata o escrementi – come tutti le eneterobatteriacee".
Qual è la cura?
"Dipende dalla forma: quella lieve può sparire da sola; per quella grave servono almeno antibiotici".
Un’acqua sporca come quella della Senna quali altri rischi sanitari comporta per atleti che vanno a gareggiarci dentro?
"L’Escherichia Coli è una passeggiata in confronto al resto. I topi fanno la pipì nella Senna e c’è il rischio di leptospirosi, che è mortale. Sempre trasmessi dalle urine dei ratti ci sono gli hantavirus; la salmonellosi; forme di shighella; la campilobatteriosi; gli enterobatteri; gli enterovirus; l’ameba e la giardia. In quelle acque può esserci di tutto, faccio fatica a dire cosa non c’è".
La Francia ha speso 2 miliardi di euro per pulire la Senna e renderla balneabile.
"È come volere rendere dolce il mare: impossibile. Il fiume corre nella metropoli dove ci sono gli scarichi fognari, i topi, altri animali e le imbarcazioni".
L’Italia scenderà nel fiume giovedì: se lei fosse il medico della squadra suggerirebbe agli atleti di ritirarsi?
"Chi ha consigliato al governo francese di sanificare la Senna non era uno scienziato di caratura olimpica. Questa scelta è stata dilettantesca, il disastro era annunciato. Ma, occhio, il peggio deve ancora venire: gli atleti rischiano problemi di salute anche tempo dopo le Olimpiadi".
Ci sono altri luoghi o abitudini quotidiane che possono metterci in contatto col batterio dell’Escherichia Coli?
"Oltre ai rischi da cibi e acque colonizzate, bisogna lavarsi bene le mani – ad esempio – dopo aver pulito il sederino ai bambini o dopo il bagnetto".
In Italia ci sono stati casi di contagio dopo aver bevuto l’acqua della sorgente delle malghe o di qualche fontana.
"Purtroppo sfato una leggenda, senza voler fare terrorismo: quella della sorgente, non è l’acqua più pulita che c’è. Se una mucca ha fatto la pipì 10 metri sopra la fontana, ci sono rischi sanitari. L’acqua più sana è quella resa potabile e quella controllata delle bottigliette".
Si rischiano infezioni nel fare il bagno in un mare sporco?
"Ci sono quasi gli stessi rischi della Senna. Il mare, però, è più grande e aperto, quindi ha più spazio di ’purificazione’".