Venerdì 19 Luglio 2024
ILARIA ULIVELLI
Cronaca

"Non soltanto carta stampata. È un’istituzione"

Il presidente Giani, autorità, enti e imprese alle celebrazioni. La sindaca Funaro: "Firenze è rinata con il giornale".

"Non soltanto carta stampata. È un’istituzione"

"Non soltanto carta stampata. È un’istituzione"

Abbraccia Firenze La Nazione, per i suoi 165 anni. E non solo metaforicamente. Dal terrazzo di Forte Belvedere il panorama leva il fiato, mostrando la bellezza sfrontata di una città che bacia il Rinascimento saltando a cavallo del futuro. Tanti ospiti, tantissimi, a confermare l’affetto e il legame profondo che il nostro quotidiano – nella sua storia dipanata su tre secoli – ha cucito nel tempo, testimone e protagonista degli avvenimenti più importanti e nelle storie di tutti i giorni di Toscana, Umbria e Liguria, le zone di diffusione del quotidiano più antico d’Italia.

Autorità, associazioni di categoria, enti, imprese, il mondo sanitario e quello dei professionisti, lettori e giornalisti. C’erano tutti con l’editore del nostro Gruppo, Andrea Riffeser Monti con sua figlia Sara, presidente di Speed, la concessionaria di pubblicità. Per festeggiare i 165 anni, tanti, senza sentirli, perché a La Nazione la sfida del futuro è già cominciata con l’offerta d’informazione multicanale. Insieme agli altri primi cittadini delle città toscane anche la neoeletta Sara Funaro, prima sindaca donna di Firenze. "C’è un legame intimo e familiare che mi lega al giornale più antico d’Italia che ha portato avanti battaglie storiche – ha detto intervenendo al dibattito –. Ricordo quando mio nonno Piero Bargellini, sindaco al tempo dell’alluvione del 1966, mi raccontava che il governo cominciò a muoversi, a mandare aiuti a Firenze, dopo la lettera che il direttore del tempo, Enrico Mattei, pubblicò in prima pagina chiamando in causa il presidente Saragat. Il nonno disse: quando la stampa funziona davvero, riesce a scuotere le coscienze, le istituzioni e la politica. Quello fu l’inizio della rinascita di Firenze".

Un giornale custode della memoria e testimone della storia, della nascita dell’Unità d’Italia, come ricorda nel suo discorso il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani (con lui anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo), citando il fondatore Bettino Ricasoli. "Ritengo che La Nazione oltre che un giornale sia una vera istituzione nella nostra regione, perché si collega alla nascita della Toscana moderna", ha detto in un tramonto superbo. Il primo momento d’incontro, quello di ieri, la presentazione delle celebrazioni che arriveranno per questi primi 165 anni. Con la direttrice Agnese Pini che ha voluto salutare sul palco gli ex direttori Gabriele Canè e Marcello Mancini.