Venerdì 14 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

"Non è una pena degna, siamo morti anche noi Di Benedetta ci rimangono solo foto e peluche"

"Non è una pena degna. Non lo è, almeno, per tutto quello che io e la mia famiglia stiamo passando e abbiamo passato in tutto questo tempo". Il commento di Francesco Vitali, fratello di Benedetta, è tanto pacato quanto sincero. Lo fa con un filo di voce, sottile come il silenzio che è attorno. "Al momento – dice commentando la sentenza – non la reputiamo degna ma comunque, come dice il nostro avvocato, aspettiamo le motivazioni e poi vedremo". Qualcosa di più, i parenti delle vittime e Vitali stesso, se lo aspettavano, e non lo nasconde. "Volevamo almeno gli anni chiesti dal pubblico ministero se non di più". "Adesso – riprende la frase accompagnandola ad un sospiro – attendiamo questa seconda battaglia, questo secondo filone del processo che spiegherà come mai la discoteca era stata aperta". "Secondo me – prosegue – non siamo ancora a metà di tutto quello che dovremo subire o passare ancora, perché il secondo filone sarà molto decisivo, anche più di questo; senza dubbio". Ripensando alle condanne ascoltate da poco "penso che un po’ di amarezza e delusione sia normale averne – aggiunge –. L’unica cosa che mi resta da fare per mia sorella è quella di chiedere giustizia. Anche perché di lei mi sono rimaste solo le foto e i peluche. Dal momento però che non danno una pena, diciamo, come quella che mi aspettavo, oserei dire che potrebbe essere anche normale il fatto che io sia rimasto un po’ amareggiato da tutto ciò. Però c’è anche

da dire che se perdo fiducia nella giustizia… Io come faccio poi ad andare avanti?".