Venerdì 25 Aprile 2025
REDAZIONE CRONACA

“Non affitto a marocchini”, proprietario rifiuta la casa all’assessore di Pieve di Soligo

Mohammed Hammouch, che vive in Italia da quando aveva 6 mesi, si è visto negare il contratto da un concittadino a causa delle sue origini. “Tanto siete tutti uguali”

Mohammed Hammouch assessore comune Pieve di Soligo (foto sito istituzionale Pieve)

Mohammed Hammouch assessore comune Pieve di Soligo (foto sito istituzionale Pieve)

Pieve di Soligo, 12 aprile 2025 – E’ impiegato in un’azienda di logistica e da giugno 2024 è assessore con deleghe a Promozione Locale, Commercio, Ambiente, Agricoltura e Turismo nel comune di Pieve di Soligo, nel Trevigiano. Ma queste referenze non sono bastate al futuro padrone di casa per consentire a Mohammed Hammouch di stipulare il contratto d’affitto per la casa dove aveva deciso di trasferirsi con la famiglia.

Il motivo? "Non affitto a marocchini, tanto siete tutti uguali" si è sentito rispondere da un concittadino il 35enne assessore della giunta di Pieve, che vive in Italia da quando aveva sei mesi e parla perfettamente non solo l’italiano ma anche il dialetto del comune di 11 mila abitanti dove vive, nel cuore della fascia del Prosecco superiore. Lo stesso paese che ha dato i natali ad Andrea Zanzotto.

Ma veniamo ai fatti. Come riportano i quotidiani locali, l'amministratore era alla ricerca di un'abitazione più grande dove trasferirsi con la sua famiglia e l'intermediario al quale si era affidato l'aveva trovata nello stesso comune. Ma il proprietario dell'appartamento, apprendendo che il nome del futuro inquilino non è "nostrano", ha ritirato l'offerta rifiutando di affittargli casa. A quel punto lo stesso Hammouch si è recato personalmente a chiedere conto del ripensamento al proprietario, che conosce direttamente grazie al suo impegno pubblico, e si sarebbe sentito rispondere la fatidica frase: "Non affitto a marocchini, tanto siete tutti uguali". La vicenda è diventata pubblica, con tanto di intuibili prese di posizione in un piccolo Comune. Ma l’assessore, che dice di non voler alimentare polemiche, circoscrive la vicenda al singolo caso: "Pieve di Soligo è un posto meraviglioso ma è vero che queste parole mi hanno fatto male. Purtroppo non si possono definire in altro modo che razziste".