Domenica 17 Novembre 2024

Napoli, il risveglio di Noemi. Uno degli accusati: "Non sono stato io"

La piccola ora è stabile: "Papà, mi porti le bambole?". Intanto Armando Del Re davanti al gip nega il suo coinvolgimento nella sparatoria. E i rapper napoletani scrivono una canzone contro la camorra

I messaggi per la bimba fuori dall'ospedale Santobono (Ansa)

I messaggi per la bimba fuori dall'ospedale Santobono (Ansa)

Napoli, 11 maggio 2019 - "Papà, dove sono le mie bambole?": queste le prime, incredibilmente dolci parole che Noemi, la bimba ferita nel raid camorristico di venerdì 3 maggio in piazza Nazionale, a Napoli, ha pronunciato aprendo gli occhi. Dopo una settimana di calvario, la giornata di ieri ha portato un'esplosione di gioia per i familiari della piccola, il personale dell'ospedale Santobono e la città intera, stretta intorno a quel piccolo scriciolo che sta continuando a lottare per la vita. Una giornata che, oltre alle buone notizie arrivate dall'ospedale, ha coinciso con la cattura di Armando e Antonio Del Re, fratelli figli di un capoclan di camorra, presunti esecutore e complice dell'agguato mafioso ai danni del pregiudicato Salvatore Nucaro, in cui è stata ferita la bambina.

E proprio Armando Del Re ha negato oggi un suo coinvolgimento nella vicenda. "Non c'entro niente con questo fatto".  Si è difeso l'uomo (fermato ieri in un autogrill della Siena-Bettolle) dinanzi al giudice per le indagini preliminari, Buccino Grimaldi, del Tribunale di Siena durante l'udienza di convalida del fermo. Il gip deciderà se convalidare o meno il fermo nella giornata di lunedì. Assistito dal suo avvocato, Del Re ha ricostruito i suoi movimenti nel periodo a ridosso del raid. La difesa ha posto l'accento su alcuni momenti di raccolta degli elementi che hanno consentito agli inquirenti di arrivare a Del Re e ha rilevato come dalle intercettazioni ambientali agli atti dell'indagine non emergerebbe, a suo dire, alcun elemento certo che leghi l'accusato al raid. Noemi, il video choc del killer che scavalca la bimba dopo la sparatoria LE CONDIZIONI DI NOEMI - "Noemi versa in condizioni stabili, respira spontaneamente, aiutata solo con un pò di ossigeno". L'aggiornamento sulle condizioni della bimba di 4 anni arriva da Massimino Cardone, primario del reparto di Rianimazione del Santobono. "La bambina ha avuto un grosso trauma a entrambi i polmoni - ha spiegato il medico - e man mano si stanno risolvendo tutte queste problematiche. Abbiamo fatto più volte delle broncoscopie per cercare di liberarla dai coaguli: questa cosa le ha dato una funzionalità polmonare migliore e quindi la bambina sta ventilando abbastanza bene. La prognosi resta riservata, perché dobbiamo valutarne l'evoluzione". IL RACCONTO DEL RISVEGLIO - "Noemi si è svegliata e respira da sola: da questa mattinata la piccola è stata portata a uno stato di sedazione non profonda e attualmente evidenzia una valida respirazione spontanea, supportata da ossigeno ad alti flussi, senza necessità di ventilazione meccanica". Respira ancora supportata dalla mascherina, ma almeno non ha più la necessità del sostegno meccanico: questo il primo bollettino medico arrivato ieri, in tarda mattinata, che ha riempito di gioia tutti coloro che hanno tifato per la piccola in questi giorni tragici. Dal nosocomio hanno aggiunto che "nella giornata di ieri (giovedì, ndr) la bambina era stata sottoposta a una broncoscopia, sia a destra che a sinistra, così da permettere di liberare i bronchi da muchi e coaguli". Poi il tanto atteso risveglio, con l'incredibile gioia nel momento in cui ha aperto gli occhi. I polmoni, ora, dovranno piano pianon essere riabituati alla respirazione.

COMMOZIONE E RABBIA - Alla notizia del risveglio di Noemi, nel reparto Rianimazione del Santobono è partito uno scrosciante applauso, accompagnato da tanta commozione. "Dov'è mamma?", ha chiesto lei appena sveglia, prima di accorgersi che i genitori erano sempre rimasti lì vicino a lei, pregando, senza abbandonarla neanche un minuto. Ma la festa non è scoppiata solo dentro l'ospedale: l'ingresso della struttura, infatti, è da una settimana meta di un pellegrinaggio continuo, tra veglie, preghiere e fiaccolate. Le notizie del risveglio della bimba e dell'arresto dei due camorristi che l'hanno ridotta così, hanno scatenato un misto tra commozione e rabbia anche tra i tanti presenti radunati davanti al Santobono. "La galera non basta per quello che hanno fatto a questa piccina", ha detto senza mezzi termini un anziano, mentre un altro ha aggiunto: "Queste sono bestie: una volta la criminalità aveva gli uomini d'onore, non si sparava a innocenti e tanto meno ai bambini. I bambini non si toccano. Devono marcire in carcere senza alcun beneficio e riguardo". Un'anziana nonna si dice "addolorata per la bimba, ma anche per la città, dove può capitare di uscire di casa e finire in ospedale, o peggio, al cimitero". Anche nella sala d'attesa e tra chi era in fila per l'accettazione, la notizia del miglioramento di Noemi non è passata inosservata. "Ho dei figli anch'io: non posso immaginare che cosa sta passando la mamma di Noemi - ha commentato una donna, con in braccio la propria bimba - Le donne di Napoli sono tutte con lei. Certo, sapere che hanno arrestato il colpevole le potrà dare giustizia, ma la cosa più importante è che sia al più presto fuori pericolo e torni alla sua vita normale". Non si è arrestata, intanto, la deposizione di messaggi, giocattoli e palloncini fuori dal Santobono. "Siamo qui tutti i giorni - ha aggiunto un gruppo di donne -: aspettiamo di vederla uscire con le sue gambe e siamo qui per abbracciarla. Ora dobbiamo solo continuare a pregare". 

Un gruppo di persone manifesta la propria solidarietà fuori dall'ospedale (Ansa)
Un gruppo di persone manifesta la propria solidarietà fuori dall'ospedale (Ansa)
LA CANZONE 'ORA BASTA' - Dalle strade di Napoli, per la piccola Noemi e per contrastare la camorra, è arrivata anche una canzone. "Ora basta alla violenza, basta alla camorra. Basta alla rappresentazione di un Sud, di una Napoli rassegnata al male. Idealmente insieme alle migliaia di persone riunite davanti al Santobono per Noemi": in 13, tra rapper e cantanti guidati da Michele Sbam - musicista partenopeo -, si sono schierati "contro tutte le forme di violenza e criminalità che degradano e tolgono speranza al futuro del sud". I giovani artisti hanno scritto e interpretato il brano 'Ora Basta' "per andare oltre il muro di omertà, di paura, per rompere ogni cultura criminale". I giovani artisti spezzano il silenzio, partendo da lontano per costruire il percorso: ripartono, infatti, dalla tragedia della piccola Annalisa Durante, uccisa per errore a Forcella nel 2004 durante un conflitto tra due clan rivali, per guardare avanti. La loro è una denuncia forte contro la camorra, contro la prepotenza della criminalità, contro la logica dei morti, contro chi vuole la guerra a Napoli. Un inno alla vita che vuole costruire speranza, per dare altra forza alla piccola Noemi. LE REAZIONI - "Non nascondo che ho provato una grande commozione nel vedere i segnali straordinari di Noemi", è stato il primo, emozionato commento di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, in visita al Santobono per incontrare la piccola e abbracciare i familiari. "Ho visto una bimba reattiva agli stimoli - ha raccontato il primo cittadino partenopeo - che risponde con gli occhi e le mani. Da parte dei medici c'è, giustamente, ancora molta cautela, con la prognosi che rimane riservata. Prima di lasciare l'ospedale, ho voluto di nuovo far visita anche ai familiari degli altri bimbi ricoverati in reparto: oggi è una giornata in cui il sole è più forte".

Il vicepremier Luigi Di Maio, ieri, ha annunciato che sarà a Napoli in giornata per visitare la piccola, dopo aver annullato i propri impegni istituzionali.

"Io sono in costante contatto con quello che succede all'ospedale Santobono, voglio lasciare ai genitori il tempo di essere felice tra di loro. Quando Noemi si rimetterà, perché sono sicuro che lo farà, sicuramente faremo una bella festa tutti insieme". Così il presidente della Camera, Roberto Fico (Movimento 5 stelle). "La notizia più bella! Noemi riapre gli occhi, arrestati i suoi aggressori. Forza piccola, l'Italia è con te!", ha detto invece su Facebook il ministro dell'Interno Matteo Salvini.