Venerdì 15 Novembre 2024

Noemi, il video choc del killer che scavalca la bimba dopo la sparatoria

Napoli, immagini tratte da una telecamera di sicurezza: gli spari e la bimba che si accascia soccorsa da un cameriere. Il chirurgo: "Una ferita da guerra"

Sparatoria a Napoli. Nei cerchi la bimba con la nonna e il killer armato

Sparatoria a Napoli. Nei cerchi la bimba con la nonna e il killer armato

Napoli, 6 maggio 2019 - Lo strazio per la sorte della piccola Noemi, ferita nella sparatoria di venerdì pomeriggio e ancora gravissima in ospedale, è acuito dalla notizia del video choc, pubblicato su alcuni siti online, dei terrificanti attimi in cui a Napoli è scoppiato il Far West. Si vede il killer che insegue la vittima designata, spara all'impazzata tra la folla e poi - incurante - scavalca per due volte il corpo della piccola, ferita ai polmoni e riversa sull'asfalto. Il filmato - pubblicato dal sito Sìcomunicazione e poi diffuso su YouTube - riprende la scena in piazza Nazionale: la zona è controllata da diverse telecamere, tra negozi e edifici privati. 

ATTENZIONE, IMMAGINI FORTI CHE POSSONO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA'

Al primo filmato, subito acquisito dalla Squadra Mobile, in cui si vede il sicario agire in modo goffo e impacciato per poi fuggire a bordo di una moto, se ne sono aggiunti almeno altri due pubblicati da diversi siti di informazione. In uno, in particolare, si vede il marciapiede davanti al bar dove si trovavano la bimba e la nonna. Nelle immagini si vede correre il pregiudicato Salvatore Nurcaro in fuga dal killer mentre uno dei colpi esplosi dal sicario colpisce Noemi che si accascia al suolo. L'uomo che ha sparato prima scansa il corpo della bimba per inseguire il suo bersaglio, poi torna indietro e scavalca una seconda volta la bimba sul marciapiede durante la sua fuga.

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SALVINI IN OSPEDALE DA NOEMI - Intanto la bimba, 4 anni appena, è ricoverata nell'ospedale pediatrico Santobono in prognosi riservata. Nell'ultimo bollettino diramato dall'ospedale si legge che "la bambina è monitorata nei paramentri vitali e sono stati effettuati esami ematochimici e strumentali che hanno evidenziato la stabilità emodinamica. Nelle ultime 48 ore - si legge ancora - non vi sono stati episodi di desaturazione e ipotensione che si erano presentati durante l'intervento e nelle prime 24 ore. Successivamente all'intervento chirurgico effettuato nella notte di venerdì non è stato necessario effettuare ulteriori trasfusioni". La bimba è sedata e collegata al ventilatore meccanico. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è giunto in visita nel tardo pomeriggio all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove è ricoverata la piccola Noemi, proveniente da Aversa. Il vicepremier è entrato con l'auto nel nosocomio partenopeo senza rilasciare dichiarazioni.

"Una ferita da guerra"

PARLA IL CHIRURGO - Una ferita "da guerra": Giovanni Gaglione, chirurgo pediatrico del Santobono che ha operato Noemi, definisce così la ferita riportata dalla piccola. La pallottola "è entrata dalla spalla destra, ha distrutto la scapola destra e una vertebra e ha attraverso i polmoni - spiega Gaglione - Nell'immediatezza della situazione  ci poniamo sempre un quesito: quando è il momento di operare? In genere dovrebbe essere fatto quando il paziente è stabile, in questo caso non si poteva aspettare". Tenuto conto della gravità del quadro iniziale, emerge come elemento positivo - secondo i medici - la stabilità del quadro ematologico. Ciò significa che non ci sono emorragie interne e la bimba non ha avuto bisogno di nuove trasfusioni. Tuttavia "la situazione rimane critica e la prognosi riservata", chiarisce Massimo Cardone, primario della terapia intensiva. A preoccupare è la situazione dei polmoni, entrambi perforati, e dai quali non è stato possibile rimuovere tutti i microframmenti ossei e del tessuto del vestito. "C'è quindi un rischio di infezioni che stiamo combattendo con una terapia mirata di antibiotico", sottolinea Cardone.

In 300 scendono in piazza contro la camorra

"I reati sono calati del 15%"

LA POLEMICA POLITICA - Parallelamente, si alimenta la polemica politica, con un duello a distanza tra Salvini e il sindaco di Napoli De Magistris. "Gli omicidi e le sparatorie di camorra si sono dimezzate, e lo dico al sindaco di Napoli", manda a dire il ministro dell'Interno da Pietrelcina, dov'è in visita nei luoghi di Padre Pio, rispondendo alle polemiche sulla sua mancata presenza a Napoli dopo l'agguato di camorra. "Da ministro dell'Interno - aggiunge - dico che i reati sono calati del 15%. Gli stupri del 30% e gli omicidi del 15%. Questo non è il momento delle polemiche, ma dobbiamo stare vicini alle forze dell'ordine per il loro impegno". Più tardi il leader leghista rivela di aver dedicato una preghiera a oemi e aggiunge: "Spero che le preghiere aiutino chi sta lottando tra la vita e la morte ma come ministro non mi posso limitare a pregare però le polemiche politiche romane sono lontane, lontane, lontane - ha detto - Non basta una preghiera  da ministro degli Interni è mio dovere grantire la sicurezza da mafia, camorra e 'ndrangheta e i dati sono positivi. Ringrazio le forze dell'Ordine che rendono sempre più sicuro il nostro paese".

Di rimando De Magistris su Facebook: Matteo Salvini "è un ministro inadeguato, incapace di rispondere alle esigenze di un Paese. Un ministro che mentre la bambina viene portata in rianimazione continua, con il ghigno, a postare su Facebook immagini in cui mangia o in cui spara cazzate". E prosegue: "Un ministro che nelle ultime ore si permette di dire 'i camorristi si sparino tra di loro': è talmente distratto questo ministro dell'insicurezza da non rendersi conto che Noemi è stata ferita proprio mentre un presunto camorrista sparava ad un altro presunto camorrista". 

Su Twitter Carlo Calenda, capolista Pd-Siamo Europei nel Nordest, attacca il ministro dell'Interno: "I fatti di Napoli non sono colpa di Salvini. Ma l'aver continuato a fare campagna elettorale come se nulla fosse è imperdonabile. Dopo il Forlì e 'sparatevi tra di voi' è arrivato il momento di dire basta. Se i 5S vogliono redimersi chiedano le dimissioni. #Noemi #tuttiacasa".