Venerdì 10 Gennaio 2025
PAOLA BENEDETTA MANCA
Cronaca

Migranti, Salvini vuole il 'No way' dell'Australia. Ecco cos'è

Il ministro dell'Interno ha indicato come strada da seguire, per regolare l'immigrazione, la 'No way' australiana: nessun arrivo non autorizzato. Ma cos'è esattamente? Ecco il video ideato da Canberra per scoraggiare gli arrivi Nave Diciotti, Salvini insiste: "Migranti illegali, non scende nessuno" VIDEO Scontro Salvini-Fico: pensi a fare presidente Camera

No way, il video del governo australiano

Roma, 23 agosto 2018 - Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, non cede: dalla nave Diciotti della Guardia Costiera, ormai da giorni ferma per 'scalo tecnico' davanti al porto di Catania, con a bordo 177 migranti, non deve scendere nessuno, tranne i minori. "Per i bambini in Italia non c'è nessun problema, però basta, stop: voglio far capire che in Italia come in Australia c'è il 'No way', se arrivi senza diritti o documenti, in Italia non ci metti piede", ha messo in chiaro il capo del Viminale, tracciando la road map della futura politica migratoria dell'Italia. “Il mio obiettivo – approfondisce Salvini - è il 'No way' australiano. Nessun migrante soccorso in mare mette piede in Australia. Anche in Italia si dovrà arrivare a questo". "Il mio scopo  - spiega il vicepremier - non è la redistribuzione in Europa, ma che ci siano nei Paesi di partenza degli sportelli europei che decidano che chi fugge dalla guerra ha diritto di partire, non in gommone ma in aereo, e di arrivare in Europa, altrimenti il business della mafia degli scafisti non lo scardineremo mai”. E insiste: In Italia non è più aria per i tassisti del mare, voglio arrivare a far capire che da noi è come in Australia, se arrivi senza diritti e senza documenti non metti piede".

Nave Diciotti, Salvini: "Processate me. O cambiate ministro o cambiate Paese"

IL MODELLO AUSTRALIANO 'NO WAY'

Ma il cosa consiste il famoso modello 'No way' dell'Australia? Il governo di Canberra ha portato avanti la stretta sugli sbarchi a partire dal settembre 2013, su iniziativa dell'allora premier conservatore Tony Abbott. L'operazione politico-militare è stata ribattezzata 'Sovereign Borders', con l'obiettivo di respingere o deportare ogni migrante arrivato illegalmente via mare. Il governo australiano, per illustrare meglio il nuovo giro di vite sulle migrazioni, nel 2014 ha diffuso un video in diverse lingue. Nel filmato, una scritta enorme campeggiava sopra un mare in burrasca: 'No way, you will not make Australia home', 'Non c'è modo, non farai dell' Australia la tua casa'.

Nella campagna contro l'immigrazione, promossa dal Paese dei canguri, il generale Angus Campbell, capitano delle operazioni di sorveglianza delle frontiere, avvertiva: "Se viaggiate in mare senza un visto, sappiate che non farete mai dell'Australia la vostra casa. Questo vale per tutti: famiglie, bambini, bambini non accompagnati, persone istruite e lavoratori specializzati. Non ci saranno eccezioni". Questa è la linea che vuole mettere in campo Salvini: quella della tolleranza zero che, in Australia, viene seguita tramite l'impiego di un ingente quantitativo di unità militari per sorvegliare le coste e intercettare le imbarcazioni. Le navi di migranti scoperte in acque australiane possono essere riportate nei porti di partenza (in particolare in Indonesia e Sri Lanka), mentre le persone a bordo possono essere condotte in centri di identificazione a Papua Nuova Guinea e sull’isola di Nauru, per la valutazione delle domande di asilo e l'eventuale concessione del diritto, limitato, però, solo a queste due località. Un'operazione che per l'Australia si è rivelata costosa: secondo le stime del governo, a partire dal 2014, sono stati utilizzati circa 300 milioni di euro, solo per le spese militari.