Giovedì 14 Novembre 2024

No Meloni Day, a Torino scontri tra studenti e polizia. Bruciato fantoccio di Valditara

Proteste in tutta Italia. Nel capoluogo piemontese 15 poliziotti al pronto soccorso. A Milano flash mob vicino al consolato Usa. La premier: “Violenze inaccettabili”. Salvini: “Zecche rosse”

Torino, 15 novembre 2024 – Manifestazioni studentesche in tutta Italia per il ‘No Meloni Day’. Nel mirino non solo la premier, ma anche i ministri Giuseppe Valditara, Anna Maria Bernini e Guido Crosetto, visto che i cortei protestavano "contro il governo della guerra, dei tagli e delle riforme all'Università". Non sono mancati momenti di tensione e scontri tra i ragazzi e le forze dell’ordine. 

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Scontri tra manifestanti e polizia sotto la prefettura durante il No Meloni day a Torino (Ansa)
Scontri tra manifestanti e polizia sotto la prefettura durante il No Meloni day a Torino (Ansa)

Torino

Disordini al corteo di Torino. Una parte dei manifestanti ha sfondato lo schieramento di sicurezza e c'è stato un breve scontro con la polizia davanti alla Prefettura. Inoltre è stato bruciato un fantoccio raffigurante il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, all'angolo tra corso Vittorio Emanuele e corso Galileo Ferraris. Danneggiati anche un Burger King e un McDonald in cui alcuni dimostranti hanno fatto irruzione.

Gli oltre 200 studenti, partiti da Piazza XVIII Dicembre, hanno esposto striscioni contro il governo e contro quello che hanno definito "il genocidio del popolo palestinese". 

Una quindicina di poliziotti dei reparti mobili hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso perché, a quanto si apprende, coinvolti nello scoppio di un ordigno artigianale, che ha dato delle esalazioni urticanti.

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Roma

A Roma il ministero dell'Istruzione e del Merito è stato ribattezzato il 'ministero della Guerra' con una grande scritta bianca sull'asfalto davanti allo stesso dicastero di viale Trastevere. "Cacciamo il governo dei tagli e dell'alternanza", e "Contro guerra e repressione, fermiamo il governo", recitavano alcuni degli striscioni esposti mentre gli studenti sfilavano al grido di “free Palestine” (Palestina libera).

Milano

Anche a Milano in centinaia hanno manifestato contro il governo e le sue politiche. Nei pressi della sede di Assolombarda, un gruppetto di studenti ha esposto uno striscione con scritto "Avete le mani sporche di sangue, l'alternanza uccide", mostrando i palmi delle mani imbrattati di vernice rossa. I manifestanti sono poi giunti nelle vicinanze del consolato degli Stati Uniti dove si è tenuto un flash mob: alcuni partecipanti che hanno indossato maschere rappresentanti Giorgia Meloni, il neo eletto presidente Donald Trump, l’attuale Joe Biden, il magnate Elon Musk, il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, srotolando una bandiera palestinese macchiata di rosso e imbracciato fucili finti fatti di cartone. Imbrattate di sangue foto della premier e dei ministro Crosetto, Valditara e Bernini.

Prima di sciogliere la manifestazione, gli studenti hanno ricordato Licia Pinelli, vedova dell'anarchico Giuseppe Pinelli morto il 15 dicembre 1969, scomparsa pochi giorni fa a Milano. "A questa donna va tutta la nostra riconoscenza" hanno detto.

Genova

Una manifestazione ha attraversato anche il centro di Genova, partendo da piazza Corvetto vicino alla Prefettura. In corteo anche le due studentesse che si erano incatenate nell'atrio dell'Università per chiedere all'ateneo di aprire un centro antiviolenza. Mercoledì prossimo il rettore dell’Ateneo incontrerà una delegazione proprio per discutere di questo tema.

Le reazioni

“Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, a opera dei soliti facinorosi – scrive la premier Meloni su X –. Diversi agenti delle forze dell’ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l’augurio di una pronta guarigione. Spero che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni”.

“Sarebbero questi gli interlocutori democratici? La scuola italiana non ha bisogno di replicanti degli estremisti degli anni '70", afferma invece Valditara, sempre su X.

"Violenza, rabbia, odio e soprattutto 15 poliziotti feriti: a Torino è andata in scena l'ennesima brutta manifestazione dell'estrema sinistra – tuona invece Matteo Salvini –. Inutile dire che il governo non si farà intimidire, ma è desolante pensare che qualche parlamentare od opinionista radical chic si scandalizzerà perché definisco i facinorosi comunisti 'zecche rosse' anziché preoccuparsi dell’aggressione sistematica alle donne e agli uomini divisa, ai quali va la mia totale solidarietà", aggiunge sul social di Elon Musk.