Martedì 23 Luglio 2024

No ai nomi femminili?. Il Carroccio ritira il ddl

La Lega ritira il ddl sui nomi femminili proposto dal senatore Potenti dopo polemiche. L'opposizione critica il clima del partito di Salvini sull'importanza della lingua italiana nelle disparità di genere.

No ai nomi femminili?. Il Carroccio ritira il ddl

No ai nomi femminili?. Il Carroccio ritira il ddl

Dopo le polemiche degli ultimi giorni, la Lega ritira il ddl sui nomi femminili. Il testo, proposto dal senatore Manfredi Potenti (foto), prevedeva il divieto dell’uso del genere femminile per i titoli e gli incarichi di vertice e prometteva sanzioni per i contravventori fino a 5.000 euro. "Usare i femminili di professione è esattamente quello che la lingua italiana prevede – commenta la linguista Vero Gheno –, se finora alcuni di questi non sono stati usati è perché non c’erano donne a cui riferirli e quindi si è imposta una tradizione maschile". La Lega, che ne ha chiesto il ritiro immediato, precisa che il ddl Potenti è stata un’iniziativa del tutto personale e che non rispecchia in alcun modo la linea politica del partito.

Nonostante la retromarcia, però, l’opposizione attacca il progetto come sintomatico del clima del partito di Matteo Salvini e dell’importanza riservata alla lingua italiana nel tema delle disparità di genere che la società cerca di combattere con difficoltà.

Milena Soci