Domenica 21 Luglio 2024
FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Il riscatto di Nina, la ragazza down si diploma in un’altra città: “Spero il mio esempio aiuti”

La giovane si ritirò dal liceo di Bologna l’anno scorso. Ha superato la Maturità a Pescara. Il papà: “Quel liceo e la città hanno perso una bella occasione”

Nina Sorrentino nel giorno della festa organizzata dal liceo Maior di Pescara per la maturità

Nina Sorrentino nel giorno della festa organizzata dal liceo Maior di Pescara per la maturità

Bologna, 21 luglio 2024 – Era il 14 marzo dell’anno scorso quando Nina Rosa Sorrentino, oggi vent’anni, giovane donna con la sindrome di Down, ritirò la propria iscrizione dal liceo Sabin di Bologna, indirizzo Scienze umane. Era l’ultimo anno: da tre, i suoi genitori si stavano battendo perché lei potesse alla fine del percorso sostenere l’esame di maturità. Invano. E così, dopo lo "stop" del consiglio di classe del liceo bolognese che all’unanimità bocciò l’ammissione della studentessa alla prova finale, ecco che Nina la sua maturità l’ha data lo stesso. Al liceo paritario delle Scienze Umane Maior di Pescara, dove si è finalmente diplomata, nei giorni scorsi, con un voto di 75/100.

Ringrazio tutti quelli che hanno creduto in me – è il commento soddisfatto di Nina, ora in vacanza al mare con i genitori e la sorella –. Spero che il mio esempio aiuti altri a inseguire i propri sogni senza arrendersi. Adesso mi sento più forte. In futuro continuerò a studiare e approfondire le cose che mi piacciono di più, come la musica e la danza".

Ora che l’importante obiettivo è stato raggiunto, anticipa il papà Alessandro, Nina si dedica al relax. Ma a settembre inizierà già a progettare i prossimi passi. "È stata una battaglia lunga 4 anni, alla fine – dice il padre della ragazza –, dura per tutta la famiglia. Ora siamo felici e orgogliosi. Nina vuole continuare a studiare danza e musica, ma procederemo un passo alla volta. La sua insegnante di danza le ha proposto un progetto sperimentale in una scuola materna, non sappiamo ancora i dettagli, valuteremo insieme". Nel frattempo Nina è "soddisfattissima: ha avuto la possibilità di mettersi alla prova al livello degli altri, la cosa per lei più importante, ed è pure riuscita a farlo bene".

Nina, a marzo 2023, si cancellò dal Sabin esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero farle ottenere comunque la "certificazione di competenze" sostitutiva al diploma. I professori le preclusero l’esame ritenendolo troppo "stressante" per lei, nonostante il parere favorevole della neuropsichiatra dell’Ausl. All’epoca, si sollevò un polverone.

Quel liceo e la città di Bologna hanno perso una bella occasione – prosegue con una punta d’amarezza papà Alessandro –, nessuno si è fatto avanti per proporre un percorso fattibile per portare Nina al diploma. L’Ufficio scolastico regionale non si è preoccupato per noi, né abbiamo mai più sentito i suoi vecchi insegnanti: se non fosse stato per la nostra determinazione, sarebbe stata un’altra triste storia di abbandono scolastico. Ora ci restano un brutto ricordo e per fortuna la soddisfazione di avercela fatta".

Nina in questi mesi si è trasferita a Pescara, città d’origine della mamma (che ha preso aspettativa dal lavoro per stare con lei) rientrando a Bologna il venerdì, per gli amati corsi di danza e musica.