A rompere gli indugi nella strategia di prevenzione dal Covid-19 è come sempre il professor Matteo Bassetti. Anche sull’obbligo d’indossare la mascherina, il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, sulla scorta degli Stati Uniti che hanno revocato la misura per gli immunizzati, conferma il suo consueto approccio aperturista. "Nel nostro Paese, già da subito, a livello comunicativo bisognerebbe dire che i vaccinati possono evitare di mettere la mascherina", si spinge in avanti l’infettivologo che più del rigore normativo predica il buon senso.
Vaccino in vacanza: rebus sulla seconda dose
Non pensa in questo modo d’incentivare un certo lassismo fra la popolazione?
"Tutt’altro, significa piuttosto guardare in faccia le evidenze scientifiche a nostra disposizione e agire di conseguenza senza attendere i tempi lunghi dei decisori politici. Una persona immunizzata, anche nella remota ipotesi che si contagi, presenta una carica virale più bassa del 90% rispetto a un soggetto non protetto. Sostenere che sia un vettore dell’infezione a questo punto è una tesi piuttosto difficile da dimostrare".
I vaccinati possono anche derogare dal distanziamento sociale?
"Assolutamente no, il togliere la mascherina non li esonera certo dall’evitare di andare a baciare o abbracciare chiunque come se nulla fosse. La distanza va mantenuta, ma, dal momento che siamo chiamati a convivere con questo virus, dobbiamo passare finalmente da un atteggiamento impositivo a uno più propositivo. È tempo di tornare a vivere".
Pensa dunque che sia giunto il momento, complice anche l’arrivo della bella stagione, di revocare per tutti l’obbligo della mascherina?
"Questo sarà il secondo passaggio, quello normativo, per intenderci. Tra un paio di settimane, quando avremo raggiunto 30 milioni d’italiani coperti con almeno una dose, credo che si potrà abrogare questa restrizione per tutti, almeno all’aperto. Altrimenti che cosa dovremmo fare? Andare a prendere il sole in spiaggia fino ad agosto, indossando la mascherina in ottemperanza alle regole vigenti? Il contesto epidemiologico e il trend vaccinale stanno cambiando in maniera favorevole. Si spera che il legislatore ne prenda atto".