Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

La neve sommerge le Alpi. E non è finita: la mappa. Fiocchi in arrivo anche a bassa quota

Ritorno alla normalità al Brennero, annullato il superG in Val di Fassa. Lunga fase di tempo instabile a causa della Depressione d’Islanda: previste altre abbondanti precipitazioni

Roma, 24 febbraio 2024 – Giorno di tregua dal maltempo in montagna dopo l’intensa nevicata di venerdì che ha interessato soprattutto le Alpi centro orientali, ma durerà poco. È iniziata una lunga fase di tempo molto instabile e a tratti perturbato, a causa del ritorno della Depressione d'Islanda, e la neve tornerà a cadere in abbondanti quantità anche nei prossimi giorni. Intanto, si fanno i conti con le conseguenze della neve caduta venerdì tra grossi disagi alla viabilità, in particolare lungo l’autostrada del Brennero, l’annullamento del superG femminile in programma questa mattina in Val di Fassa, ma anche gli aspetti positivi per il comparto turistico e l’equilibrio ambientale montano che, dopo settimane di caldo anomalo che hanno caratterizzato l’avvio del 2024, sembra vedere iniziare l’inverno. Sono giorni da foto da cartolina con boschi e vette imbiancate sull’intero arco alpino anche a basse quote, pieno innevamento nelle stazioni sciistiche e ricarica di risorse per ghiacciai e bacini idrici

Sommario

La situazione al Brennero

Dopo il caos neve di ieri sul versante austriaco del Brennero, la situazione al valico sta tornando alla normalità. In serata l'autostrada è stata riaperta in entrambe le direzioni. Ci sono ancora, in direzione nord tra Bressanone e Vipiteno, rallentamenti con code per traffico intenso, mentre tra Chiusa ed il Brennero coda di mezzi pesanti. Anche la statale del Brennero, chiusa ieri tra Vipiteno e il confine di stato è nuovamente percorribile. Passo Giovo, Passo Gardena e Passo Valparola restano per il momento chiusi al traffico per motivi di sicurezza. È stata riaperta anche la linea ferroviaria della val Pusteria, chiusa ieri per la caduta di alberi nei pressi di Vandoies. Per il momento si possono però ancora verificare ritardi.

ITALY ALPINE SKIING WORLD CUP
ITALY ALPINE SKIING WORLD CUP

Annullato il superG donne in Val di Fassa

Più complicata invece la situazione per le atlete di Coppa del mondo di sci. Per la troppa neve caduta nelle ultime ore è stato cancellato il superG di cdm donne in programma oggi in Val di Fassa. La giornata verrà utilizzata dagli organizzatori per liberare la pista dai 50 centimetri di neve caduti e garantire così il secondo superG previsto per domani preparando la pista 'La  Volata'. La gara non verrà recuperata e a questo punto rimangono da disputare complessivamente nove prove: il supergigante in Val di Fassa, discesa e supergigante a Kvitfjell (Norvegia) sabato 2 e domenica 3 marzo, gigante e slalom ad Are (Svezia) sabato 9 e domenica 10 marzo, gigante e slalom delle finali di Saalbach (Austria) sabato 16 e domenica 17 marzo, supergigante e discesa delle finali di Saalbach, venerdì 22 e sabato 23 marzo.

Neve sulle Dolomiti a Cortina raggiunti 35 centimetri
Neve sulle Dolomiti a Cortina raggiunti 35 centimetri

La neve sulle Dolomiti

Sulle Dolomiti sono caduti mediamente 25-45 cm di neve fresca oltre i 1.600 metri, 35 centimetri solo a Cortina d'Ampezzo, e 35-55 sulle Prealpi oltre quota 1.700. Lo riferisce l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav), che segnala come nel pomeriggio sono attese ulteriori precipitazioni, nevose oltre i 1.000 metri, che porteranno sino a 25 cm di neve fresca in Dolomiti oltre i 2.000 metri e 35 centimentri in Prealpi oltre quota 1.500. Con la neve fresca sono possibili valanghe spontanee di neve a debole coesione che in alcuni casi possono raggiungere anche grandi dimensioni, l‘allarme valanghe è stimato di grado 3 marcato. La neve fresca ha raggiunto i 50 centimetri a Passo Falzarego, e Col dei Baldi in Val di Zoldo, i 40 ad Arabba e i 30 a Falcade.

Morterone ricoperta di neve
Morterone ricoperta di neve

La neve in Valtellina

La Valtellina e la Valchiavenna sono investite da un'ondata di maltempo, ininterrotta da oltre 24 ore. Pioggia battente sul fondovalle, fitte nevicate alle quote superiori ai 1.300 metri e crollo delle temperature ovunque sul territorio provinciale. Diversi i passi alpini chiusi per neve o transitabili unicamente con catene montate. La stagione dello sci potrebbe ora allungarsi. Notevole l'apporto di neve fresca in Valmalenco nella ski-area del Palù, a Valfurva, Aprica, Bormio, Madesimo con un metro di neve fresca già caduta a Livigno (Sondrio), per la gioia di turisti e gestori degli impianti di risalita che non devono più sparare la neve programmata con i cannoni e costi elevati per l'energia.

Torna la neve in Alto Adige
Torna la neve in Alto Adige

La neve in Alto Adige

In Alto Adige sono caduti fino a 70 cm di neve al di sopra dei 1.500 metri circa. Lungo la cresta di confine e sulle Alpi di Sarentino il pericolo valanghe è forte (grado 4 di 5). Le escursioni e le discese fuori pista richiedono una grande attenzione e la massima prudenza. La depressione tenderà ad allontanarsi. L'Alto Adige tuttavia rimarrà sotto l'influsso di correnti umide da sudovest. Domani domenica al mattino ci saranno dei rovesci, nevosi oltre 500/800 metri di quota. Di seguito le precipitazioni si esauriranno ad iniziare dalla Val Venosta con delle schiarite. Lunedì il cielo sarà molto nuvoloso con possibilità di qualche precipitazione soprattutto a sud.

Torna la neve, boccata d’ossigeno per il turismo
Torna la neve, boccata d’ossigeno per il turismo

La neve in Trentino

Per il momento l'estesa precipitazione sul Trentino ha creato disagi limitati a singole aree. Da giovedì scorso, sono state registrati accumuli di precipitazione medi da 30 a 60 millimetri (altrettanti centimetri di neve in quota) con un massimo di 86 millimetri a Pian delle Fugazze. Le temperature minime di questa mattina erano sotto lo zero oltre i 600 metri circa (a Cavalese, situata a 1.000 metri, si è registrata una minima di -7 gradi). Il Servizio Gestione Strade sta procedendo con le operazioni di pulizia della rete viaria sul territorio provinciale, con il supporto di imprese private incaricate del servizio in alcune tratte. Nelle prossime ore, soprattutto dalla serata fino al mattino di domenica, Meteotrentino prevede ulteriori precipitazioni a tratti, con la possibilità di rovesci o isolati temporali. Entro la mattina di domani, si prevedono precipirazioni medie di 10-20 millimetri. La quota neve è attesa a 800-1.000 metri circa, in calo dalla sera soprattutto nelle zone occidentali e durante le fasi più intense; entro le ore centrali di domani, oltre i 1.000 m circa, sono previsti tra i 10 ed i 25 centimetri di neve. Qualche centimetro di neve potrebbe cadere anche nei fondovalle della val di Non. Non è escluso che, in caso di rovesci, neve o neve mista a pioggia possa osservarsi a tratti anche in Valsugana ma con accumuli nulli o molto scarsi. A partire dalla serata di domani, le precipitazioni saranno generalmente assenti. Da lunedì a mercoledì si prevedono precipitazioni a tratti diffuse e persistenti, con accumuli abbondanti soprattutto nei settori sudorientali. La quota neve è attesa a 800-1.000 metri o localmente sotto lunedì, ma tenderà ad aumentare fino a 1.500-1.700 metri circa martedì e soprattutto mercoledì. Oltre i 1.700 metri, tra lunedì e mercoledì, potrebbe cadere più di mezzo metro di neve.

Torna la neve in Alto Adige
Torna la neve in Alto Adige

La situazione meteo 

È iniziata una lunga fase di tempo molto instabile e a tratti perturbato, a causa del ritorno della Depressione d'Islanda, ovvero l'esteso centro di bassa pressione collocato nei pressi dell'omonima isola e che è la fucina di quasi tutte le perturbazioni atlantiche. Per il sito www.iLMeteo.it, almeno fino ai primi giorni di marzo il tempo risulterà spesso instabile, con tanta pioggia e ancora tantissima neve sulle Alpi. La giornata odierna si aprirà con un generale miglioramento del tempo al Centro-Nord dove tornerà a splendere il sole. La perturbazione invece si porterà verso le regioni meridionali, dove pioverà per quasi tutto il giorno. La Sicilia così potrà tirare un primo sospiro di sollievo vista la grave siccità in atto. Entro sera però un nuovo impulso instabile farà tornare le precipitazioni al Nord con neve sulle Alpi sopra i 500 metri, piogge a carattere sparso anche in Toscana e Liguria. La prossima settimana l'Italia verrà raggiunta dal ciclone tirrenico, un insidioso vortice che rimarrà semi-stazionario per molti giorni. Da lunedì 26 inizierà, o forse meglio dire, proseguirà questa fase molto instabile. Le precipitazioni interesseranno, a giorni alterni, tutte le regioni risultando localmente anche abbondanti e più persistenti al Nord. Continuerà a nevicare diffusamente sulle Alpi, ma a quote mediamente sopra i 1200 metri, sugli Appennini invece oltre i 1400-1500 metri.

La mappa di 3B Meteo

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