Città del Vaticano, 9 giugno 2018 - Paolo Nespoli ha invitato Papa Francesco a compiere insieme un’esperienza in orbita attorno alla Terra. “Vorrei che nello Spazio prima o poi ci possano andare tutti: anche il Papa, anche filosofi e scrittori. Un’esperienza del genere ti cambia, ti rende migliore” ha detto l’eroe italiano reduce dalla missione ISS 53, ricevuto ieri in Vaticano assieme ai suoi compagni di viaggio. Nespoli ha donato al Santo Padre una tuta personalizzata con etichette della bandiera argentina e il nome proprio, Jorge Mario Bergoglio. “L’universo non offre risposte, ma amplifica quello in cui credi”, ha aggiunto.
Nell’incontro avvenuto nel Palazzo apostolico è stato rievocato il collegamento che il Papa aveva intrattenuto con la Stazione spaziale internazionale il 26 ottobre scorso. Oltre a Nespoli (Agenzia spaziale europea - Esa) erano presenti all’udienza quattro dei suoi cinque compagni di viaggio: il comandante Randolph Bresnik con Joseph Acaba e Mark Vande Hei (tutti e tre americani, della Nasa) e il russo Sergej Ryazanskij, dell’Agenzia spaziale russa, accompagnati dai rispettivi familiari. Nespoli faceva da interprete. “È la prima volta che ci ritroviamo insieme da quando siamo rientrati”, ha spiegato. La delegazione, riferisce l’Osservatore Romano, comprendeva anche Paolo Castiglioni e Maurizio Saporiti, presidente e vice presidente dell’associazione di ricerca scientifica tecnologica Space Experience.
Tornati sulla Terra a fine luglio, i componenti dell’equipaggio hanno terminato il periodo di riadattamento ma il loro impegno proseguirà per un anno almeno in quanto gli esperimenti avviati in orbita durante la Missione VITA (acronimo dalle iniziali di Vitalità, Innovazione, Tecnologia, Abilità) dovranno avere un seguito. Saranno decodificati i risultati dei test, e l’enorme mole di dati verrà opportunamente elaborata per ulteriori sviluppi. Particolare importanza hanno le ricerche della ISS 53 per conto dell'Asi, incentrate su trial chimico farmaceutici, indagini di fisiologia umana e medicina. Sono in corso studi su come arginare i danni da assenza di gravità sulla massa muscolare, approfondimenti sui meccanismi di protezione dalle radiazioni che indeboliscono la retina dell’occhio, verifiche sul funzionamento degli integratori nanotecnologici per limitare lo stress ossidativo, applicazioni futuribili nel campo della cura delle malattie autoimmuni e neurodegenerative e cardiocircolatorie. E ancora si sta studiando, in collaborazione con l’Università di Bologna, una nuova modalità di check-up attraverso analisi di campioni di saliva in alternativa al prelievo di sangue. Novità anche nella implementazione delle app per ottimizzare la fitness e gestire al meglio gli allenamenti.
Prima dell’udienza papale, la delegazione aveva preso parte a un incontro organizzato a Roma presso la sede dello Stato Maggiore dell’Esercito, in via XX Settembre. Nespoli, ingegnere e ufficiale della riserva selezionata, ha dichiarato che la vita militare gli ha insegnato “a oltrepassare quei muri che sembravano invalicabili“, “tutte le volte ho scoperto che con l’addestramento, la conoscenza, il team giusto, si può veramente andare lontano”. "visti dall'alto, i problemi sembrano più piccoli". Prima di eccellere come astronauta Paolo Nespoli, nei ranghi delle forze armate dal 1977, ha prestato servizio alla Scuola militare di paracadutismo di Pisa, divenendo istruttore. Nel 1982, dopo aver conseguito a Livorno la qualifica di incursore nel Reggimento Col Moschin, è stato in missione in Libano con il generale Angioni, nel contingente italiano della Forza Multinazionale di Pace. Laurea in ingegneria all'Università di Firenze, si è perfezionato alla New York University. Dal 1991 Nespoli è all'Esa, il 23 ottobre 2007 il primo lancio (STS-120) con lo Space Shuttle Discovery, in qualità di specialista di missione. Una carriera strepitosa, una vita avventurosa carica di emozioni.