Mercoledì 8 Gennaio 2025
NINO FEMIANI
Cronaca

Neonato trovato morto. Il giallo della culla termica. Indagato il parroco

Bari, anche un tecnico accusato di omicidio colposo. I pm vogliono andare a fondo sul malfunzionamento.

Don Antonio Ruccia, classe 1963, è parroco nell’arcidiocesi di Bari-Bitonto

Don Antonio Ruccia, classe 1963, è parroco nell’arcidiocesi di Bari-Bitonto

Il corpo del neonato, vestito e avvolto in una copertina celeste, fu trovato la mattina del 2 gennaio nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari. Ieri la Procura ha iscritto nel registro degli indagati il parroco, don Antonio Ruccia, e un tecnico che, nelle scorse settimane, si era occupato della manutenzione della culla. L’ipotesi di reato nei loro confronti è di omicidio colposo. Un’accusa ben più grave di quella ipotizzata all’inizio quando le indagini erano state avviate per abbandono di minori a carico di ignoti. Tuttavia, l’ascolto del parroco e del tecnico nei giorni scorsi ha portato gli inquirenti a modificare la direzione delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Angela Morea.

Il ritrovamento avvenne poco dopo le 9:30 grazie a Roberto Savarese, 56 anni, titolare di un’agenzia funebre, che si trovava in chiesa per un funerale. Ora gli investigatori stanno cercando di chiarire se ci siano stati malfunzionamenti della culla, installata nel 2014 e già utilizzata per salvare due neonati, nel 2020 e nel 2023. A metà dicembre, forse a causa di alcuni brevi blackout che avevano interessato la parrocchia, era stato richiesto l’intervento del tecnico ora indagato. Il parroco ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna chiamata d’allarme, come invece era avvenuto nelle precedenti occasioni. Ma la Procura non esclude neppure l’analisi dei tabulati telefonici di don Antonio per confermare l’assenza di notifiche di alert sul suo dispositivo mobile. Normalmente, il funzionamento della culla prevede che il suo utilizzo attivi un sistema di riscaldamento e invii una chiamata al cellulare del parroco. Tuttavia, contrariamente a quanto riportato sul sito della chiesa, la culla non è collegata con il Policlinico di Bari. Questo dettaglio è stato chiarito dal direttore generale dell’ospedale, Antonio Sanguedolce. Nel frattempo, oggi sarà conferito l’incarico per l’autopsia al professor Biagio Solarino, dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. L’esame sarà fondamentale per stabilire le cause e il momento del decesso.

Savarese, ancora scosso, non è riuscito, a distanza di giorni, a superare l’emozione del ritrovamento. "Provo una tenerezza infinita per quel bimbo senza nome, sconosciuto. Ho deciso di offrirgli una sepoltura dignitosa, a mie spese", ha detto. Savarese ha trovato il corpo del piccolo, circa un mese di vita, mentre mostrava a un collaboratore il vano della culla termica. "Ancora ripenso a quel giorno, al piccolo, alle chiamate al 118 e poi all’arrivo della polizia: mi è crollato il mondo addosso". Savarese ha già provveduto ad acquistare il necessario per la sepoltura.