Giovedì 26 Dicembre 2024
GABRIELE MORONI
Cronaca

Neonati seppelliti in giardino. I pm: "Uno è morto dissanguato". La madre agli arresti domiciliari

La confessione della 21enne: "Li ho messi sotto terra in casa per poterli avere vicino a me". Dall’inchiesta emergono le ricerche online della giovane sulla soppressione dei cadaveri.

Chiara Petrolini ha 21 anni ed è studentessa universitaria: inizialmente il gip aveva respinto la richiesta di misura cautelare

Chiara Petrolini ha 21 anni ed è studentessa universitaria: inizialmente il gip aveva respinto la richiesta di misura cautelare

"Li ho sepolti in giardino perché li volevo vicino a me. Io avrei voluto dei figli". C’è come un fremito di orrore, pietà, incredulità nelle parole del procuratore di Parma, Alfonso D’Avino mentre riporta questa e altre frasi di Chiara Petrolini, ripercorre la sua storia e quella delle indagini, fino alle accuse terribili che hanno portato all’arresto. La Procura aveva chiesto il carcere per la studentessa e baby sitter di Traversetolo. L’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Luca Agostini l’ha consegnata agli arresti domiciliari (pare in casa della nonna paterna, nella città ducale). Due neonati, i suoi figli, sotterrati nel giardino della casa di via Baietta, alla frazione Vignale, dove viveva con i genitori e il fratello minore. Uno ritrovato il giorno 9, casualmente, per l’attività di scavo dei tre cani, era venuto alla luce due giorni prima: è morto dissanguato, choc emorragico perché la madre, dopo avere tagliato il cordone ombelicale con un paio di forbici trovate in casa, non ha provveduto a richiuderlo. Chiara Petrolini è stata arrestata per omicidio volontario premeditato (e risponde non di soppressione di cadavere, come voleva la Procura, ma del meno grave reato di occultamento). Per il neonato nato il 12 maggio del 2023 e rinvenuto, questa volta con una ricerca mirata, lo scorso 12 settembre, l’accusa è di soppressione di cadavere.

"Sembra – dice il capo della Procura parmigiana – che il suo unico obiettivo fosse di arrivare alla fine della gravidanza e poi uccidere il bambino". Mentre portava avanti la gestazione, ha fatto uso di marijuana, alcol, sigarette elettroniche. La scoperta delle ricerche effettuate sul web ha svelato il mondo oscuro di Chiara Petrolini e la determinazione nel suo proposito. Come fare sesso senza che il fidanzato si accorga della gravidanza. Come mantenere nascosta la gravidanza. Il 22 febbraio di quest’anno, la visualizzazione di un video sulle modalità di decomposizione di un corpo.

Alle sette e tre minuti della mattinata del 7 agosto (nella nottata ha dato alla luce il secondo bambino) un’interrogazione per sapere dopo quanto tempo un cadavere inizia a puzzare. Nella serata dello stesso giorno si divide tra una sosta al bar e un pizza in casa presente anche la nonna, e trascorre la nottata con il fidanzato nella taverna di casa. Il giorno 8 agosto un passaggio dall’estetista, un giro tra bar e vinerie fino a circa le due di notte, rientro a casa e partenza per gli Stati Uniti con i genitori. "Quello – prosegue D’Avino – che ci ha molto impressionato è il dato di una ragazza ventunenne descritta come normale, che svolgeva un’attività a contatto con i bambini. Cosa c’è dentro di lei? Dove trovava la forza, non solo fisica, di proseguire la solita vita?". Chiara Petrolini non disdegnava neppure l’idea dell’aborto, testimoniata dalle ricerche che faceva. Ha ammesso, per gradi, le due gravidanze. Il primo bambino è nato morto. Dopo il secondo, ha avuto un mancamento e quando si è ripresa il neonato era senza vita. Non pensava di essere al termine della gestazione, al ritorno dagli Usa lo avrebbe rivelato in famiglia. Chiara Petrolini ha nascosto gravidanze al mondo intero. Ha partorito in solitudine, senza assistenza. Non ne ha parlato al fidanzato perché temeva il suo giudizio.

I genitori, iscritti nel registro degli indagati per gli stessi reati (atto dovuto per procedere al sequestro dell’abitazione) sono risultati all’oscuro di tutto, la loro posizione è stata stralciata. Dopo il ritrovamento di settembre, in una conversazione (captata) tra la madre e Chiara, la prima collega due emorragie avute dalla figlia e chiede alla figlia se anche l’altra volta c’era stato un parto.