Martedì 17 Settembre 2024
FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Neonati sepolti a Traversetolo, nuovo sopralluogo di 4 ore dei carabinieri: si scava ancora nel giardino della villetta

Vignale di Traversetolo a Parma: altri accertamenti alla presenza del difensore di Chiara Petrolini, la 22enne indagata per l'omicidio e occultamento di cadavere

Parma, 17 settembre 2024 – Nuovo sopralluogo – durato quattro ore – del Nucleo investigativo dei carabinieri nella villetta degli orrori di Vignale di Traversetolo. I militari sono arrivati poco dopo le 12.30, insieme alla pm incaricata del caso Francesca Arienti e ad un medico legale, e se ne sono andati alle 15.30, dopo aver prelevato e sequestrato altro materiale trovato tra il giardino e la casa.

Sul posto anche l’avvocato Nicola Tria del foro di Reggio Emilia, difensore di Chiara Petrolini, la studentessa 22enne accusata dei reati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Indossate le tute bianche per non contaminare l’area, tutta sotto sequestro, il gruppo si è diretto sul retro dell’abitazione dove si trova la porzione di giardino dove lo scorso 9 agosto è stato scoperto, semi-sepolto, il corpicino di un neonato. Un maschietto, nato vivo dopo circa 9 mesi di gestazione, ha in seguito accertato l’esame autoptico, e di cui la giovane ha ammesso di essere la madre - come poi confermato dall’esame del Dna.

Nuovo sopralluogo dei Ris alla villetta di Traversetolo (Parma)
Nuovo sopralluogo dei Ris alla villetta di Traversetolo (Parma)

Il giardino degli orrori

Nella stessa porzione di giardino dovrebbe trovarsi il sito in cui, la scorsa settimana, gli inquirenti hanno dissepolto i resti di un altro neonato, la cui nascita sarebbe precedente rispetto al primo.

I nuovi accertamenti, durati in totale quattro ore, hanno interessato non solo l’area cortiliva, ma anche l’interno dell’abitazione. Tutta la zona è stata perimetrata con il nastro e due carabinieri hanno impedito ai curiosi di avvicinarsi alla villetta.

La presenza sul posto dell’avvocato è l’indiretta conferma che l’universitaria è formalmente indagata e che quindi il suo difensore - o suoi consulenti - hanno il diritto di partecipare agli accertamenti, in particolare se si dovesse trattare di atti irripetibili come scavare nel giardino.

L'interno dell'auto di Chiara Petrolini
L'interno dell'auto di Chiara Petrolini

La 22enne resta ancora a piede libero, in quanto non sussistono gli elementi per domandare una misura cautelare: non può reiterare il reato, non è socialmente pericolosa, né può inquinare le prove. Non si ravvede nemmeno il pericolo di fuga: dopo aver partorito il 7 agosto ed ucciso il bimbo, è partita con la famiglia per gli Stati Uniti in vacanza ed è ritornata regolarmente in Italia nonostante l’inchiesta fosse già stata avviata.