Mercoledì 5 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

«Nembo, il più bello dell’esercito». E il nuovo comandante è Cardea

Il generale D’Addario ha presieduto il passaggio di consegne

A sinistra il colonnello Sergio Cardea,a destra il colonnello Franco Merli (Foto di Carlo Quartieri)

Pistoia, 13 dicembre 2014 - NEL CUORE del quartiere delle Casermette vive un’altra piccola città, il 183° Reggimento Nembo della Brigata Paracadutisti Folgore, con centinaia di soldati impegnati in missioni in Italia e all’estero e che da ieri ha un nuovo comandante, il colonnello Sergio Cardea. Nel piazzale Filottrano, un nome che onora il grande impegno del 183°, che nel 1944 liberò la cittadina di Ancona, e alla presenza, per la prima volta, del suo sindaco, Lauretta Giulioni, si è svolta la cerimonia per il passaggio delle consegne tra il colonnello Franco Merlino, dopo due anni di comando, e il colonnello Cardea, alla presenza del comandante di Brigata, il generale Lorenzo D’Addario. Erano presenti tutte le autorità, i labari dei Comuni e le associazioni combattentistiche.

Toccante è stato il saluto del colonnello Merlino, chiamato al comando del Centro di addestramento paracadutismo dell’Esercito di Pisa. Era emozionato e non ne ha fatto mistero: «Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine quando eravamo qui e fuori. A voi ragazzi – rivolto ai suoi soldati –, vi ho parlato sempre con il cuore e davanti a tutti grido il mio grazie per tutto quello che avete fatto con me in due anni. Sapete cosa vuol dire essere un soldato, un servitore dello Stato. Non mi avete mai lasciato solo e questa è la forza del Nembo e solo chi comanda il Nembo capisce cosa vuol dire lasciarlo».

IL COLONNELLO Merlino ha reso omaggio: «A David (morto in Afghanistan), e a tutti i nostri caduti» e ha salutato con affetto il generale D’Addario: «Sei il comandante che ogni Reggimento vorrebbe avere». «Il passaggio della bandiera è un momento importantissimo – ha detto il generale – l’Italia mai come oggi conta su chi ha il senso del dovere e noi siamo fieri di essere italiani, oltre le brutte storie che apprendiamo. Ma sono tanti gli italiani onesti, appassionati, pieni di volontà. Il paracadutista è un combattente formato per l’assalto, uomini e donne che ho sempre ammirato, bei soldati, begli italiani. Sergio è un soldato esperto ed entusiasta, che comanderà l’unità più bella dell’esercito». Attualmente il Nembo è impiegato nell’operazione «Strade sicure», tra Prato e Firenze con compiti di vigilanza del territorio e prevenzione della criminalità.

«PER ME è un grande onore – ci ha detto il colonnello Sergio Cardea – sono orgoglioso per questo incarico e per la città». E’ sposato con Giorgia e padre di Lorenzo, vent’anni, e di Valerio, di 12 anni. Lorenzo si sta preparando al concorso per l’Accademia Aereonautica. «Vorrà dire – scherza il padre – che per i miei lanci mi farò dare un passaggio da mio figlio!». Nel tempo libero ama leggere, Ken Follett, soprattutto, e fare sport: «Amo la vita sana, come tutti i paracadutisti». Tutta la cerimonia, con lo schieramento delle cinque Compagnie: Orsi, Leoni, Linci, Puma e Leopardi, è stata accompagnata dai brani eseguiti dalla Banda della Brigata Folgore. Con un piacevolissimo «Thriller» che, in versione bandistica, è una assoluta novità.

lucia agati