Lagonegro (Potenza), 12 febbraio 2024 – “Quando Angelina ha vinto il Festival ho avuto brividi dappertutto, talmente forti come mai nella vita". Nelle parole pronunciate con occhi lucidi da Franco, un anziano lagonegrese, è racchiusa la fortissima emozione che ha accomunato l’intera comunità del paese lucano, nel corso della indimenticabile settimana sanremese.
Angelina Mango ha toccato il cuore di tutti, a partire dal primo giorno sul palco, in un crescendo emotivo: passando per la commovente cover de La Rondine dedicata al papà Pino, fino alla serata conclusiva. Una notte trionfale, quella di sabato, vissuta in apnea dai lagonegresi, sia quelli che hanno preferito restare nelle proprie case, sia quelli che hanno accolto l’invito del sindaco Salvatore Falabella, radunandosi davanti al grande schermo allestito nella casa municipale, e scatenando alla fine la loro incontenibile gioia.
E si arriva così ad una domenica mattina, nella quale nemmeno l’uggiosa giornata invernale può intaccare la felicità e il calore della comunità. Lagonegro ha seguito il percorso musicale di Angelina sempre con affetto, fin da quando era ancora piccolissima. Come testimonia Biagio, veterinario del paese e amico di Pino Mango: "Pino sarebbe davvero felice di vedere come Angelina ha saputo interpretare a modo suo la propria carriera artistica e musicale. L’altra sera con La Rondine, canzone che magistralmente cantava Pino, lei non ha fatto una copia ma una sua versione originale, capace di commuovere la platea dell’Ariston, gli italiani a casa e noi di Lagonegro in particolare. Certo, il trauma c’è stato: Angelina era presente sotto al palco quando il papà è venuto meno, e avrà sofferto naturalmente tanto. Però l’altra sera, mentre cantava La Rondine, per me Pino era come se fosse presente là, al suo fianco, e le dava la mano. Era come se non fosse mai scomparso".
È una domenica mattina di allegria e brindisi, che si susseguono nei bar del paese. Un compare d’anello di Pino Mango, che non si è ancora ripreso dalla forza delle emozioni, ammette sottovoce: "Le lacrime sono scese proprio a fiumi". Anche i giovani della locale squadra di calcio Asd Lagonegro 1929 hanno fatto il tifo per tutta la nottata. Cartelli alla mano, si radunano a mezzogiorno nella piazza principale del paese, per gridare ad Angelina che "Lagonegro è con te". Sono ore davvero entusiasmanti, ovviamente, anche per il sindaco Salvatore Falabella, per il quale "la vittoria di Angelina è la vittoria della musica, di Lagonegro, e in generale del territorio lucano, che si ritrova unito nel suo nome. Già dalla partecipazione ad Amici, Lagonegro era in fermento per lei. Sanremo è stata una apoteosi, e ci ha fatto ricordare i momenti in cui Pino era qui e cantava per noi, e Lagonegro spesso era citata nelle sue canzoni. In questi giorni abbiamo installato le luminarie che riportano alcuni dei titoli delle sue canzoni più famose, tra cui proprio La Rondine e Nella mia città. Adesso – conclude Falabella – aspettiamo Angelina, le chiavi della città sono sue: per quello che è riuscita a fare, e per aver dimostrato c’è una nuova generazione di talenti lucani".
Il cerchio di questa intensa domenica lagonegrese, si chiude tornando a dare voce alle emozioni di Franco. "Dai genitori ai figli, è lo stesso sangue che scorre nelle vene, l’arte che si tramanda. Quando lei ha vinto, sul palco di Sanremo, l’ho vista voltare la sua testa verso il cielo, in alto. Forse non mi crederete, ma mi è venuta la pelle d’oca, e mi sono dovuto sedere: è stato il brivido della vita".