Napoli, 25 maggio 2019 - Grande festa a Castellammare di Stabia - anche le scuole sono state chiuse - per il varo della 'Trieste', futura nave ammiraglia della Marina Militare e la più grande imbarcazione in dotazione alla nostra Marina. Ad assistere anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato al cantiere navale di Fincantieri accompagnato dalla figlia Laura, che è la madrina della nave.
Il momento più solenne del varo di nave Trieste, unità d'assalto anfibio multiruolo e multifunzione, oggi a Castellammare di Stabia. #MarinaMilitare #NoiSiamolaMarina@Quirinale @MinisteroDifesa @SM_Difesa pic.twitter.com/44rIhFlcra
— Marina Militare (@ItalianNavy) 25 maggio 2019
Tra le autorità sono presenti il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, il capo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, oltre alle autorità locali a partire dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco della Città metropolitana di Napoli Luigi de Magistris.
IL CORO DELLE MAESTRANZE - La voce degli operai della Fincantieri si è fatta largo oggi tra i discorsi e gli applausi in occasione del varo della nave. Le maestranze che hanno costruito la Lhd Trieste hanno urlato 'Lavoro lavoro' quando l'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono ha elogiato i tecnici e tutte le tute blu per l'impresa non facile di aver costruito a Castellammare di Stabia la nave più grande dello storico cantiere borbonico. E, dopo il varo, ancora le voci degli operai si sono elevate alte in un fuoriprogramma che ha spiazzato gli organizzatori del rigoroso cerimoniale, cantando l'inno di Mameli. E proseguendo in coro, quando la banda della Marina Militare, che ne aveva accennato solo l'attacco si era poi interrotta, costringendo i musicisti a riprendere le note dello spartito e a 'inseguire' le possenti voci dei lavoratori che hanno terminato l'inno fino alla fine.
LA MINISTRA TRENTA - "Abbiamo bisogno di mari ben presidiati, non solo quelli contigui alle nostre coste, ma anche quelli lontani - dice la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, nel suo intervento - L'Italia è protesa al centro del Mediterraneo, esposta a tensioni demografiche, religiose ed etiche e non può prescindere dalla sua dimensione marittima". Trenta sottolinea poi come il Paese debba "proteggere i suoi prioritari interessi economici e commerciali. Abbiamo quindi bisogno di uno strumento di difesa persistente, capace di estendere nel tempo e nello spazio gli effetti delle sue capacita'". Uno strumento che "deve essere finalizzato al controllo delle acque, alla vigilanza sulle attività marittime nazionali, alla deterrenza e al contrasto alle attività illegali in alto mare, alla cooperazione internazionale e al supporto alla popolazione civile in caso di emergenze e calamità".
I NUMERI DELLA TRIESTE - La nave "Trieste" sarà consegnata nel 2022 e rientra nel programma navale per la tutela della capacità marittima della difesa avviato nel maggio 2015. L'unità avrà una lunghezza di circa 214 metri, una velocità massima di 25 nodi, e sarà dotata di un sistema di propulsione del tipo Codlog, che utilizza proporzione elettrica per le andature a bassa velocità, in linea con la policy ambientale della Marina militare.
Le caratteristiche di nave le consentiranno di proiettare e sostenere, in aree di crisi, la forza da sbarco della Marina Militare e la capacità nazionale di proiezione dal mare della Difesa, di assicurare il trasporto strategico di un numero elevato di mezzi, personale e materiali e di concorrere con la Protezione civile alle attività di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, essendo anche in grado di fornire acqua potabile, alimentazione elettrica e supporto sanitario.
L'unità potrà inoltre assolvere le funzioni di comando e controllo nell'ambito di emergenze in mare, evacuazione di connazionali e assistenza umanitaria. Con oltre mille posti letto disponibili, la nuova Lhd sarà dotata di un ponte di volo per elicotteri, di circa 230 metri, per assicurare l'operatività di un battaglione di 600 uomini e di un ponte garage in grado di ospitare 1200 metri lineari di veicoli gommati e cingolati, sia civili che militari.
Il bacino allagabile, lungo 50 metri e largo 15, consentirà alla nave di operare con i più moderni mezzi anfibi in dotazione alle Marine Nato e dell'Unione Europea. Le varie aree di stivaggio del carico saranno accessibili tramite gru, rampe poppiere e laterali, e la movimentazione del carico sarà affidata a rampe interne ed elevatori. Sarà presente a bordo un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia e analisi, gabinetto dentistico e zona degenza per 27 ricoverati gravi.