Mercoledì 13 Novembre 2024

Crotone, strage di migranti: il naufragio a 150 metri dalla riva. "Cadaveri ovunque"

I morti potrebbero essere un centinaio, 14 i bambini. Il medico soccorritore: "Mai vista una scena simile". Piantedosi: "In queste condizioni non devono partire"

Crotone, 26 febbraio 2023 - Sono caduti in acqua a 150 metri dalla riva. Il naufragio di migranti a Crotone - tra loro 14 bambini - è avvenuto quando la salvezza era a portata di mano. Probabilmente l'imbarcazione ha colpito uno scoglio sommerso, è stata la prima ricostruzione della strage fatta dai volontari di Medici senza frontiere. Che escludono un'esplosione perché nessuno ha segni di ustioni. "Incaglio in una secca", ha spiegato poi il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, a Crotone "perché è doveroso". 

Strage di migranti sulla spiaggia di Cutro (Crotone)
Strage di migranti sulla spiaggia di Cutro (Crotone)

Le parole del ministro Piantedosi

"L’unica cosa che va detta ed affermata è: non devono partire. Non ci possono essere alternative. Noi lanciamo al mondo questo messaggio: in queste condizioni non bisogna partire". Così Piantedosi al termine dell’incontro con i rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine della provincia di Crotone in Prefettura. "Di fronte a tragedie di questo tipo - ha aggiunto - non credo che si possa sostenere che al primo posto ci sia il diritto o il dovere di partire e partire in questo modo. Io non partirei se fossi disperato perché sono stato educato alla responsabilità di non chiedermi cosa devo chiedere io al luogo in cui vivo ma cosa posso fare io per il Paese in cui vivo per il riscatto dello stesso".

 "Ovunque cadaveri che galleggiavano"

I  volontari hanno raccolto le testimonianze dei sopravvissuti trasferiti nel centro di accoglienza. Dalle prime informazioni risulta che a bordo del barcone viaggiassero 177 persone, sono 60 i superstiti accompagnati nel centro di accoglienza, quasi tutti afgani, 22 persone sono state ricoverate all'ospedale,  una è grave. Drammatiche le testimonianze dei soccorritori. Laura De Paoli, medico che lavora con la fondazione Cisom Cavalieri di Malta a supporto della Guardia Costiera, ha esperienza di soccorso in tante parti del mondo ma racconta sconvolta che queste scene non le aveva mai viste. "Quando siamo arrivati sul punto del naufragio c'erano cadaveri che galleggiavano ovunque. Abbiamo soccorso due uomini che tenevano un bimbo in alto ma quel piccolo era già morto". Quel bambino "aveva 7 anni e i polmoni pieni d'acqua. Abbiamo provato a rianimarlo ma non c'è stato niente da fare".

"Nel Mediterraneo 26mila morti in 10 anni"

Il Mediterraneo come un cimitero, 26mila morti in dieci anni. Già 225 nel solo 2023, calcolando quelli del naufragio di oggi davanti alle coste crotonesi. Erano stati 2.406 nel 2022. Sono le vittime dei viaggi della speranza. Migranti partiti dall’Africa e dall’Asia col sogno di raggiungere l’Europa. Ma annegati durante la traversata, prima di toccare terra. A volte a pochi metri dalla meta. come è accaduto per l’ultimo barcone partito dalla Turchia. Ed il Mediterraneo diventa così un vero e proprio cimitero che inghiotte i corpi senza più restituirli per la sepoltura o l’identificazione. È l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) a tenere il conto delle vittime con il Missing migrant project, attivo dal 2014.