Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Naufragio Bayesian, il capitano Cutfield piange e non risponde al pm. Si lavora al recupero del relitto

Ad ora il comandante è l’unico iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Termini Imerese. Effettuato monitoraggio ambientale per scongiurare eventuali fuoriuscite di carburante dal veliero

Palermo, 27 agosto 2024 – Si è avvalso della facoltà di non rispondere James Cutfield, il capitano del veliero britannico Bayesian affondato lunedì 19 agosto davanti allo specchio d'acqua di Porticello (Palermo). Il capitano, che è indagato dalla procura di Termini Imerese per naufragio colposo e omicidio plurimo colposo, ha pianto davanti al pm Raffaele Cammarano e scelto il silenzio. “Si è avvalso della facoltà di non rispondere per due fondamentali ragioni – ha spiegato l’avvocato Giovanni Rizzuti, che lo assiste insieme al collega Aldo Mordiglia – . Primo è molto provato. La seconda ragione che noi siamo stati nominati ieri e per articolare una linea difensiva compiuta e completa e corretta abbiamo bisogno di acquisire una serie di dati che al momento non possediamo. Al momento non sappiamo se ci sono altri indagati".

Il veliero Bayesian e, nel riquadro, il comandante James Cutfield (Ansa)
Il veliero Bayesian e, nel riquadro, il comandante James Cutfield (Ansa)

Sotto la lente c'è anche il vicecomandante Tijs Koopman, anche lui invitato a rimanere in Italia per mettersi a disposizione degli inquirenti. Non è escluso che nei prossimi giorni possano esserci ulteriori iscrizioni nel registro degli indagati, anche se solo come atto dovuto. Dopo si potrà procedere con le autopsie delle sette vittime: il tycoon Mike Lynch e la figlia Hannah di 18 anni, il cuoco Thomas Recaldo, 59 anni di Antigua (unico membro dello staff che non ce l'ha fatta), il banchiere Jonathan Bloomer con la moglie Judy Elizabeth, l'avvocato Chris Morvillo con la moglie Nada.

L’analisi dell’ex comandante del Bayesian

E, mentre proseguono le indagini dei magistrati, oggi anche l'ex comandante del veliero, Stephen Edwards, prova a ricostruire quanto avvenuto la notte del naufragio con un intervento su Linkedin. Secondo Edwards, il portellone sul lato sinistro "al 100% non era aperto", inoltre con un'inclinazione di 45 gradi e i bocchettoni della sala macchine aperti, la barca può avere "seri problemi" e "inizia a imbarcare acqua". L’ex capitano sottolinea che non c'era obbligo di tenere la deriva mobile abbassata e che, con un cambio repentino delle condizioni meteo, l'equipaggio aveva un "tempo breve per reagire". Davanti alle coste di Porticiello, aggiunge l'uomo che ha comandato il veliero dal 2015 al 2020, il Bayesian è andato "oltre i suoi limiti operativi".

Il recupero del relitto

Intanto la Camper & Nicholsons, società armatrice del Bayesian, sta lavorando al piano per il recupero del relitto, che si trova a 49 metri di profondità. La priorità è innanzitutto lo smaltimento dei circa 18 mila litri di carburante ancora presenti nel serbatoio, che potrebbero avere effetti inquinanti se dovessero fuoriuscire dall'imbarcazione. La Guardia costiera sta conducendo un'attività di monitoraggio ambientale per scongiurare eventuali fuoriuscite.