Giovedì 21 Novembre 2024
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Natisone, la forra e il mistero di Cristian. I precedenti e quanto dureranno le ricerche

L’avvocato della famiglia, Gaetano Laghi: “Genitori e fratello sperano ancora e sono grati alle autorità italiane”. Il sindaco Michele De Sabata: “Il fiume toglie e il fiume dà”. Il caso del sommozzatore

Natisone: la forra potrebbe custodire il segreto di Cristian Molnar, il 25enne ancora disperso nel fiume in Friuli

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Premariacco, 10 giugno 2024 – A Premariacco, in Friuli, dicono: il fiume toglie, il fiume dà. Perché Cristian Molnar, 25 anni, disperso da venerdì 31 maggio, potrebbe essere sparito in una forra del Natisone.

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Che cos’è la forra del Natisone

La forra del Natisone è una gola a pareti verticali profonda anche sei metri, spiegano i soccorritori. Un luogo molto difficile da perlustrare. Tanti anni fa, era il 1991, ricorda il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, “una piena del fiume restituì il corpo di un sommozzatore. Perché la violenza dell’acqua sposta tutto, anche alberi di venti metri. E movimenta la ghiaia del fondale”.

Le ricerche di Cristian e l’attesa della famiglia

La famiglia di Cristian spera sempre, lo ripete anche l’avvocato Gaetano Laghi.  “Siamo tutti concentrati sulle ricerche – spiega al telefono –. Ieri a Premariacco ho incontrato i genitori di Cristian, che poi sono rientrati in Romania. Mi hanno ringraziato, mi hanno chiesto di fare in modo che le ricerche proseguano per tutto il tempo necessario. Sono grati alle autorità italiane per quanto stanno facendo. Sperano, sperano sempre”.

Il sindaco ricorda di un ragazzo che “era finito in una forra, in montagna, lo hanno trovato dopo 10 giorni. Però era un altro contesto, non era nel fiume”.

La ‘famiglia’ dei soccorritori

De Sabata dice che con le squadre di soccorritori “è nata amicizia, abbiamo creato un punto sosta al campo sportivo, lontano dalle telecamere. Naturalmente spero che possa essere chiuso presto. Perché vorrebbe dire che abbiamo trovato Cristian. Una cosa è certa: qui da noi nessuno aveva mai fatto prima una ricerca di questo tipo. Penso che fin quando i pompieri non diranno, abbiamo finito, neanche chi li comanda potrà interrompere. Da quel che ho capito, mancano ancora 3-4 giorni di lavoro, nella forra”. La forra degli enigmi.