Lunedì 1 Luglio 2024
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Natisone, recuperato un corpo. “È Cristian Molnar, l’ultimo disperso”

Il sindaco di Premariacco: “Era in una forra del fiume, sotto a un masso”. Fonti dei vigili del fuoco: il ritrovamento è avvenuto poco più a valle del punto dove i tre ragazzi erano stati inghiottiti dall’onda di piena. Il fratello di Cristian a Udine per il riconoscimento

Premariacco, 23 giugno 2024 - “Il corpo di Cristian Molnar è stato trovato in una forra del Natisone dai vigili del fuoco”. A metà pomeriggio di oggi non c’è ancora stato il riconoscimento ufficiale ma il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, dà l’identità che tutti attendevano al cadavere restituito dal fiume. 

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Il ragazzo, 25 anni, era disperso dal 31 maggio dopo che il fiume aveva restituito i corpi della fidanzata  Bianca Doros, 23 anni, e dell’amica Patrizia Cormos, 20enne, come lui travolte dall’ondata di piena.

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Natisone, individuato il corpo di Cristian Molnar, l'ultimo disperso
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Recuperato un corpo: “È quello di Cristian Molnar”

Ed è stata una lunga domenica di lavoro e silenzi. Massimo riserbo da parte dei soccorritori, e rispetto prima di tutto verso la famiglia del ragazzo. Alle 14 fonti dei vigili del fuoco avevano fatto sapere: “Confermato il ritrovamento di un corpo da identificare sul Natisone, poco più a valle del punto dove i tre ragazzi sono stati trascinati. È in corso il recupero da parte dei sommozzatori”. Il recupero è avvenuto verso le 16. Il ritrovamento di oggi è stato facilitato dal calo del livello dell’acqua. 

Patrizia Cormos e Bianca Doros, le giovani travolte dal Natisone
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A Premariacco il fratello di Cristian

Radu Petru, il fratello di Cristian, è arrivato a Premariacco. All’obitorio di Udine lo attendeva il riconoscimento. Fin dall’inizio di questa tragedia,  ha seguito da vicino le ricerche sul fiume e ha sperato che il fratello potesse essere vivo.

Le ricerche dal pomeriggio del 31 maggio

Proprio ieri Matteo Modonutti, coordinatore della Protezione civile a Premariacco, aveva spiegato a Qn.net che le ricerche di Cristian sarebbero proseguite di 5 giorni in 5 giorni, e si sarebbero concentrate soprattutto nella perlustrazione delle sponde.

Natisone, soccorritori al lavoro per recuperare il corpo di Cristian Molnar
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Dov’era il corpo di Cristian

Oggi le operazioni di recupero sono state lunghe e molto delicate. Hanno impegnato i vigili del fuoco per ore. Il corpo era a pelo d’acqua. La foto che pubblichiamo sopra mostra il punto del ritrovamento. Una forra del Natisone, coperta da massi e vegetazione. Un punto in cui si era già cercato. Il sindaco De Sabata è commosso al telefono mentre spiega: “Il corpo di Cristian era in una piccola ansa del fiume, sotto un masso, in una galleria che prima di oggi era sommersa. Il ritrovamento è dovuto alla caparbietà dei vigili del fuoco. Le squadre dei fluviali che oggi, con l'acqua più bassa, hanno percorso tutto il tratto a piedi”. 

Natisone: ecco il punto dove i vigili del fuoco hanno individuato il corpo
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Le parole del sindaco

"Abbiamo trovato un corpo nel fiume”, aveva scritto il sindaco sui social nel primo pomeriggio, fin dall’inizio ha informato i suoi concittadini sulle ricerche. Tutti capiscono, anche se ancora manca l’ufficialità. E c’è grande commozione, il riconoscimento dell’impegno straordinario di queste settimane. Per la tenacia dei soccorritori che non hanno mai mollato.

Il ritrovamento di Bianca e Patrizia

E sempre una domenica, il 2 giugno, il fiume aveva restituito i corpi di Bianca e Patrizia. La prima, come ha confermato anche la mamma, non sapeva nuotare. 

L’inchiesta della procura

Sulla tragedia del Natisone la procura di Udine ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento senza indagati. Giovedì scorso sono stati svolti accertamenti irripetibili sul telefonino di Patrizia, che quel pomeriggio chiamò i soccorsi per 4 volte (anche se in un caso non riuscì a stabilire il contatto). 

L’ultimo abbraccio dei 3 ragazzi

La tragedia del Natisone è entrata nel cuore di tutti gli italiani, commossi dall’abbraccio tra i ragazzi, che hanno cercato di rimanere uniti per non essere travolti. E invece sono stati inghiottiti dal fiume, sorpresi dalla violenza dell’acqua. "Il fiume toglie e il fiume dà”, ripetono a Premariacco.