Giovedì 6 Febbraio 2025
ANNA GIORGI e NICOLA PALMA
Cronaca

Nataly uccisa e fatta sparire, il compagno fermato per omicidio: ripreso dalle telecamere mentre trascina un borsone fuori casa

Milano, la baby sitter 40enne Nataly Jhoanna Quintanilla scomparsa dal 24 gennaio: ora si cerca il cadavere. In carcere il fidanzato Pablo Gonzalez Rivas, 48 anni: il sospetto degli investigatori è che nel borsone ci fosse il corpo della donna

Nataly Jhoanna Quintanilla scomparsa a Milano e, nel riquadro, il compagno Pablo Gonzalez Rivas indagato per omicidio (frame video Tg Lombardia)

Nataly Jhoanna Quintanilla scomparsa a Milano e, nel riquadro, il compagno Pablo Gonzalez Rivas indagato per omicidio (frame video Tg Lombardia)

Milano, 7 febbraio 2025 – Svolta nella vicenda di Nataly Jhoanna Quintanilla, la baby sitter 40enne originaria del Salvador scomparsa da due settimane: il compagno Pablo Gonzalez Rivas è stato fermato per omicidio volontario aggravato e occultamento e soppressione di cadavere. In Procura, l’uomo, connazionale di 48 anni, si è presentato insieme al suo avvocato e tenendo il cappuccio della felpa alzato. Si è avvalso della facoltà di non rispondere: non ha risposto alle domande della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e del pubblico ministero Alessia Menegazzo. Ora sarà portato in carcere

Domani il 48enne salvadoregno sarà sentito davanti al gip che dovrà decidere sul fermo che vede, tra le esigenze cautelari, quella dell'inquinamento probatorio. Contro di lui c’è un’immagine raccolta attraverso l’analisi delle telecamere di sorveglianza: l’uomo viene immortalato mentre esce dall'abitazione in zona Bicocca trascinando a fatica un pesante borsone. Il sospetto è che dentro quel borsone ci fosse il corpo della donna, non ancora trovato.

Sparita nel nulla, la denuncia in ritardo

Di Nataly Jhoanna Quintanilla non si hanno più notizie dal 24 gennaio scorso: muto il telefonino e nessuna traccia di movimenti bancari. A denunciarne la sparizione era stato proprio il fidanzato, il quale però si era presentato dai carabinieri soltanto il 31 gennaio, cioè una settimana dopo quello che lui ha definito “un allontanamento volontario”. Ai microfoni dei giornalisti, negli ultimi giorni, ha ripetuto: “Pensavo che Nataly fosse andata da una amica”, “deve essere trovata” e “io non le avrei mai fatto del male”.

Le indagini e le bugie

Un selfie di Nataly Jhoanna Quintanilla tratto dai social: si cercano riscontri per puntellare le accuse nei confronti del compagno
Un selfie di Nataly Jhoanna Quintanilla tratto dai social: si cercano riscontri per puntellare le accuse nei confronti del compagno

Stando a quanto emerso finora, i carabinieri del Nucleo investigativo di via Moscova hanno raccolto diversi elementi che sembrano smontare la versione fornita a verbale e in diverse interviste dal quarantottenne, che ha sempre riferito che la compagna si sarebbe allontanata da casa nella notte tra il 24 e il 25 gennaio e che lui non le avrebbe mai fatto del male.

Tuttavia, l'analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, acquisite e visionate dagli specialisti della sezione Omicidi coordinati dal colonnello Antonio Coppola, ha pesantemente messo in discussione la ricostruzione del salvadoregno: gli occhi elettronici non hanno filmato il presunto passaggio di Jhoanna Nataly dal cancello del complesso residenziale in zona Bicocca.

Detto altrimenti: la donna non è mai uscita dal piano terra dello stabile di piazza dei Daini 4/2 nel range temporale ipotizzato dal compagno, cioè la tarda serata del 24 e la notte del 25; e lo stesso discorso vale per i giorni successivi. Un'anomalia macroscopica che si è sommata a quella iniziale: la denuncia ai militari della stazione Musocco a una settimana dalla sparizione della quarantenne, che mai alle amiche aveva fatto cenno di malesseri che potessero in qualche modo giustificarne un addio improvviso e immotivato.

Il comportamento del compagno

Pablo Gonzalez Rivas ha atteso una settimana prima di denunciarne la scomparsa della compagna ai carabinieri della stazione Musocco: a loro ha riferito di essersi svegliato nel cuore della notte e di non aver più trovato la donna nel monolocale al piano terra in zona Bicocca a Milano, in cui convivono da sei anni, aggiungendo che “mancavano una o due valigie e parte dei suoi vestiti invernali, nonché i suoi documenti e il cellulare”. Insomma, uno scenario che fa pensare a un allontanamento volontario.

I carabinieri davanti la casa in zona Bicocca dalla quale Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, baby sitter 40enne di El Salvador, è scomparsa nella notte tra il 24 e il 25 gennaio scorso (Salmoirago)
I carabinieri davanti la casa in zona Bicocca dalla quale Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, baby sitter 40enne di El Salvador, è scomparsa nella notte tra il 24 e il 25 gennaio scorso (Salmoirago)

Tutte bugie, secondo gli inquirenti. “La relazione è sempre andata bene, con alcuni litigi ogni tanto che non hanno mai creato seri problemi”, avrebbe mentito ai carabinieri. Infine, Natalyera strana: parlava di morte in generale e della solitudine che provava in quanto lontana dalla sua famiglia”. In realtà, stando all’inchiesta, Pablo Gonzalez Rivas ha prima ucciso la compagna e poi fatto sparire il corpo. 

I filmati delle telecamere e il telefonino

Di quell’improvvisa uscita di casa di Nataly Jhoanna non sono emerse tracce nei fotogrammi ripresi dal sistema di videosorveglianza. Mentre c’è un’immagine di Gonzalez Rivas che trascina un borsone fuori casa. Oltre all’analisi delle telecamere, i carabinieri stanno scandagliando pure i tabulati telefonici, così da avere dati precisi da incrociare con l’esito degli altri accertamenti coordinati dall’aggiunto Maria Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo.