Roma, 24 dicembre 2024 - Con gli exit poll del Natale Coldiretti ci rassicura, anche quest’anno niente colpi di testa. La maggioranza (quasi nove su dieci) resta in famiglia e mangia, spende fra i 50 e i 300 euro, passa in media 2,2 ore ai fornelli e si butta sulla pasta fresca in brodo e gli arrosti, mentre per i dolci azzarda il fai da te innaffiato da spumante. L’idea del tiramisù sghembo e di una bollicina scadente (con 50 euro scendono le pretese), incoraggia a volare più in alto. E se per una volta provassimo ad affidarci all’opera di filtraggio, selezione e calcolo statistico dell’Intelligenza Artificiale? Se chiedessimo a Chatgpt cosa mettere in tavola, che regali fare, quale libro leggere e dove eventualmente scappare se la casa sta stretta durante le feste?
Quanto segue è il risultato di una conversazione fra entità che forse non si capiranno mai, a colpi di domande evidentemente sbagliate e risposte ostinatamente cerchiobottiste. Per il resto è come se una vecchia zia o il board della grande distribuzione mondiale si fossero messi d’accordo per cementare antiche ovvietà.
“Ciao, cosa mi consigli per il menù di Natale?” Chissà, il robot potrebbe osare: bistecca di struzzo, il budino di Tahiti fatto con radice di taro e servito nel latte di cocco, un Viu Manent cileno del 2018. Macchè. Affettati e formaggi locali, cappone e agnello con purè, torrone. Bisogna rischiare di più, costringere la macchina a venire allo scoperto con le sue vere intenzioni sovvertitrici: “Cosa fare se ci sono parenti antipatici?” Ammette che è una bella sfida, però la situazione resta gestibile: “Mantieni la calma e sorridi. Cambia argomento se la conversazione diventa scomoda. Vai in cucina o a fare una passeggiata (?). Ricorda che il Natale è un momento di gioia (!). Proteggi il tuo benessere emotivo (!!). Trova un alleato”. Grazie tante.
“E se invece preferissi stare da solo?”. Il robot alza le antenne, gli umani introversi sono sospetti: “È comprensibile, a volte il tempo per se stessi può essere rigenerante. Però cerca un supporto professionale. E intanto perché non considerare di fare una videochiamata con amici o familiari per sentirti connesso?”. Proprio non capisce, sta dentro un film di Frank Capra.
“Senti, è brutto riciclare i regali sgraditi?”. Non ci pensa un attimo: “Potrebbe essere considerato poco gentile, però è una buona idea darli a chi ne ha bisogno”. Farsela amica è uno scherzo: “Certo. Tanto a Natale siamo per forza tutti più buoni. Ma io cosa posso chiedere a Babbo Natale per non restare deluso?”. Sciocco umano: “Tutto ciò che desideri. Giocattoli, esperienze, libri”. Ecco, i libri: “Quali mi consigli?”. Spara a caso cercando di salvare il contesto: “Il canto di Natale di Charles Dickens, Una storia di Natale di Jean Shepherd, Lettere di Babbo Natale di J.R.R. Tolkien, Un Natale in giallo di Agatha Christie”. Va bene.
E i film? Se esclude Una poltrona per due possiamo chiuderla qui. “Non puoi perderti Mamma ho perso l’aereo, Il Grinch, La vita è meravigliosa, Love Actually, The nightmare before Christmas. E ovviamente Una poltrona per due”. Ha vinto.