Roma, 23 settembre 2023 – E’ stata una morte annunciata quella di Giorgio Napolitano, le cui condizioni di salute si erano aggravate da giorni. Il tempo per prepararsi a un addio difficile, quello da dare a un protagonista – per decenni – della politica italiana e internazionale.
Bandiere a mezz’asta in Senato, palazzo Madama si prepara per la camera ardente che da domani accoglierà l'ultimo saluto al presidente emerito della Repubblica.
Secondo quanto si apprende, la camera ardente potrebbe essere aperta alle 10 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Senato Ignazio La Russa. Dalle 11 l'accesso sarà aperto a tutti fino alle 19 e poi dalle 10 alle 16 di lunedì. I funerali "laici" di Stato si svolgeranno sul ‘sagrato’ di piazza Montecitorio martedì alle 11.30.
Così come era stato fatto per gli ex presidenti della Camera Pietro Ingrao e Nilde Iotti. In quelle due occasioni, venne allestito un baldacchino davanti all'ingresso del Palazzo per ospitare la famiglia, i parlamentari e le più alte cariche dello Stato che presenziavano alla cerimonia. Mentre la salma era stata deposta su un catafalco di fronte al palco delle autorità. Quasi sicuramente, si spiega in ambienti parlamentari, si seguirà lo stesso schema anche in occasione dei funerali di stato laici di Napolitano.
Il giorno delle celebrazioni delle esequie di Stato sarà dichiarato lutto nazionale.
In concomitanza con l'apertura della camera ardente, Fratelli d'Italia ha rinviato tutte le iniziative, compreso l'intervento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, previste per domani.
Il ricordo del primo capo dello Stato eletto due volte prosegue anche oggi, dopo l’annuncio della morte avvenuta alle 19.45 di ieri nella clinica Salvator Mundi al Gianicolo a Roma.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen lo ha ricordato così: "Piango la scomparsa dell'ex presidente Giorgio Napolitano. Un grande statista italiano, con un forte cuore europeo". “E’ stato un'ancora di stabilità per il suo paese in tempi difficili, profondamente convinto che un'Europa unita fosse nell'interesse dei suoi cittadini".
"Ci ha lasciato un grande italiano, il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Figura pubblica di particolare rilievo, ha segnato con la sua presenza e il suo impegno politico, parlamentare, istituzionale decenni di vita della Repubblica. Esponente di quella generazione che, giovane nell'immediato secondo dopoguerra, costruì un Paese nuovo e migliore dalle ceneri lasciate dal fascismo. Furono anni e decenni difficili, ma l'Italia della Costituzione rinacque e conquistò il posto che le compete nel consesso internazionale. Certo la vita della Repubblica è stata anche storia di scontri e contrapposizioni, ma sempre da tutte le forze democratiche si seppe mettere al centro il punto di vista pubblico e l'interesse generale", sono le parole della senatrice a vita Liliana Segre.
"Giorgio Napolitano è stato uno degli ultimi protagonisti del Novecento. Animato dalla passione delle idee del proprio partito è sempre rimasto fedele all'interesse nazionale, con uno sguardo attento ai principi democratici, facendosi altresì portavoce della situazione carceraria per Marco Pannella con il suo messaggio al Parlamento. Sempre rivolto all'Europa come futuro imprescindibile per il nostro Paese. Ha guidato con fermezza e saggezza momenti delicati della Repubblica esprimendo lucida intransigenza contro ogni deriva illiberale, tenendo come faro il rispetto della Costituzione. Mi unisco al cordoglio per la sua dipartita. Che la terra gli sia lieve", è la dichiarazione della leader di +Europa Emma Bonino.