Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Napoli e il terzo scudetto. Tra scaramanzia, sogno e voglia di festeggiare

Alcune bancarelle a Napoli hanno rotto con la cabala ed espongono la bandiera azzurra con il terzo scudetto. I partenopei ci credono, la superstizione frena fino a un certo punto

Una bacarella a Napoli espone una bandiera con il terzo scudetto (Ansa)

Una bacarella a Napoli espone una bandiera con il terzo scudetto (Ansa)

Napoli, 15 febbraio 2023 - A Napoli la scaramanzia è una tradizione che va rispettata, ma il sogno di vincere il campionato, e l'effettivo vantaggio della squadra di Spalletti sulla seconda, fanno ben sperare e spingono qualcuno là dove i partenopei, cornetti alla mano, generalmente non si spingono: Napoli e il terzo scudetto.

Alcune bancarelle si sono lanciate nell'impresa: mettere in vendita la bandiera col numero 3, dopo i primi due vinti nell'era Maradona. La maggior parte dei tifosi fa gli scongiuri, ma la bandiera qualcuno la compra e magari la tiene nascosta in attesa. In Via Foria, ma anche in altri luoghi del centro antico, o nel Borgo Vergini, 'porta' del Rione Sanità, c'è più pudore, anche se qua e là spuntano bandiere e sciarpe con "100% Campioni". E nella stessa piazza un santo li benedice: c'è San Pio che non ha dubbi e indossa la sciarpa azzurra con la scritta "Napoli Campione d'Italia 2022-2023". 

Chi non vuole sfidare la cabala, per ora si limita a mettere in bancarella le maglie dei calciatori di Spalletti e le sciarpe con la scritta Eintracht-Napoli, così da rimanere a contatto con la realtà, ma sotto, nascoste, ci sono già le bandiere Napoli campione. 

Questo comunque sembra proprio l'anno in cui sperare, e c'è anche la profezia di un napoletano mai dimenticato, Massimo Troisi, che in una intervista alla Rai anticipò il terzo scudetto spiegando che se avevano usato il nome di un suo film per sfesteggiare il secondo, "Scusate il ritardo", per il prossimo avrebbero citato anche un'altra pellicola dell'attore, "Ricomincio da tre".

Alessandro Siani, attore, scrittore e regista, la scaramanzia ce l'ha nel Dna da buon napoletano, e come i suoi concittadini si bilancia tra l'impazienza di dare sfogo a una gioia repressa per 32 anni, e la prudenza imposta dalla cabala. Quindi con i giornalisti, accorsi per la presentazione del suo ultimo film, che gli chiedono del terzo scudetto, non si è sbilanciato: "Dico solo prepariamoci all'eventualità". E alla collega co-protagonista del film, la milansese Matilde Gioli, che ha affermato "avete già vinto", il regista si è limitato a rispondere con il titolo di un suo film del 2015, 'Si accettano miracoli'.