Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Musica aspettando Valdarno Jazz Winter

Concerti e guide all'ascolto in attesa della 25esima edizione del festival

jazz

Arezzo, 30 dicembre 2014 - Torna a febbraio Valdarno Jazz Winter, il festival diretto da Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia giunto quest'anno alla sua 25esima edizione. Ma prima di entrare nel vivo dei concerti, per tutto il mese di gennaio spazio ad Aspettando Valdarno Jazz Winter tra guide all'ascolto e incontri con i musicisti. Si parte Mercoledì 7 gennaio ore 21.30 presso Biblioteca Le Fornaci (Terranuova Bracciolini, via Vittorio Veneto) Guida all’ascolto: Saudade: l’emozione della parola che galleggia sul suono. A 20 anni dalla morte un omaggio alla poetica di Antonio Carlos Jobim A cura di Daniele Malvisi Ingresso libero

Si terrà anche quest’anno ‘Aspettando Valdarno Jazz’, il percorso di guide all’ascolto organizzato dal Valdarno Jazz Festival, diretto da Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia, di preparazione alla 25° edizione della kermesse jazzistica internazionale. La nuova edizione del festival si svolgerà dal 7 febbraio al 7 marzo con 8 eventi e un’anteprima in collaborazione con la rivista Jazz it, nei comuni del Valdarno, da Terranuova Bracciolini, a Montevarchi, a San Giovanni Valdarno. Nel primo dei 4 incontri, a cura di musicisti e giornalisti di caratura nazionale, il Valdarno Jazz omaggia Antonio Carlos Jobim, re indiscusso della bossa nova, con un incontro sulla sua arte e la sua poetica a 20 anni dalla scomparsa, a cura di Daniele Malvisi. Attraverso un percorso di ascolti, video e narrazione, sarà possibile entrare nel mondo complesso e affascinante di Jobim,  fatto di amore per la musica classica occidentale, di un perfetto connubio tra parola e musica e di  un’avanzata conoscenza armonico tonale.

•Mercoledì 14 gennaio ore 21.30 presso Biblioteca Le Fornaci (Terranuova Bracciolini, via Vittorio Veneto) Guida all’ascolto: Oggi  e Domani, nuove tendenze nel jazz contemporaneo A cura di Pino Saulo

Una guida all’ascolto sugli stili e le tendenze dei musicisti che negli ultimi anni incarnano i nuovi linguaggi del jazz, basandosi su scelte originali, da Matana Roberts a Rob Mazurek, da Steve Lehman a Joshua Abrams e Tyshawn Sorey. Il secondo appuntamento di ‘Aspettando Valdarno Jazz’ sarà a cura di Pino Saulo, autore, produttore e conduttore radiofonico, che ha collaborato con Pinotto Fava alla realizzazione di Audiobox e è da venti anni responsabile della programmazione jazz di Rai Radio3. Saulo ha prodotto decine di concerti dal vivo, alcuni dei quali sono diventati cd, e trasmesso più di un migliaio di concerti; ha organizzato eventi radiofonici con collegamenti diretti tra varie radio europee (Horizontal Radio, Rivers&Bridges, Radiolines: la voce); ha creato e condotto diversi programmi radiofonici (Inaudito, agguati, Fonorama, Fuochi); è stato il curatore di  Invenzioni a due voci; ha ideato e organizzato in collaborazione con  la Fondazione Musica per Roma i festival New York IsNow!, Le Labbra Nude e la rassegna be music, night; è ideatore e curatore della rassegna  Viva! per il Festival RomaEuropa. E’stato il direttore artistico dell’etichetta Tracce prodotta da Rai Trade, e è ideatore e curatore di Body & Soul nonché di battiti, in onda tutte le notti sempre su Radio3.

•Mercoledì 21 gennaio ore 21.30 presso Biblioteca Le Fornaci (Terranuova Bracciolini, via Vittorio Veneto) Guida all’ascolto: In the Beginning Duke. Alla scoperta dei Sacred Concerts di Ellington A cura di Stefano Zenni

Uomo carnale come pochi, Ellington si nutrì di una spiritualità varia e contraddittoria. Impenitente peccatore, affidò la sua visione del sacro a tre concerti-suite, specchio di un mondo bello, forse sacro, di certo bizzarro, caotico e tremendamente simile a quello terreno. Con l’ausilio di ascolti, filmati, immagini e testi, Stefano Zenni ci condurrà nella sacra, lussureggiante giungla ellingtoniana. Stefano Zenni è nato a Chieti nel 1962, e risiede a Prato. Insegna ‘History of Music of XX and XXI Century’ presso la New York University in Florence, ‘Storia e Analisi del Jazz e delle musiche afroamericane’ presso i Conservatori di Bologna e Pesaro, materie teoriche e musicologiche nei seminari di Siena Jazz e nel biennio specialistico In.J.Am. Ha insegnato in numerosi corsi di formazione professionale per musicisti e musicologi, master in università, conservatori, scuole di musica. Tiene conferenze e organizza convegni in Europa e negli Stati Uniti. Ha prodotto Cd (per la Backbeat) e libri. E’ Presidente della Società Italiana di Musicologia Afroamericana (SIdMA). E’ direttore artistico dal 1997 della rassegna Metastasio Jazz presso il Teatro Metastasio di Prato, e della stagione musicale della Società del Teatro e della Musica Barbara di Pescara. E’ direttore dei seminari Chieti in Jazz. E’ membro dell’International Advisory Board del Center for Black Music Research di Chicago e dell’International Council for American Music (ICAMus). E’ membro fondatore del Center for Black Music Research/Europe. E’ stato per dodici anni collaboratore di Musica Jazz, e è editor della sezione jazz del Giornale della Musica. E’ autore dei volumi: ‘Louis Armstrong. Satchmo: oltre il mito del jazz’ (Stampa Alternativa, 1996); ‘Herbie Hancock. Jazz, Buddha e funky a 88 tasti’ (Stampa Alternativa, 1999); ‘Charles Mingus. Polifonie dell’universo sonoro afroamericano’ (Stampa Alternativa, 2002); ‘I segreti del jazz’ (Stampa Alternativa, 2008), vincitore del premio migliore libro di saggistica su musica internazionale 2007-2008 a Libri in musica Musica in libro, 1° Festival del Libro Musicale di Sanremo. E’ curatore dei volumi: ‘Il secolo di Louis Armstrong’ (Vanni Editore, 2001); ‘Il pianista invisibile. Vita e opere di Umberto Cesàri (1920-1992)’ (SIdMA/CariChieti, 2003); ‘Miles Gloriosus’, a cura di Franco Maresco, Guido Michelone, Stefano Zenni (Backbeat, 2004). Testi e saggi in (tra l’altro): ‘Il jazz’, a cura di Marcello Piras (Cd-Rom, Editori Riuniti, 1998), ‘Il jazz fra passato e futuro’, a cura di Maurizio Franco (LIM, 2001), ‘The New Grove Dictionary of Jazz II’, edited by Barry Kernfeld (Macmillan, 2002), ‘Jazz Planet. Transnational Studies of the Sound of Surprise’, edited by E. Taylor Atkins (University Press of Mississippi, 2003). E’ stato candidato ai Grammy Awards 1999 nella categoria ‘Best liner notes’. Dal 1998 è conduttore di Rai Radio3.

•Mercoledì 28 gennaio ore 21.30 presso Biblioteca Le Fornaci (Terranuova Bracciolini, via Vittorio Veneto) Guida all’ascolto: Lo swing al di qua dell’oceano ‘da Django Reinhardt ai nostri giorni’ A cura di Maurizio Geri e Jacopo Martini

Gli insegnamenti e la visione musicale di uno zingaro del jazz, ovvero Django Reinhardt, saranno al centro dell’ultima guida all’ascolto. Nell’incontro diretto dai musicisti Maurizio Geri e da Jacopo Martini, corredato da video, ascolti e esecuzioni dal vivo, sarà presentato il metodo ‘la chitarra jazz-manouche’, primo studio in italiano su questo stile musicale, che sarà presto tradotto in inglese. Il libro è distribuito da Curci e edito da  Reno Brandoni (fingerpicking.net). Maurizio Geri si forma come chitarrista e cantante a fianco di Caterina Bueno, apprezzata cantante e ricercatrice  di musica popolare toscana. Componente storico del quartetto ‘Banditaliana’ di Riccardo Tesi ottiene numerosi riconoscimenti come autore e interprete. Si avvicina al genere manouche nel 1985 e da circa vent’anni è alla guida del gruppo ‘Maurizio Geri Swingtet’. Partecipa al festival ‘DjangoReinhardt’ di SamoissurSeine nel 2000. Il suo percorso artistico ha solide radici nella musica tradizionale toscana e italiana in genere, che dà vita a una rilettura originale dello stile manouche attraverso composizioni strumentali spesso ispirate al mediterraneo  e a incursioni nella  forma canzone. Ha suonato nei festival di tutta Europa, Canada, Argentina, Australia e Giappone e ha pubblicato una quindicina di dischi. Jacopo Martini nasce a Firenze nel 1975. Chitarrista compositore, fin dai primi anni di età si interessa alla musica. Dal ‘96 al ‘98 studia sotto la guida del maestro Flavio Cucchi presso l’istituto Mascagni di Livorno. Prosegue al Conservatorio di Firenze nelle classi di Alfonso Borghese (chitarra) e Riccardo Riccardi (composizione). Ha studiato jazz con Jim Hall, David Liebman, Barry Harris, Agostino Di Giorgio, Fabio Zeppetella, Dario Lapenna. Nel 2000 durante un viaggio in Francia al Festival DjangoReinhardt di SamoisSurSeine si innamora della musica manouche e ne diventa rapidamente uno dei più originali e preparati interpreti in Italia.

Da febbraio parte poi il festival vero e proprio con la direzione Artistica: Daniele Malvisi & Gianmarco Scaglia. Ecco il programma:

Anteprima Festival Sabato 7 e Domenica 8 Febbraio Valdarno Jazz Weekend in collaborazione con la rivista Jazzit.

●Sabato 7 Febbraio ore 22:00 - Terranuova Bracciolini (AR) “Mirco Pedrotti Quintet” con Mirko Pedrotti, vibrafono Lorenzo Sighel, alto sax Luca Olzer, piano-sinth-Fender Rhodes Michele Bazzanella, basso elettrico Matteo Giordani, batteria

“Energia” è la parola che meglio descrive il progetto musicale di questa formazione, premiata con i l primo posto al Barga Jazz Contest 2013 che ne ha decretato il lancio e la raggiunta visibilità a livello nazionale . Attraverso personali ed incisive composizioni originali, il vibrafonista Mirko Pedrotti ha raccolto attorno a se alcuni tra i più attivi e validi musicisti presenti sulla scena jazzistica trentina dando vita a un progetto musicale dal groove inedito ed accattivante nel quale i tempi dispari e le armonie modali rappresentano il terreno ideale per la ricerca e la sperimentazione musicale. L’impronta stilistica viaggia nella direzione intrapresa da artisti quali Dave Holland, Chris Potter, Avischai Cohen e Steve Coleman strizzando l’occhio al mondo del rock-progressivo. Mirko Pedrotti, diplomato nel 2007 in percussioni presso il Conservatorio "F. A. Bonporti" di Trento, si è successivamente specializzato con il massimo dei voti presso il Conservatorio di musica “E. F. Dall’Abaco” Verona con Saverio Tasca. Nel marzo 2013 ha conseguito anche la Laurea in Musica Jazz al Conservatorio di Trento sotto la guida di Roberto Cipelli e Robert Bonisolo. Collabora con diverse orchestre e teatri nazionali tra i quali Orchestra dell’Arena di Verona (VR), Orchestra Haydn (BZ), Filarmonica della Scala (MI), Orchestra Regionale Toscana (FI), Orchestra I Pomeriggi Musicali (MI) ecc.. Negli ultimi anni si è dedicato intensamente alla composizione, sviluppando un linguaggio musicale in grado di attingere alla tradizione classica del ‘900 (soprattutto per quel che concerne l’aspetto ritmico) per poi rimodularsi in uno stile personale underground.

●Domenica 8 Febbraio ore 17:30 - Terranuova Bracciolini (AR) Auditorium Le Fornaci, Via Vittorio Veneto, 19. “Fifthyseven” di Gianmarco Scaglia con Simone Graziano, piano Gianmarco Scaglia, contrabbasso Giovanni Paolo Liguori, batteria

E' un progetto che si ispira al piano trio, infatti oltre che ai brani originali di Graziano e Scaglia, ci sono  alcuni registrati nel 1957, anno importantissimo per la storia del Jazz, ed è il medesimo al quale si ispira questo progetto. Ogni brano è un trampolino di lancio per l'improvvisazione, oppure per un dialogo di interplay o ancora di assoluto vigore ritmico.”

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●Venerdì 13 Febbraio ore 21.30 - Terranuova Bracciolini (AR) Auditorium Le Fornaci, Via Vittorio Veneto, 19. “Trio Bobo” con Alessio Menconi, chitarra Faso, basso elettrico Christian Meyer, batteria

Sorprendente l’energia e il groowe della sezione ritmica del funambolico gruppo di ELIO E LE STORIE TESE. I tre musicisti si uniscono nel 2002 per dare vita ad un trio ricco di energia per una collaborazione che fonde i loro stili ed esperienze in un’unica musica che, per formalità, chiamiamo jazz-rock o funky-jazz. Il concerto, che prevede composizioni originali ed alcune cover, è una grande occasione di riunire tre tra i più richiesti ed apprezzati musicisti della penisola che danno vita ad un “vero” ensemble e suono di gruppo estremamente originale.

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●Domenica 15 Febbraio - Montevarchi (AR) ore 17:30 Fabbrica della Conoscenza La Ginestra, Via della Ginestra 21. “Trio Ellipsis” con Danilo Memoli, piano Stefano Senni, contrabbasso Mauro Beggio, batteria

Il pianista Danilo Memoli ha accompagnato negli anni musicisti italiani come Pietro Tonolo, Carlo Atti, Roberto Rossi, Fabrizio Bosso, nonché americani come Dave Schnitter, John Mosca, Vincent Herring, Jesse Davis, Eddie Henderson e soprattutto Steve Grossman – nel cui quartetto milita dagli anni novanta. Ha inciso vari dischi a proprio nome e come sideman tra il 1997 e il 2013. Il trio è completato da Stefano Senni (contrabbasso) e Mauro Beggio (batteria), che hanno all’attivo importanti collaborazioni con musicisti internazionali tra cui, ad esempio, Steve Grossman, Tom Harrell, Dave Schnitter, Stefano Bollani Stefano Senni; Robert Bonisolo, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Pietro Tonolo per Beggio. Dopo numerosi concerti in Italia ma anche in Germania e Polonia, il trio ha pubblicato tre cd per la Cat Sound Records, coadiuvato dal sassofonista tedesco Ralph Reichert. Essi contengono una serie di standards scelti dal produttore ed arrangiati da Memoli. In “TIME ON MY HANDS” si unisce al trio – in tre brani - un ospite d'eccezione: il famoso sassofonista newyorkese Steve Grossman, che della collaborazione del trio di Memoli si avvale da molti anni. Nel secondo invece, “EARLY AUTUMN”, è presente in alcuni brani la cantante Ruth Young, che fu al fianco di Chet Baker nella vita e nella musica per tutti gli anni '70. Il terzo disco, “ALL MY TOMORROWS”, vede affiancati al trio Reichert e gli statunitensi John Mosca (trombonista newyorkese di grande livello) e Kurt Weiss (trombettista e arrangiatore di vaglia). Oltre agli standards, il trio ha in repertorio alcune composizioni originali del leader e brani di autori come Monk, Parker, Powell, Ellington.

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●Sabato 21 Febbraio - Montevarchi (AR) ore 21:15 Fabbrica della Conoscenza La Ginestra, Via della Ginestra 21. Guida all'ascolto “Evoluzione degli Standars” Incontro con il musicologo e critico musicale Aceste Ayroldi.

Nel repertorio jazzistico vi sono brani che sono conosciuti per una (o più) interpretazioni o arrangiamenti, ma non sempre si conoscono le radici del brano stesso, chi lo ha inizialmente composto e, quindi, la versione originale. Così come, fin troppo spesso, si dimenticano le radici storiche e geografiche a fondamento del brano, lì dove è stato pensato e costruito. L’idea è quella di far conoscere l’anamnesi storica ed i profili estetici di alcuni standards attraverso l’ascolto dei brani eseguiti dal vivo e attraverso un’adeguata collocazione storica.

●Domenica 22 Febbraio - Montevarchi (AR) ore 17:30 Fabbrica della Conoscenza La Ginestra, Via della Ginestra 21. “Jazz Standards Quartet” con Fabrizio Mocata, piano Daniele Malvisi, sax Gianmarco Scaglia, contrabbasso Andrea Marcelli, batteria

L'associazione Valdarno Jazz propone questa produzione in collaborazione con il musicologo Alceste Ayroldi sull'interpretazione degli standars nei vari momenti storici dell'evoluzione della musica jazz. Per l'occasione il gruppo storico formato da Daniele Malvisi, Gianmarco Scaglia e Fabrizio Mocata vedrà la straordinaria partecipazione di Andrea Marcelli alla batteria reduce da un tour in Canada e U.S.A.

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●Venerdì 27 Febbraio - Terranuova Bracciolini (AR) Auditorium Le Fornaci, Via Vittorio Veneto, 19. Shayna Steele Quintet con David Cook, piano Brian Cockerman, basso Ros Pederson, batteria Jeremy Most, chitarra Shayna Steele, voce

"Lo stile vocale di Shayna Steele e le sue canzoni originali combinano R&B, soul e jazz, ispirato a diversi talenti come Ella Fitzgerald, The Temptations, e Aretha Franklin." - Dennis McMillon, San Francisco Bay Times. Ogni descrizione o aggettivo per questa straordinaria vocalist è implicito nelle importanti collaborazioni ed ingaggi che ha avuto: attualmente in tour con il fenomeno mondiale del momento, i vincitori del Grammy Award per “Best R&B performance", gli Snarky Puppy, è stata protagonista a Broadway in Rent, Hairspray, vocalist per Moby, Bette Midler, Rihanna, John Legend. I suoi colleghi lodano la sua capacità, la sua dedizione e la grinta nel voler sempre perfezionare le sue doti canore. Sul palco e in studio, l'eccellente cantante stupisce per la sua potenza, la sua estensione vocale, l'espressività e la sua tecnica. Da Gennaio è prevista l’uscita del suo prossimo album che vede la partecipazione di grandi nomi come Marcus Miller, Eric Harland e Christian McBride, per dare poi il via al suo tour europeo 2015. Sentirete la sua voce ispirata da Big Mama Thornton nell' esecuzione blues come può facilmente scivolare verso il suono soprano del jazz più puro senza batter ciglio.

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●Sabato 7 Marzo ore 21:30 - San Giovanni Valdarno (AR) Cinema Teatro Bucci, corso Italia,3. In collaborazione con Eventi Music Pool. “Viaggiando” con Rosario Bonaccorso, contrabbasso Roberto Taufic, chitarra Fabrizio Bosso, tromba

La innata forza della sua scrittura melodica e l’attraente forma canzone su cui da anni lavora, continuano ad essere i punti di forza compositivi del contrabbassista ligure-siciliano Rosario Bonaccorso. Ancora una volta egli sa scegliere con sensibilità ed attenzione i suoi compagni di viaggio assicurandosi come risultato l’emozionante realizzazione delle sue ispirazioni musicali. Viaggiando è composto da ben 14 brani originali firmati di suo pugno che ci fanno viaggiare da un’emozione all’altra così come da un continente all’altro, sempre legati a quel fil rouge del viaggio come motivo ispiratore, che è da sempre protagonista nelle avventure musicali del contrabbassista. Oltre al fidato Fabrizio Bosso, sempre presente negli ultimi lavori discografici di Bonaccorso, qui troviamo il chitarrista brasiliano Roberto Taufic, la poesia e la cultura che portano dalle loro terre natie, arricchiscono e colorano ancor più quel sapore di viaggi oltremare e quel variegato mondo di emozioni, che sa donarci la musica di Rosario Bonaccorso ...”