Sabato 20 Luglio 2024

Ceglie Messapica (Brindisi): muore schiacciato da un tronco durante un incendio. L’ira di Emiliano: “Irresponsabile chi scatena i roghi”

L’uomo era un dipendente del servizio antincendio regionale Arif ed era ormai vicino alla pensione. Le grida e lo schianto: che cosa sappiamo

Ceglie Messapica (Brindisi): il tronco che ha ucciso l'operaio

Ceglie Messapica (Brindisi): il tronco che ha ucciso l'operaio

Ceglie Messapica (Brindisi), 20 luglio 2024 - È morto schiacciato da un tronco mentre lavorava a spegnere un incendio tra Ceglie Messapica e Ostuni (Brindisi). La vittima è un operaio dell’Arif (Agenzia regionale attività irrigue e forestali). La tragedia segue di tre giorni la morte dei due vigili del fuoco di Matera.

Tragedia a Ceglie Messapica, che cosa sappiamo

Secondo la ricostruzione fatta fino a questo momento, durante le operazioni di bonifica dell’incendio, verso le 19.30 di oggi, è crollato a terra un albero di grossa taglia. Le grida dell’uomo e lo schianto hanno allertato una squadra di vigili del fuoco, prontamente intervenuti. Poi sono arrivati altri in aiuto, allertati dall’allarme diffuso via radio.

L'incendio di Ceglie Messapica (Brindisi): un operaio dell'Arif è morto schiacciato da un tronco
L'incendio di Ceglie Messapica (Brindisi): un operaio dell'Arif è morto schiacciato da un tronco

L’intervento dei soccorritori

L’uomo è stato liberato grazie all’intervento delle squadre equipaggiate di motoseghe. Ma per lui non c’è stato nulla da fare. A quanto risulta, la vittima era ormai vicina alla pensione.

Chi è la vittima

La vittima si chiamava Mario Rutiglio. Ne dà notizia il governatore della Puglia, Michele Emiliano. “Una tremenda notizia colpisce tutti noi della Regione Puglia. Un esperto operaio dell’antincendio regionale Arif Mario Rutiglio è morto nell’adempimento del suo dovere mentre stava bonificando un bosco dopo lo spegnimento dell’incendio di un bosco nel territorio di Ostuni’’.

L’ira del governatore Michele Emiliano

“Un dolore lacerante reso ancora più forte dalle modalità dell’incidente - ha aggiunto -. Mario è rimasto schiacciato da un grosso albero che stava ispezionando per metterlo in sicurezza. Queste le conseguenze della irresponsabile attività di chi per dolo o colpa grave scatena questi incendi senza rendersi conto dei rischi cui espone chi deve spegnarli. La nostra vicinanza affettuosa a tutti i suoi parenti e colleghi che in questo momento sono nel dolore e nella disperazione. Mario sarebbe andato in pensione tra non molto e per tutta la sua vita ha fatto il suo lavoro con coraggio e dedizione a salvaguardia del patrimonio boschivo della nostra comunità’’. 

Il rogo degli ulivi secolari

L’incendio, secondo un primo bilancio, avrebbe bruciato degli ulivi secolari. Vano si è rivelato l’intervento del 118 per salvare l’operaio. L’allarme è stato dato da altri colleghi dell’Arif che insieme ai vigili del fuoco stavano operando per spegnere le fiamme e per effettuare le attività di bonifica di nuovi focolai.

Un’altra tragedia dopo Matera

La tragedia arriva tre giorni dopo la morte dei due vigili del fuoco eroi di Matera.funerali solenni di Nicola Lasalata e Giuseppe Martino, entrambi di 45 anni, si svolgeranno lunedì 22 luglio, alle ore 18, nella chiesa di San Pio decimo. I due pompieri sono morti mentre erano impegnati nello spegnimento di un incendio divampato nelle campagne di Nova Siri ( Matera). Domani mattina, dalle ore 10, sarà aperta la camera ardente, nella caserma dei Vigili del fuoco, a Matera: resterà aperta fino alle ore 21 e riaprirà lunedì mattina, dalle ore 9 alle 13. Secondo quanto si è appreso, oggi, a Bari, si è svolta l’autopsia: l’esame approfondito dell’anatomopatologo fornirà elementi all’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica per chiarire con esattezza la dinamica dei fatti.