
Multe irregolari, 11 indagati nel Torinese
Torino, 27 marzo 2025 - La parola autovelox non c’è nel comunicato della Procura di Ivrea. Undici indagati per multe irregolari, sono dipendenti pubblici, amministratori locali e appartenenti alla polizia locale. Le indagini sono svolte dai carabinieri e dalla guardia di finanza.
L'inchiesta e gli autovelox, cosa sapere
Di cosa si occupa l’inchiesta di Ivrea?
"Illecita irrogazione di sanzioni derivanti da presunte violazioni al codice della strada e all'utilizzo di tali proventi nell'ambito dei bilanci comunali, con ingiustificata allocazione e destinazione di parte dei fondi a favore di personale dei Comuni stessi".
Ecco il cuore del comunicato stampa con cui la Procura della Repubblica di Ivrea dà conto dell'indagine nei Comuni di San Francesco al Campo, Lombardore, San Ponso. In un caso si sarebbero fatte sanzioni in territori che non erano di competenza.
Multe irregolari, cosa sappiamo?
L'inchiesta, precisa la procura, è anche volta "ad acquisire documentazione a riscontro e verifica dei reati ipotizzati, nonché ad accertare la regolarità delle installazioni poste ed utilizzate lungo la viabilità comunale, extracomunale ed aeroportuale". In altre parole, par di capire, si tratterebbe di autovelox, telecamere per le Ztl e Photored. I reati ipotizzati, da quanto trapela al momento, sono quelli di concussione, peculato e turbata libertà degli incanti.
Autovelox, cosa ha deciso Salvini?
Ma, uscendo dall’inchiesta di Ivrea e tornando alle cronache nazionali sugli autovelox non omologati, che cosa accadrà per tutte le multe pagate in passato? Come è noto, il ministro Matteo Salvini domenica 23 marzo ha annunciato di aver ritirato il decreto inviato a Bruxelles due giorni prima che si proponeva una ‘sanatoria’ su 12 modelli (in totale sono oltre 100). “Serve un approfondimento”, ha spiegato il titolare dei Trasporti ieri in Aula, ricordando l’ultima sentenza della Cassazione depositata il 14 marzo. E ha annunciato una mappatura di tutti gli strumenti attivi sul territorio nazionale.
Autovelox non omologati e multe: e per quelle già pagate?
Ma cosa succede, invece, per le multe già pagate, nonostante ormai 10 anni di giurisprudenza sui velox non omologati? “Ormai non ci sono più i termini per i ricorsi – è la previsione di Roberto Benigni, vicepresidente Anvu, l’Associazione professionale polizia locale d’Italia -. Forse si potrebbe intentare una sorta di class action per indebito arricchimento dell’ente”.
Giorgio Marcon, perito esperto di velox, invece è certo: “Si può fare una causa civile, che consente di andare a ritroso di dieci anni. Può essere un’azione pilota, da trasformare poi in class action”.
Autovelox, cosa succede a giugno?
A giugno, intanto, dovrebbero diventare operative le regole decise da Salvini per evitare gli autovelox piazzati per fare cassa. Elenca Benigni: “Serviranno il beneplacito della prefettura, non potranno riguardare strade sotto i 50 km/h, in un tratto tra due comuni confinanti non si possono mettere apparecchi a distanza inferiore di un chilometro, l’uno dall’altro”.