Terno d’Isola, 31 agosto 2024 – Prima notte in carcere per Moussa Sangare, il 31 enne reo confesso dell’omicidio di Sharon Verzeni, uccisa con quattro coltellate la notte del 30 luglio in via Castegnate, a Terno d’Isola.
L’incontro con l’avvocato
Questa mattina, poco dopo le 8, ha fatto il suo ingresso nel carcere di Bergamo Giacomo Maj, nominato come avvocato di fiducia dal giovane disoccupato, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Il colloquio fra legale e assistito è durato circa due ore.
Alla sua uscita dal penitenziario l’avvocato – che assiste Sangare anche nel procedimento per maltrattamenti nei confronti della madre e della sorella – è stato intercettato dai giornalisti in attesa, rilasciando qualche dichiarazione sulle condizioni dell’uomo che ha confessato di aver colpito Sharon perché voleva uccidere “una persona a caso”.
Le condizioni di Sangare
"L’ho visto stanco e provato – ha detto Maj, richiesto in primis di un commento sulle condizioni di Sangare – Nello stato d’animo che può avere una persona nella sua situazione”. L’avvocato ha ribadito che il giovane aspirante rapper è “dispiaciuto” per le sue azioni anche se su questo fronte “non è emerso niente di nuovo rispetto a ieri”, aggiungendo di non aver “parlato con i familiari”.
La questione psichiatrica
Maj ha risposto anche alle domande sulla possibilità di accertamenti riguardo la condizione psichica di Sangare, che alcuni conoscenti hanno descritto essere “di estrema fragilità”, circostanza confermata dagli inquirenti anche in sede di conferenza stampa sull’arresto.
"Ogni valutazione è prematura – ha affermato l’avvocato, quando incalzato direttamente sulla possibilità di fare istanza per una perizia sull’eventuale capacità di intendere e volere del ragazzo – Di certo l’aspetto di una valutazione psichiatrica merita approfondimento”.
Solo e sorvegliato
Sangare, a quanto si è potuto sapere, al momento è solo in cella. È tenuto sotto stretta vigilanza dal personale dell’istituto, probabilmente per evitare il rischio di gesti inconsulti, ed è seguito dagli psicologi in servizio nel carcere orobico.
A quanto si è appreso, il giovane si sarebbe chiuso nel silenzio e finora avrebbe chiesto solo da bere.
L’interrogatorio
L’interrogatorio di garanzia dovrebbe essere lunedì 2 settembre, anche se il legale ai giornalisti ha detto di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione in tale senso.