E ancora, Fausto Leali ha postato sui social: "Vorrei non credere ma purtroppo è vero...anche il grande Pino Daniele ci ha lasciati e pensare che il 31 era sul palco in grande forma. Non è possibile, incredibile. Alla tua famiglia e ai tuoi figli, il mio pensiero e il mio abbraccio. Rip amico mio...Fausto". Jovanotti su Twitter: "Ciao Pino, ciao uomo fatto di musica, amico generoso, e artista grandissimo. Grazie di essere passato di qua a portare tutta questa bellezza". Giovanni Morandi lo ha ricordato su Facebook, postando una foto dei due artisti abbracciati e sorridenti. "5 gennaio. Ciao Pino, voglio ricordarti così e ringraziarti per tutto quello che ci hai lasciato...".
Lungo il ricordo di Roberto Saviano:"Ci sono versi che fanno parte del mio DNA e di quello di moltissime altre persone. "Je sto vicino a te, pecche' 'o munno e' spuorco". "Fatte e fatte tuoie, ma si haje suffri' caccia 'a currea". "Miette 'e creature 'o sole pecche' hanna sape' addo' fa friddo e addo' fa' cchiu' calore". "Nun ce sta piacere nemmeno a ghi a fa' 'nculo pe' 'na sera". "È una notizia bruttissima per tutta la musica italiana: il lavoro di Pino ci mancherà molto, ma le sue canzoni continueranno ad accompagnarci giorno per giorno. Io lo ricorderò sempre come un amico mai frequentato abbastanza, come un artista geniale e rigoroso, come un uomo sempre generoso e innamorato degli altri, della musica e della vita", ha scritto commosso Francesco De Gregori. "E' terribile, siamo senza parole. Svegliarsi e trovare una notizia del genere!!...Sono tanti i ricordi personali ma ora il senso di vuoto prevale su tutto: per la musica italiana è cominciato proprio male questo 2015", hanno commentato gli Stadio.
LA FIGLIA - Un messaggio affettuoso su Instagram dalla figlia diciottenne di Pino, Sara. "Ciao mia grande roccia". "Grazie per avermi accompagnato questi 18 anni della mia vita - scrive - mi mancherai ogni giorno. Mi mancheranno i tuoi sorrisi, i tuoi consigli, ma soprattutto i tuoi abbracci. Quelli calorosi, avvolgenti, protettivi alla 'ci sono io per tè. Anche se adesso starai facendo lo scugnizzo da qualche altra parte, sappi che qui avremo sempre bisogno di te. Adesso suonerai la chitarra lassù e farai sognare gli angeli con la tua musica, esattamente come hai fatto con noi qua. Fai buon viaggio...Ti amo".
IL FRATELLO SALVATORE - "Sono addolorato, sto andando a Roma". È di poche parole la prima reazione di Salvatore Daniele, il fratello di Pino, morto nella notte stroncato da un infarto. "Non riesco a dire altro - dice - sto andando lì adesso e non so dire altro". Commosso mentre lascia la sua abitazione in via San Giovanni Maggiore Pignatelli, nel cuore di Napoli, tra i vicoli dove è cresciuto. "Napoli ha perso tutto", ha aggiunto Carmine, cugino di Pino Daniele. "Lui è la storia di Napoli - ha affermato - Non ho parole era un grande e resta tale". E sul portone chiuso di Palazzo Sforza è stato affisso un foglietto bianco con la scritta "per la morte di Pino Daniele".
NINO BUONOCORE - "Pino Daniele ha fuso il blues con la cultura partenopea, ha avuto un grande colpo di genio. E' stato uno dei più grandi artisti: tradurre in poesia tutto questo non è facile. E' stato cantore della nostra realtà e del quotidiano". Così il cantautore Nino Buonocore ai microfoni di RaiNews24. "Pino ha fatto da contraltare all'immagine prevalente di Napoli e del Sud. Pur denunciando i problemi, è riuscito a esprimere il senso artistico di Napoli", ha aggiunto. "Ho avuto modo di conoscerlo in diverse occasioni e mi ha colpito il fatto che era sempre molto umile, umilissimo, e disponibile".
JAMES SENESE - "La sensazione che ho provato quando sono entrato è stata spaventosa: è come se fosse mio figlio, mio fratello, anzi, peggio ancora. È stato tremendo. Non credo ci sarà un altro Pino Daniele forse tra 50 anni". Così sulla scomparsa del collega il musicista James Senese.
DE LAURENTIIS: LO RICORDEREMO AL SAN PAOLO - Un omaggio anche dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. "A nome di tutto il Napoli esprimo il dolore per la scomparsa di Pino Daniele. Lo ricorderemo insieme domenica al San Paolo". "Ho conosciuto Pino Daniele nel 1978 quando gli affidai la scrittura della musica del film 'La mazzetta'. Era agli inizi ma si capiva che era un vero genio musicale. Con lui scompare un'icona della musica napoletana, italiana, internazionale", ha aggiunto il patron azzurro.
IL BATTERISTA MARANGOLO - "Con Pino Daniele se ne va una parte di musica importante per l'Italia. Eravamo amici forti nella vita e compagni nell'amore per la musica". Così il batterista Agostino Marangolo, amico nella vita di Pino Daniele e che con il grande musicista napoletano ha collaborato per la realizzazione di tanti dischi storici come 'Nero a metà', 'Musicante', 'Pino Daniele. Marangolo, che da qualche anno vive in Puglia, ha suonato con Pino Daniele in tantissimi concerti dal '75 sino ad oggi con il tour 'Nero a metà'. "Pino - racconta - era in un momento molto positivo e creativo: dovevamo tutti andare in Toscana, a provare, come tanti anni fa. Aveva voglia di fare qualcosa di nuovo e mi aveva detto che voleva fare un nuovo disco. Aveva trasmesso questa energia positiva anche negli ultimi concerti. Aveva progetti, voglia di fare". "Io e Pino - conclude Marangolo - eravamo amici forti: abbiamo condiviso tanto da amici, nella vita. Ora è veramente dura".
EDOARDO BENNATO - "Non è facile mettere insieme testi poetici ed evitare la retorica, specie se c'è di mezzo Napoli. Pino Daniele invece c'è riuscito e voglio ricordarlo anche per questo", dice Edoardo Bennato. Il rocker dell'Isola che non c'è è addolorato, "perdiamo un grande musicista e io perdo un amico. Ci siamo fatti gli auguri per Natale, ci siamo stimati reciprocamente per tutta una vita", senza mai salire insieme sul palco. "Ho un grande rimpianto, un concerto con lui sfumato all'ultimo momento".
GINO PAOLI - "Pino era e rimarrà un musicista e artista sublime, cantautore, chitarrista e voce amata da milioni di persone, in Italia e nel mondo", ha detto Gino Paoli. "Nei suoi tantissimi brani di successo - sottolinea Paoli - ha saputo coniugare le radici della canzone napoletana con le migliori espressioni del blues, del jazz e delle nuove sonorità internazionali. Nella sua musica c'è soprattutto il racconto di una città, Napoli, sospesa tra rabbia e poesia, dolore e illusione. Grazie Pino".
RAF - Raf è uscito dall'ospedale Sant'Eugenio, dove ha voluto rendere omaggio a Pino Daniele, con occhiali scuri e sguardo basso. "Di ricordi con Pino ne ho tantissimi perché oltre ad essere un punto di riferimento era anche il mio vicino di casa. Scusate, non ce la faccio, troppo dolore" con queste parole, interrotte dalle lacrime, il cantautore foggiano risponde ai giornalisti lasciando la camera ardente dell'ospedale romano.
GRIGNANI - "Ci hai lasciato troppo presto, ricordo ancora quando venivo ai tuoi concerti per rubare i segreti della tua qualità alla chitarra ..e oggi mi sveglio con un pugno nello stomaco così forte.. Non ho parole.. Ciao Pino... Non riesco a capacitarmene" , commenta Gianluca Grignani.
GIORGIA - "Troppo dolore e troppo grande per stare dentro alle parole. Pino, un pezzo di storia e della musica di tutti, artista immenso e amico vero", sono le parole di Giorgia su Twitter, che aveva duettato con lui in più occasioni. Anche Raffaella Carrà ha 'cinguettato' il suo pensiero. "Ricordo la tua gentilezza e l'infinito talento nell'unico incontro a Sanremo. Pregherò per te. #PinoDaniele". "R.I.P. Blues never die", il blues non muore mai, commenta Zucchero.