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Un'ambulanza in una foto di repertorio. Quattro gli anziani morti in una rsa fiorentina
Firenze, 13 febbraio 2025 – Oltre ai due anziani morti in seguito al ricovero in ospedale a Santa Maria Nuova, un altro ospite è morto all’ospedale di Ponte a Niccheri a seguito del ricovero per presunta intossicazione alimentare in due rsa del fiorentino. C’è anche una quarta vittima tra gli ospiti, ma secondo quanto ricostruito il decesso non sarebbe direttamente riferibile all’intossicazione che ha colpito gli altri pazienti. La conferma delle quattro vittime arriva dal Gruppo Sereni Orizzonti, che gestisce alcune rsa fiorentine.
Le rsa coinvolte nella presunta intossicazione sarebbero quattro, tutte nel territorio di Firenze. Gli ospiti in totale sono 179: in 115 hanno accusato disturbi alla fine del pasto, anche se solo 7 di loro sono finiti in ospedale. Una delle strutture è la casa di riposo Villa Desiderio, una residenza per anziani con sede a Settignano, frazione di Firenze.
Le due persone erano arrivate in ospedale sempre nell’ambito dei soccorsi per l’intossicazione alimentare che sarebbe stata causata, secondo le ipotesi, da un pasto consumato nella mensa della struttura.
Tutti gli anziani avrebbero accusato dei malori dopo aver finito di mangiare. Le condizioni degli ospiti erano gravi, fino poi al decesso.
Le indagini vengono svolte dai Nas dei carabinieri. Sul luogo dell’intossicazione si è recato anche personale dell’ufficio igiene dell’Asl Toscana Centro. Erano stati gli operatori della struttura a chiamare il 118 dopo i primi malori. Altri ospiti, oltre ai quattro che poi sono deceduti, hanno accusato malesseri, ma non tali da richiedere le cure ospedaliere.
La nota della direzione dell’Rsa Monsavano
“Gli anziani ricoverati in ospedale sono tutti rientrati nelle nostre residenze toscane. Quanto ai tre decessi, per i quali esprimiamo il nostro sincero cordoglio, restiamo in attesa di conoscerne le effettive cause, che allo stato attuale non sono state accertate. Abbiamo da subito garantito il massimo supporto e collaborazione a tutte le autorità competenti”
"Abbiamo peraltro affidato l’incarico di svolgere ogni verifica a un perito biologo. Tutte le procedure HCCP – prosegue la nota – sono state correttamente seguite ed il nostro personale, che opera da molto tempo nel centro cottura, è in possesso di tutti i titoli e della formazione necessari. Analisi microbiologiche sulla cucina e sul cibo, da noi svolte un mese fa a Pelago, non avevano rilevato la presenza di alcuna anomalia”.