Roma, 20 luglio 2023 – La morte di Andrea Purgatori finisce in Procura. Il giornalista, sceneggiatore e autore è scomparso mercoledì 19 luglio dopo una malattia fulminante: aveva compiuto 70 anni a febbraio. “Una mente brillante”, il primo ricordo dei figli Edoardo, Ludovico, Victoria. Ora, però, la famiglia vuole vederci chiaro.
Insomma, al centro della denuncia ci sarebbero diagnosi e cure sbagliate. La notizia è stata diffusa nel pomeriggio di giovedì dagli avvocati. A seguito dell’esposto, la Procura di Roma ha disposto l’apertura di un fascicolo di indagine per omicidio colposo.
La famiglia: “Fare luce su diagnosi e cure”
Il testo del comunicato: “La famiglia di Andrea Purgatori comunica che, a seguito di denuncia, il Nas dei Carabinieri, al comando del Colonnello Alessandro Amadei, coordinato dai Procuratori della Repubblica Sergio Colaiocco e Giorgio Orano, sta conducendo indagini per fare luce sulla correttezza delle diagnosi e delle cure apportate al loro caro, deceduto il 19 luglio 2023 dopo solo due mesi dalla diagnosi iniziale".
“In particolare, i familiari hanno chiesto che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie. La famiglia, rappresentata dall’avvocato Gianfilippo Cau, è difesa nel procedimento dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri".
Verrà svolta l’autopsia
I pm di Roma disporranno l'autopsia e acquisiranno le cartelle cliniche in relazione alla morte di Andrea Purgatori. Gli atti istruttori serviranno ad accettare se la diagnosi e le conseguenti cure siano state corrette.
Malato di tumore ai polmoni – secondo quanto riporta Il Corriere della Sera – il decesso di Purgatori potrebbe essere stato accelerato da una radioterapia non appropriata al cervello.
La carriera da giornalista
Andrea Purgatori è stato per anni firma del Corriere della Sera: si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità. Inoltre si dedicò con tenacia alla strage di Ustica del 1980, battendosi perché la vicenda non venisse archiviata. Fino a scrivere la sceneggiatura per ‘Il muro di gomma’ – dedicato alla storia del Dc9 – che gli valse nel 1992 il Nastro d’Argento. Autore di reportage, ha condotto con successo su La7 Atlantide.
Docente di sceneggiatura, tra gli ultimi lavori di Purgatori la partecipazione alla docuserie di Netflix Vatican Girl sul caso di Emanuela Orlandi.