Cesena, 17 novembre 2024 – “Potevo morire io al suo posto”. Martina Veneruso, 26enne di Cesena, studentessa in scienze motorie, si è operata a gennaio di rinoplastica nello stesso studio medico di Roma in cui ha perso la vita Margaret Spada.
Veneruso cosa ha pensato quando ha saputo della tragedia successa a Margaret?
“I primi giorni ero sotto choc. Poi con il passare delle ore ho sentito un coinvolgimento emotivo forte e ho pianto. Ho pensato che al posto di Margaret ci sarei potuta essere io o qualche altra ragazza”.
Anche lei è stata sottoposta a un intervento simile a quello della 22enne siciliana, come ha trovato questo studio di Roma?
“Tramite i social, su Tik Tok”.
Cosa l’ha convinta che quello poteva essere il posto giusto?
“È stata una testimonianza di una ragazza sui social che raccontava la sua esperienza e io ho rivissuto lo stesso disagio fisico che aveva provato lei, e un po’ ingenuamente mi sono fidata”.
Quanto ha pagato per l’intervento di rinoplastica?
“Quattromila euro attraverso un bonifico. Non mi hanno rilasciato una cartella di dimissioni, ma solo una fattura, ottenuta dopo molta insistenza, in cui c’è scritto ‘prestazione medica’. Non ho firmato nessun consenso infomato, né prima né dopo l’operazione”.
Prima dell’intervento le avevano chiesto di sottoporsi a degli esami?
“Mi avevano chiesto le analisi del sangue, e io le avevo fatte tre mesi prima. Mi hanno detto che andavano bene”.
Le hanno fatto l’anestesia?
“Locale con adrenalina. Subito dopo ho sentito dei tremori e delle forti palpitazioni. Questi disturbi mi hanno spaventata molto. Nello studio mi hanno detto che era una cosa normale e in venti minuti è passata. Ma se penso a Margaret, che da quel letto non si è rialzata, mi vengono i brividi anche adesso”.
Quanto è durato l’intervento?
“Quaranta minuti circa”.
Perché ha deciso di sottoporsi a un intervento estetico?
“Erano anni che pensavo di farlo. Mi vedevo poco femminile e mi sentivo a disagio in ogni luogo. Non ridevo più in pubblico perché mi vergognavo della forma che assumeva il mio naso, volevo liberarmi di un limite di cui ero esausta. Ma l’ho fatto con una dose di ingenuità e impulsività su cui è bene stare attenti”.
Lo studio in cui si è sottoposta all’intervento era una sala operatoria?
“No, non era una sala operatoria, mi sembrava più simile a uno studio dentistico”.
Oggi su Tik Tok i video del centro sono spariti, cosa consiglierebbe a giovani ragazze che vogliono sottoporsi a un intervento estetico?
“Direi che bisogna stare molto attenti, tutelarsi di più e non giudicare. Chi ha un disagio fisico e vuole fare qualcosa per migliorarsi fa bene a farlo”.
Lei ha ricevuto molte critiche sui social dopo tutta questa vicenda...
“Mi hanno detto ’vi fidate di persone che vi rendono tutte uguali’, ma quelli che criticano non capiscono i disagi che si nascondono dietro a una scelta che può sembrare semplicemente estetica”.
Ora, dopo l’intervento di rinoplastica, si sente meglio?
“Decisamente sì, ho fatto pace con me stessa. In generale sono stata contenta dell’intervento, anche se magari mi aspettavo un risultato migliore”.