Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Omicidio-suicidio Montesilvano, i vicini: "Urla disumane"

I corpi delle due vittime, 50enni romeni marito e moglie, trovati in cucina, l'uno sopra all'altro. I soccorritori: "Primo pensiero al figlio"

Forze dell'ordine davanti all'abitazione dove un uomo e una donna sono stati trovata morti

Roma, 15 ottobre 2021 - Tragedia a Montesilvano. Questa mattina marito e moglie, 50enni romeni, sono stati trovati morti in un'abitazione di via Tagliamento. Stando a quanto confermato, si tratta di omicido-suicidio: al culmine di una lite, l'uomo avrebbe ucciso la donna, per poi suicidarsi. A lanciare l'allarme sarebbero stati i vicini di casa, dopo aver sentito delle urla 'disumane'. Sul posto, oltre a carabinieri e 118, anche i vigili del fuoco di Pescara.

Forze dell'ordine davanti all'abitazione dove un uomo e una donna sono stati trovata morti
Forze dell'ordine davanti all'abitazione dove un uomo e una donna sono stati trovata morti

I fatti

Le due vittime sono marito e moglie, entrambi 50enni romeni, da 15 anni in Italia. I loro corpi sono stati trovati in cucina, l'uno sopra all'altro. Non è chiaro, al momento, chi abbia agito per primo. Ma entrambi presentano ferite di arma da taglio. I due hanno un figlio di 11 anni, che al momento dei fatti era a scuola. Solo dopo aver accompagnato il piccolo all'istituto, infatti, in casa si sarebbe consumato il dramma. E, dopo l'ennesima furibonda lite, l'uomo avrebbe ammazzato la moglie per poi suicidarsi.

Vicini: "Urla disumane"

Un litigio durato una decina di minuti, urla "disumane", una sagoma dietro la finestra e qualcosa che andava giù. E infine il silenzio. Sono i momenti che hanno preceduto l'omicidio-suicidio avvenuto in mattinata a Montesilvano, in via Tagliamento. A descriverli sono i vicini di casa della coppia, che hanno provato a chiamare moglie e marito, ma non ricevendo risposte hanno lanciato l'allarme. All'esterno della casa, che si trova in una stradina lunga poche centinaia di metri dove tutti si conoscono, moglie e marito vengono descritti dai vicini come "brave persone, serie, sempre disponibili e benvolute da tutti". Lui, dice chi li conosceva, lavorava come muratore e lei si arrangiava con dei lavoretti nelle case.

Soccorritori: "Primo pensiero al figlio"

"Il primo pensiero è andato al figlio, perché non sapevamo se era in casa o meno. Temevamo avessero commesso qualche gesto estremo. Lo abbiamo cercato, ma fortunatamente non lo abbiamo trovato in casa. Poi abbiamo appreso che era a scuola". Così soccorritori e carabinieri descrivono i primi istanti all'interno dell'abitazione di via Tagliamento. Il bimbo ora è stato affidato ai servizi sociali.