Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Focolaio Mondragone, De Luca: "Faremo tamponi di massa". Lidi balneari: "Piovono disdette"

Dopo gli scontri fra bulgari e italiani, oggi il via ai tamponi degli abitanti. Il governatore: "Nessuna discriminazione". Nella notte furgone a fuoco. Guerra (Oms): "Situazione sotto controllo"

Sanificazione all'interno della zona rossa di Mondragone (Ansa)

Mondragone (Caserta), 26 giugno 2020 - Resta alta la tensione a Mondragone. Nell'area dei palazzi ex Cirio, che da lunedì è zona rossa a causa di 43 contagi da coronavirus, diffusi in particolare nella comunità bulgara che abita lì, nella notte si è registrato l'incendio di un furgoncino che ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Verso le 2 i pompieri sono intervenuti per l'incendio di un furgoncino in viale Margherita, a ridosso dei palazzi. Il mezzo dovrebbe essere di proprietà di un bulgaro. Dai primi accertamenti sembra che la causa sia dolosa e che sia stata usata una bottiglia incendiaria.

Coronavirus, il bollettino di oggi, venerdì 26 giugno, del Ministero della Salute (da ieri non spetta più alla Protezione Civile)

A seguito della decisione di attuare la zona rossa, ieri si sono vissute ore di tensione. Prima la violazione della zona rossa da parte di una decina di persone, appartenenti alla comunità bulgara, che volevano tornare nei campi; poi la manifestazione di protesta degli abitanti italiani di Mondragone, con anche scontri. Un bulgaro ha lanciato una sedia dal balcone, italiani hanno risposto lanciando pietre e sfondando i finestrini delle auto dei bulgari parcheggiate. Per gestire la situazione di grande tensione, il ministro dell'interno Luciana Lamorgese ha inviato nella cittadina un contingente di 50 militari. Il caso è esploso perché una donna bulgara incinta a un controllo in ospedale è risultata positiva.

Dopo l'incendio del'automezzo nella notte, stamane si è vissuta un'atmosfera di relativa calma nella mini zona rossa. Inoltre sono stati rintracciati i quattro bulgari positivi che avevano violato la zona rossa, ma restano voci non confermate di altri 7-8 bulgari positivi che sarebbero spariti dal quartiere. Gli inquilini bulgari sono rimasti nelle loro case, affacciati ai balconi, così come quelli italiani. L'area è stata sigillata con il posizionamento di jersey in cemento. Un po' di tensione si è registrata quando un italiano, padre di una ragazza residente nei palazzi ex Cirio, è entrato e uscito dalla zona rossa, quindi è stato fermato dai militari. Il sindaco Virgilio Pacifico ha lanciato un appello ai concittadini invitandoli a fare i tamponi alle due postazioni Asl realizzate in piazza Falcone e piazza Crocelle.

Infatti, dopo aver eseguito oltre 730 tamponi a persone dei palazzi, il personale dell'Asl di Caserta si è spostato nelle due piazze per praticare i test ai cittadini su base volontaria.

Il governatore della Campania De Luca, dopo aver visitato Mondragone, ha chiarito: "Al momento resta l'obbligo di quarantena per tutti quanti vivono nei palazzi ex Cirio. E per questo è indispensabile che venga rigorosamente rispettata l'ordinanza. Risolveremo anche questa emergenza".

De Luca ha assicurato: "In pochi giorni faremo anche a Mondragone quanto fatto in altre parti della Campania, come per i focolai del Vallo di Diano e di Ariano dove abbiamo fatto 13mila tamponi". Poi De Luca ha ricordato che "la Regione fa le ordinanze ma sono le forze dell'ordine che devono far rispettare le ordinanze e questo a Mondragone non è avvenuto". In diretta Fb, il governatore della Campania, ha detto che la situazione con l'arrivo dell'esercito e di altre forze dell'ordine è migliorata, ma "le forze sono comunque insufficienti perchè la quarantena piaccia o non piaccia deve durare quindici giorni". E ha sottolineato: "Non sono state fatte discriminazioni tra cittadini bulgari e italiani, noi pensiamo agli esseri umani, non alle nazionalità". De Luca ha anche annunciato l'arrivo una rappresentante dell'ambasciata bulgara "per spiegare bene quello che succedendo e che le regole vanno rispettate".

De Luca ha insistito: "Oggi la Campania è una regione a contagi zero al netto dei focolai di Mondragone. Andremo a cercare noi i contagi nelle prossime settimane. La Campania non è interessata a coprire problemi, ma a risolvere i problemi in maniera definitiva per tutelare la salute e serenità dei nostri cittadini". Quindi "faremo tamponi di massa laddove dovessero verificarsi dei contagi", ha aggiunto.

Guerra (Oms): "Focolai come Mondragone sono inevitabili"

"Non c'e' preoccupazione, entrambi i focolai sono stati identificati e circoscritti. Il sistema tiene". Ranieri Guerra, vice direttore delle iniziative strategiche dell'Oms, parla ad "Agora'" su Raitre dei casi di coronavirus a BolognaMondragone. "Era tutto atteso ampiamente, e' inevitabile che scoppino dei focolai - spiega Guerra - come accade anche in altri Paesi. Dobbiamo pero' stare attenti, continuare ad adottare certi comportamenti".

Zampa (sottosegretario salute): "Focolaio non dipende da riaperture"

"Sapevamo che piccoli focolai si sarebbero manifestati. Questa è la ragione per cui, dal ministero della Salute, è sempre arrivato un invito anche agli esperti di non mandare messaggi sbagliati ai cittadini". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, nel corso della trasmissione 'L'aria che tira' sul La7. "Non abbiamo aperto troppo presto. Abbiamo aperto quando è stato possibile farlo, quando abbiamo ottenuto gli obiettivi che c'eravamo dati", ha aggiunto Zampa. Ora, però, "non si può abbassare la guardia - ha sottolineato il sottosegretario - Questo significa convivere con il virus. Non significa però chiudere o tornare a situazioni di paura generalizzate". Convivere con il virus, ha spiegato Zampa, "significa mantenere misure semplici: igiene massima, mascherina e distanza fisica". Per quanto riguarda poi la decisione sulla chiusura di zone come Mondragone, "non tocca più, e per altro non è mai toccato in esclusiva, al Governo. La chiusura di una realtà può essere decisa dal sindaco, dal presidente della Regione o dall'esecutivo. In questo momento, però, dopo la riapertura abbiamo trasferito alle Regioni, in una relazione molto stretta con il Governo, tutte le competenze in questa materia. Ovvio che il presidente della Campania Vincenzo De Luca, come tutti i governatori, può sempre contare sull'aiuto del Governo".

Lidi balneari di Mondragone: "Piovono disdette"

Il focolaio dei Palazzi Cirio spaventa anche i turisti: "Lo scorso fine settimana non è stato da sold out, ma si intravedeva un'inversione di tendenza su tutto il territorio. Adesso invece piovono disdette, il rischio è che la stagione sia compromessa", spiega Salvatore Brodella, titolare di un noto lido balneare di Mondragone (Caserta) e delegato locale del Sib (Sindacato italiano balneari). L'emergenza sanitaria, e la tensioni con la comunità bulgara, "sta avendo fortissime ripercussioni su tutto il tessuto economico cittadino". Nelle spiagge di Mondragone "le presenze al momento sono azzerate. Un peccato se consideriamo il miglioramento del clima rispetto alle scorse settimane. Lo scorso weekend è stato positivo, non da sold out ma si iniziava a vedere un'inversione di tendenza dopo i mesi di lockdown. Adesso invece piovono disdette, c'è chi ha disdetto l'affitto della casa per le vacanze a luglio e ad agosto, con ripercussioni su tutte le attività collaterali di ristorazione e i pubblici esercizi. Il dato è preoccupante".