e Nicola Palma
Una telecamera ha ripreso, dall’alto, il momento esatto in cui le giovani turiste belghe a Milano per festeggiare il Capodanno avrebbero subito molestie all’incrocio tra piazza Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele II, una decina di minuti dopo la mezzanotte. Si sono trovate di fronte a un "muro umano", circondate e aggredite. Si vedrebbero solo le teste delle persone presenti ma, incrociando quei frame con gli altri filmati realizzati dalle telecamere installate nella zona e acquisiti da investigatori e inquirenti, il video potrebbe rivelarsi fondamentale, assieme alle testimonianze, per identificare gli aggressori. Secodo alcune ipotesi potrebbero essere gli stessi che poco prima, quella notte, avevano insultato lo Stato italiano e le forze dell’ordine, come documentato da video finiti sui social.
La Procura di Milano sta indagando su almeno cinque casi di presunti abusi sessuali avvenuti la notte fra lo scorso 31 dicembre e il primo gennaio, anche nelle forme delle molestie collettive della “taharrush gamea“, che riguarderebbero anche una coppia di Reggio Emilia in vacanza a Milano. La donna sarà ascoltata nei prossimi giorni, assieme al compagno. E gli inquirenti lanciano un appello: "Chi ha subito molestie o è stato testimone si faccia avanti e si rivolga alle forze dell’ordine o alla Procura, ogni elemento potrebbe rivelarsi utile".
La studentessa Laura Barbier, ventenne belga che si trovava a Milano con cinque amici e per prima ha raccontato ai media l’episodio, ieri è stata ascoltata dai poliziotti italiani in trasferta a Liegi. Ha formalizzato la denuncia, confermando le molestie sessuali attraverso un racconto "lineare" e "preciso" dell’incubo vissuto. "Ero atterrita, sono stata trascinata da una parte all’altra da un fiume di uomini, 30 o 40 in tutto, non riuscivo ad uscire", ha spiegato agli investigatori. "Siamo stati accerchiati e sono iniziati i palpeggiamenti, sia al di fuori che dentro i nostri vestiti". La donna, come ha riferito nei giorni scorsi ai media, ha anche provato a reagire: "Ho tirato calci, ho urlato, ho insultato, anche con le mani ho provato a difendermi".
Oltre al racconto di quegli attimi drammatici, quando è stata circondata da sconosciuti assieme al gruppo di amici, gli agenti della Squadra Mobile coordinati dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo hanno raccolto elementi per ricostruire con precisione i movimenti dei turisti dal pomeriggio (la ragazza aveva fatto acquisti nella boutique Louis Vuitton in Galleria e ha conservato lo scontrino) fino all’aggressione poco dopo la mezzanotte in mezzo alla folla in festa.
Anche una donna italiana è stata ascoltata ieri e ha sporto denuncia, mentre si indaga pure su un altro caso che riguarderebbe una coppia di inglesi che avrebbero sporto denuncia in patria. I due, secondo quanto hanno riferito a media del Belgio, avevano conosciuto i ragazzi di Liegi e si erano uniti a loro per trascorrere la serata in compagnia. Erano presenti al momento dell’aggressione, e anche la giovane inglese sarebbe stata molestata. Un altro episodio riguarderebbe poi una sudamericana, ancora da identificare. L’acquisizione delle testimonianze proseguirà assieme all’analisi dei filmati anche con sistemi di intelligenza artificiale e di riconoscimento facciale. L’obiettivo è di arrivare, attraverso l’ingrandimento dei frame, a volti che in seguito potrebbero essere mostrati alle vittime per un riconoscimento formale come era avvenuto per i fatti del Capodanno 2022, quando nel centro di Milano gruppi di nordafricani (alcuni sono stati in seguito arrestati, processati e condannati) si erano resi responsabili di violenze sessuali.