Venezia, 22 ottobre 2022 - Le moeche, i granchi tipici di Venezia, sono spariti dalla laguna. La siccità estiva, unita alla presenza delle noci di mare, piccole meduse che stanno occupando troppo il fonale, ha portato a una vera e propria moria dei gamberi senza corazza, una prelibatezza culinaria di questo periodo a Venezia. Con l'arrivo dell'autunno normalmente inizia il periodo della cattura delle moeche. Non quest'anno, visto che i pescatori di questi esemplari ne hanno trovati davvero pochissimi nelle acque della laguna".
"Non ci sono in questa stagione perché nell'estate, col forte aumento delle temperature, i granchi sono tutti morti. È una roba epocale. Alcuni pescatori dicono che succede anche per l'invasione delle noci di mare, meduse piccoline che si depositano sul fondo e stanno occupando troppi fondali". A lanciare il grido d'allarme sono Chiara Pavan e Francesco Brutto, due chef del ristorante stellato Venissa a Mazzorbo. "Anche i moecari, i pescatori specializzati nella cattura di questi prelibati granchi della laguna veneta - spiegano -, sono ridotti a due dozzine tra le isole di Burano, della Giudecca e Chioggia rispetto alle centinaia dei tempi d'oro. Ma è la siccità di quest'anno a pesare su questa tradizione ittica e gastronomica. Il cambiamento climatico ha cambiato le specie presenti nello specchio d'acqua lagunare, mettendo all'angolo gli ultimi esemplari di moeche che, in autunno, stagione della muta, sono introvabili e con quotazioni alle stelle per i pochi esemplari catturabili".
Nel dialetto veneziano moeche significa morbide, e così si presentano queste prelibatezze tipicamente servite fritte in pastella. Vengono comunemente indicate come le 'pepite di Venezia' perché normalmente vendute tra i 5 e i 7 euro ad esemplare, o nei banchi del mercato ittico a quotazioni che oscillano tra 50 e 70 euro/kg. Costi spesso insostenibili per un ristorante che deve far quadrare il bilancio senza scontrini da capogiro da presentare alla clientela. "Con l'innalzamento delle temperature e la pesca selvaggia negli ultimi anni di moeche se ne trovavano sempre meno. Noi non le serviamo più da tempo, - spiega Chiara Pavan - non possiamo lavorare facendo la caccia al tesoro. Preferiamo servire piuttosto specie aliene che ormai hanno invaso i nostri mari. Tra questi il granchio blu che sembra essere stato portato in Adriatico dalle grandi navi che ci raggiungono dall'Atlantico. Qualcuno - ammette - si lamenta in osteria dove i clienti chiedono più la tradizione, ma con i cambiamenti climatici sono rare anche le tipiche seppioline del Redentore che arrivano a costarci 180 euro al Kg".