Sabato 1 Febbraio 2025
ASTERIO TUBALDI
Cronaca

Comprò un Modigliani al mercatino: “Fui attirato da un timbro sul retro”

Il collezionista recanatese Guzzini: l’ho acquistato 15 anni fa, poi il lungo percorso per l’attribuzione. “Quel particolare sigillo appartiene a un negozio parigino di Montmartre, dove bazzicavano gli artisti”

Il quadro (Parigi, 1906) raffigurerebbe Mario Cavalieri, amico di Modigliani conosciuto a Venezia che lo ospitò in giovinezza. Nel riquadro piccolo il collezionista di Recanati Paolo Guzzini

Il quadro (Parigi, 1906) raffigurerebbe Mario Cavalieri, amico di Modigliani conosciuto a Venezia che lo ospitò in giovinezza. Nel riquadro piccolo il collezionista di Recanati Paolo Guzzini

Recanati, 1 febbraio 2025 – Un tesoro sepolto tra le cianfrusaglie, una scoperta degna di un romanzo. Quel dipinto di Amedeo Modigliani, comprato per caso dal recanatese Paolo Guzzini in una bancarella a Le Mans, in Francia, è stato, in quel momento, 15 anni fa, un acquisto senza pretese e senza alcuna consapevolezza del suo effettivo valore.

Il quadro, privo di firma e di origine incerta, ha svelato il suo segreto col passare del tempo: si tratta di un’opera risalente ai primi anni di produzione artistica di Modigliani, quando il giovane Amedeo stava ancora definendo il suo linguaggio, unico e inconfondibile. Questo capolavoro, oggi ufficialmente riconosciuto come opera autentica dell’artista, è solo uno dei tanti tesori che arricchiscono la collezione di Paolo Guzzini, imprenditore e appassionato collezionista d’arte.

Com’è scattata l’idea di acquistare quel quadro in quel mercatino di Le Mans?

"È stata più una scommessa che una vera intuizione. Mi trovavo a Le Mans e il ritratto non mi diceva molto, ma un timbro sul retro ha catturato la mia attenzione. Il timbro apparteneva a un negozio di Montmartre, un quartiere di Parigi che era frequentato da molti artisti. Questo mi ha fatto pensare che potesse esserci qualcosa di interessante dietro. Dopo un po’, parlando con un amico, Alberto Mazzacchera, abbiamo deciso di avviare una ricerca più seria sull’opera”.

Come si è sviluppata la ricerca sulla paternità del quadro?

"Siamo partiti con le analisi chimiche sulla tela e sui colori che ci hanno portato a scoprire che il bianco usato nel dipinto era caratteristico dei materiali poveri adoperati a Parigi all’inizio del Novecento. Successivamente, l’archivio Modigliani di Roma ha confermato che il dipinto rappresenta Mario Cavalieri, un amico dell’artista e che anzi questo quadro potrebbe essere uno dei primi ritratti che Modigliani ha realizzato a Parigi, intorno al 1906. È una scoperta importante, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche storico perché ci offre uno spunto sulle origini del talento di Modigliani”.

Quante vale il quadro?

"Il valore non è quantificabile”.

Come è iniziata la sua passione per l’arte?

"La passione per l’arte è nata in parte da mio padre, Giovanni, che era molto legato al bello e che aveva creato delle sculture in acrilico per la Fratelli Guzzini. È stato, però, il mio lavoro per la IGuzzini, legato alla progettazione dell’illuminazione per i musei, che ha dato un’accelerazione importante alla mia passione. Poi c’è stato un incontro fondamentale col critico d’arte Armando Ginesi, che mi ha avvicinato al mondo dell’arte contemporanea, portandomi a conoscere e ad avere rapporti di stima con artisti come Alice Sassu e Arnaldo Pomodoro”.

Quante opere ha collezionato?

"Sono circa 45 anni che mi occupo di collezionismo d’arte e ho accumulato circa 350-400 pezzi di varia natura, dalle opere pittoriche alle sculture. È una collezione molto eterogenea, che spazia dal passato al contemporaneo, e che include anche reperti archeologici”.

Il quadro entra a far parte della sua collezione privata. Farà parte anche della fondazione che sta preparando?

"Sì, il quadro farà parte della fondazione in fase di costituzione che avrà sede a Recanati. L’obiettivo è valorizzare l’arte e la cultura, sensibilizzando le giovani generazioni sull’importanza del patrimonio artistico. La fondazione è in fase di selezione delle opere. L’idea è creare un centro di riferimento per gli appassionati d’arte, un luogo che sia aperto al mondo partendo proprio da Recanati. Sono in corso anche richieste di prestito delle opere per eventi internazionali, come a Londra e Dubai, e per mostre che si terranno a Mantova e a San Marino. Le opere che colleziono, tra cui il ritratto di Modigliani, fanno parte di un progetto più ampio che mira a far conoscere l’arte, diffondere la cultura e unire le persone attraverso il bello”.