Napoli, 16 dicembre 2020 - Non si è rinnovato il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Il 16 dicembre era l'ultima delle tre date dell'anno nelle quali tradizionalmente il miracolo si ripete. La teca che conserva il sangue del santo è stata riposta nella cassaforte della cappella del tesoro di San Gennaro al termine della giornata di celebrazione del patrocinio del Santo Patrono della città di Napoli.
Questa mattina è stato l'abate della Cappella di San Gennaro del Duomo di Napoli, monsignor Vincenzo De Gregorio, a dare l'annuncio al termine della messa celebrata alle 9 sull'altare del Duomo: "Quando abbiamo preso la teca dalla cassaforte - ha spiegato l'abate - il sangue era assolutamente solido e rimane assolutamente solido".
Niente miracolo 'laico' anche alle 16.30. Alle 18.30 si è svolta la celebrazione eucaristica, al termine della quale nella teca il sangue è di nuovo apparso solido. Al popolo napoltano ha parlato il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo uscente e amministratore apostolico fino all'arrivo del nuovo arcivescovo, monsignor Domenico Battaglia, appena nominato da Papa Francesco. "Vogliamo fare un atto di vera e profonda devozione al nostro Santo Gennaro, siamo uniti nel suo nome. E' lui che ci aiuta a vivere, a testimoniare la fede, e anche se il sangue non si scioglie non significa chissà che cosa. L'importante - ha aggiunto il cardinale - è che noi ci sentiamo veramente uniti, partecipi di questo evento così particolare che è la nostra devozione al nostro Santo protettore".
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A settembre il sangue si era sciolto
Cosa succede
Ma cosa succede quando il sangue del santo non si scioglie? La credenza popolare parla di segnali infausti. Andando al passato, ci fu mancata liquefazione ad esempio nel 1939 e 1940, gli anni che portarono alla seconda guerra mondiale. Poi ci sono date anche più vicine a noi e sono sempre date in cui si verifidcarono eventi negativi, come nel settembre del 1973, periodo della diffusione del colera a Napoli e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Irpinia. (qui cosa è capitato in passato).
Ed è anche capitato invece che il sangue si sia sciolto al di fuori delle date solite come il 23 gennaio del 1799, giorno in cui il Generale di Napoleone Jean Étienne Championnet entrò vittorioso a Napoli. Championnet, per placare il dissenso dei partenopei che lo consideravano l'anticristo, ordinò al clero di aprire le chiese e di predicare pace e ordine. Quindi, il giorno dopo, si recò al Duomo. E non appena l'ampolla fu consegnata nelle sue mani, ecco che - fra lo stupore generale - il sangue di San Gennaro si sciolse.
Il prodigio laico
Il prodigio di dicembre è detto "miracolo laico" perché si svolge nella Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione di San Gennaro, istituzione laica nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città e presieduta dal sindaco di Napoli. Quest'anno però le celebrazioni si svolgono sull'altare maggiore del Duomo in modo da garantire il necessario distanziamento previsto dalle norme anti Covid, difficile da garantire all'interno della Cappella.