Milano, 30 gennaio 2025 – Una 16enne ha partorito la notte scorsa in casa, a Sesto San Giovanni. Il corpicino è stato trovato senza vita in un secchio sul balcone, avvolto in un asciugamano dagli operatori del 118 intervenuti su segnalazione di una vicina di casa che hanno sentito le grida di aiuto della ragazza, nata in Italia da una famiglia straniera. La vicenda si sarebbe svolta nella zona delle case Aler di Sesto San Giovanni
A quanto si apprende, la giovane era in casa con la madre. Della vicenda è stata informata la Procura di Monza, che disporrà l'autopsia per stabilire se si sia trattato di un aborto e se il piccolo fosse già morto al momento del parto. Le indagini sono affidate ai carabinieri.
La scoperta
Gli operatori del 118, lo abbiamo detto, sono arrivati nello stabile, in una zona popolare di Sesto San Giovanni, quando i vicini di casa, allarmati per le urla provenienti dall’appartamento in cui si trovavano madre e figlia, hanno chiamato i centralini per il primo soccorso. All’arrivo dell’ambulanza è stata la giovane madre, 16 anni, a indicare dove si trovava il bimbo che aveva appena partorito, in un secchio sul balcone, avvolto in una coperta.
I soccorritori hanno cercato di praticare alcune manovre di rianimazione ma è stato del tutto inutile. Sul corpicino, appartenente a un maschio e già formato, la Procura di Monza ha disposto l'autopsia e in casa i carabinieri della Scientifica sono rimasti a lungo per eseguire i rilievi, dopo che la giovane, accompagnata dalla madre, è stata portata in ospedale.
C'è da accertare se la ragazza abbia avuto un aborto spontaneo oppure se il piccolo è nato e la sedicenne, sconvolta, abbia cercato di nasconderlo, causandone così la morte.
Il contesto
La ragazza è nata in Italia da una famiglia di origine balcanica e ha un fratello più piccolo. Sconvolti i vicini di casa che definiscono genitori e figli delle "bravissime persone". "La mamma porta il velo, perché sono di fede islamica, ma non si sono mai isolati. I nostri bambini giocavano con i loro in cortile", racconta una donna entrando nel grande edificio in cui è avvenuta la tragedia.
I militari hanno sentito le persone vicine alla ragazza e nessuno ha parlato di tensioni all'interno della famiglia. La madre non è stata in grado di ricostruire con esattezza quei minuti. Sotto choc e bisognosa di cure la sedicenne, che quindi non è ancora stata ascoltata dai carabinieri. "Nessuno di noi ha mai sentito dire che fosse incinta - scuotono la testa i vicini di casa - e non abbiamo mai visto segni di una gravidanza".
Un tragico segreto?
L'ipotesi che viene maggiormente presa in considerazione dagli inquirenti, in attesa che l'autopsia faccia chiarezza, è che la ragazza abbia taciuto con tutti, cercando di condurre una vita il più normale possibile, incapace di gestire una situazione che si è trasformata in tragedia. Fino a quelle urla strazianti per chiedere aiuto, ormai inutilmente.