Milano – Minacce di morte al procuratore capo di Milano, Marcello Viola e al pm della Dda Alessandra Cerreti. Minacce ritenute molto serie e circostanziate, che hanno portato a innalzare le misure di sicurezza nei confronti dei due magistrati, mentre la Procura di Brescia, competente sulle indagini che vedono vittima le toghe milanesi, ha aperto una inchiesta.
Il timore è che le minacce siano collegate con l'inchiesta 'Hydra’ sulla mafia a tre teste, ovvero l'alleanza in Lombardia fra mafia, camorra e 'ndrangheta, entrata nel vivo con la conferma della suprema corte dell'impianto dell'accusa di mafia e l'esecutività degli arresti. Tra questi quelli di Gioacchino Amico, poi scarcerato perché aveva già passato un anno in custodia cautelare per altri reati, e Giovanni Abilone, ritenuto dagli inquirenti uno degli esponenti mafiosi collegati al mandamento di Castelvetrano di Matteo Messina Denaro.
Scoperto anche un arsenale di armi: mitra, fucili, pistole automatiche e munizioni. È invece ancora irreperibile Paolo Aurelio Errante Parrino, 77 anni, considerato il “punto di raccordo” tra il presunto “sistema mafioso” in Lombardia e il “capo dei capi” Matteo Messina Denaro.