di Deborah Bonetti
Nuova bufera sulla famiglia reale britannica, dopo che è emerso che il principe Carlo avrebbe accettato valigie strapiene di contanti dall’ex-premier del Qatar, lo sceicco Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani, a scopo di beneficienza. Il futuro re "ha nuovamente dimostrato la sua mancanza di saggezza", secondo il Sunday Times, autore dello scoop, accettando donazioni di ben 3 milioni di euro in contanti, suddivise in tre tranches. Il malloppo, suddiviso in banconote da 500 euro l’una, e stipato a volte in borse di Fortnum & Mason (la casa da tè dove si approvvigionano anche i reali) e altre volte in valigie, sarebbe stato poi depositato sul conto del fondo del Principe di Galles (Prince of Wales Charitable Fund) presso la banca Coutts, dove anche la regina ha un conto.
L’accaduto ha riaperto dubbi sull’integrità e sulla reputazione del 73enne erede al trono nell’anno del giubileo di platino, che festeggia i 70 anni sul trono della regina (ora 96enne e sempre più fragile) e inevitabilmente segnala l’appropinquarsi del passaggio di consegne fra Elisabetta II e Carlo. Il principe non è esplicitamente accusato di alcun crimine, ma il modo losco in cui i versamenti del 62enne sceicco sono stati fatti ha creato un vespaio di polemiche. Il prestigioso domenicale Sunday Times riporta scene da film in cui gli assistenti del principe sarebbero stati costretti a contare le banconote (in "taglio Bin Laden" perché i 500 euro sono il taglio preferito dei terroristi), mentre il principe e lo sceicco chiacchieravano amabilmente nell’altra stanza, senza alcun altro presente.
Cosa avrà voluto lo sceicco in cambio di somme così sostanziose? Nessuno può saperlo con certezza perché il principe Carlo ha rotto con il protocollo e ha incontrato lo sceicco da solo (invece che con almeno un aiutante presente) più volte, senza neanche segnalare le loro riunioni sulla circolare di corte, che raccoglie tutti gli incontri ufficiali di tutti i membri della famiglia reale. Carlo si è inoltre recato in Qatar diverse volte a seguito delle donazioni, facendo immaginare ai maligni che ci fossero ulteriori interessi in gioco. Inoltre, il suo fondo di beneficienza avrebbe utilizzato i fondi qatarioti per la manutenzione di castelli e residenze reali utilizzati esclusivamente da Carlo e Camilla, diluendo l’idea che i fondi sarebbero stati girati immediatamente a cause benefiche.
Insomma Carlo è stato beccato in flagrante, a meno di un anno da quando il suo fidato braccio destro Michael Fawcett ha dovuto dimettersi a seguito dello scandalo delle onorificenze in vendita, in cui un donatore saudita del principe avrebbe ottenuto la cittadinanza britannica e un titolo nobiliare come “ringraziamento” per le sue donazioni all’erede al trono. Tutto questo proprio mentre Carlo sta cercando di costruirsi un’immagine di futuro re capace e affidabile, nonostante la grande maggioranza della popolazione vorrebbe veder salire sul trono suo figlio William (40 anni) al suo posto.