Martedì 14 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Migranti, rimpatriati 50 tunisini sbarcati a Lampedusa

Intanto è polemica su un altro rimpatrio non riuscito la settimana scorsa: l'aereo si guasta e 15 tunisini che dovevano essere espulsi tornano liberi

Migranti, un barcone in mare in una foto d'archivio (Lapresse)

Trapani, 17 settembre 2018 - Sono stati rimpatriati con un volo charter, partito oggi da Palermo, 50 dei 130 tunisini trasferiti sabato da Lampedusa all'hotspot di Trapani. Il dato è confermato dalla questura trapanese. In totale erano 184 le persone sbarcate venerdì sull'isola delle Pelagie. Alcuni dei migranti hanno presentato richiesta d'asilo. Il rimpatrio è stato possibile in virtù dell'accordo di collaborazione esistente tra Italia e Tunisia.

Intanto è polemica su un altro rimpatrio non riuscito: l'aereo si guasta e 15 tunisini che dovevano essere espulsi tornano liberi, anche se con un foglio di via che li obbliga a lasciare l'Italia. L'episodio, di cui scrive oggi il quotidiano 'Il Tempo', è avvenuto la settimana scorsa. "Ci sarebbe da ridere se non fosse che la questione immigrazione è maledettamente seria", afferma Eugenio Bravo, segretario generale del sindacato di polizia Siulp Torino. Nel servizio erano impegnati 100 agenti, di cui 18 da Torino, partiti dal Cpr per scortare 7 tunisini. "Dopo 10 ore sono arrivati a Fiumicino - dice Bravo -. dove sarebbero confluiti altri tunisini partiti da altre parti d'Italia. Il charter doveva essere diretto a Palermo e poi in Tunisia ma alle 9 si è scoperto che l'aereo era guasto". Due tunisini sono stati portati nel Cie, dove erano disponibili posti, mentre per altri 15 è scattato il foglio di via. "Ma nessuno ottempererà all'ordine - conclude Bravo -. Rilasciarli, per quanto legittimo, fa venir meno lo sforzo e l'impegno dei poliziotti".

Si apprende inoltre che fonti del ministero dell'Interno tunisino hanno precisato che il capo del dicastero di Tunisi, Hichem Fourati, non sarà domani a Roma per incontrare il suo omologo italiano, Matteo Salvini. Le fonti, inoltre, sottolineando che si tratterà "di un incontro tecnico a cui parteciperanno alcuni rappresentanti del ministero ed esperti dell'intelligence", affermano che il ministro "non era a conoscenza dell'appuntamento".