Roma, 10 giugno 2018 - L'Italia chiude i porti alla nave Aquarius, in navigazione nel Mediterraneo con 629 migranti a bordo: l'imbarcazione non è stata autorizzata ad approdare. Una lettera urgente alle autorità maltesi è stata scritta dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, chiedendo di far approdare la nave alla Valleta, essendo quello il "porto più sicuro". Immediata la risposta di Malta: "Il salvataggio è avvenuto nell'area di ricerca e soccorso libica ed è stato coordinato dal centro di coordinamento di soccorso a Roma - spiegano fonti dell'establishment -. Malta non è né l'autorità coordinatrice né è competente per questo caso". Allarmato il premier Joseph Muscat: "L'Italia sta violando le leggi internazionali"".
APPELLO ONU - Nel braccio di ferro interviene l'Onu. "Stati e attori coinvolti trovino soluzioni rapide che consentano ai migranti e rifugiati di essere sbarcati in modo sicuro e rapido - è l'appello che arriva via Twitter dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati Unhcr in Italia -. Il rallentamento delle operazioni mette a rischio la salute di centinaia di persone con urgente bisogno di assistenza".
Stati e attori coinvolti trovino soluzioni rapide che consentano ai migranti e rifugiati dell #Aquarius di essere sbarcati in modo sicuro e rapido. Il rallentamento delle operazioni mette a rischio la salute di centinaia di persone con urgente bisogno di assistenza. pic.twitter.com/Y6HuIEMvII
— UNHCR Italia (@UNHCRItalia) 10 giugno 2018
CONTE: INVIATI MEDICI - A Pazzo Chigi il governo fa il punto. "È stato disposto l'invio di due motovedette con medici a bordo - afferma intanto il premier Conte - pronti a intervenire al fine di garantire la salute di tutti gli occupanti dell'Aquarius che dovessero averne necessità". Il presidente del Consiglio ribadisce che "l'Italia si ritrova ad affrontare in totale solitudine l'emergenza immigrazione. Il problema è stato da me posto anche nel corso del G7 a tutti i partner europei in questi ultimi giorni dove ho anticipato che i flussi migratori devono essere gestiti in maniera condivisa".
DI MAIO: UE SIA SOLIDALE - Si fa sentire anche il vicepremier Luigi Di Maio. "L'Europa deve battere un colpo. Mentre noi siamo stati disposti per anni ad accogliere migliaia di migranti, Malta non è disponibile ad accogliere centinaia. Questa Europa non è solidale e o l'Ue diventa solidale o è un problema per il Paese".
LA NAVE - Sulla nave Aquarius di Sos Mediterranée, con personale di Medici senza frontiere, ci sono 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte. I migranti sono stati soccorsi nella notte in sei operazioni e trasbordati sulla nave. Particolarmente difficile quella di persone su un gommone che si è rovesciato facendo finire 40 migranti in mare. Acquarius ha soccorso 229 persone, altre 400 sono state salvate e poi trasbordate sulla nave della Ong da imbarcazioni della guardia costiera italiana e da mercantili.
Ora l'imbarcazione - scrive Médecins sans frontières in un tweet - ha ricevuto istruzioni dal coordinamento della Guardia Costiera Italiana di rimanere in standby nell'attuale posizione, a 35 miglia nautiche dall'Italia e 27 da Malta.
LA MOSSA DI SALVINI - Una decisione senza precedenti, che fa seguito a due giorni di arrivi sulle coste italiane, i primi da quando è in carica il nuovo governo Lega-M5S e a uno scontro tra il ministro dell'Interno e il governo di Malta. Nei porti di Reggio Calabria e di Pozzallo ieri sono state tre le navi approdate con a bordo circa 500 profughi. Immediata la reazione della portavoce per i rifugiati per il sud Europa dell'Unchr, Carlotta Sami: "Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo". Ieri in un video su Facebook Salvini aveva avvertito: "Se qualcuno pensa che si ripeterà un'estate con sbarchi su sbarchi senza muovere un dito non è quello che farò come ministro. O si seguono le regole, o se non funzionano si cambiano, ma non starò a guardare perché gli italiani ne hanno le scatole piene".
Reazioni: bordate da Pd e terzo settore
LO SCONTRO CON MALTA - Le autorità maltesi avevano impedito l'altro ieri l'ingresso in porto della nave Seefuchs, con 126 migranti a bordo: l'unità, di una Ong olandese, era in difficoltà per le cattive condizioni del mare, ma Malta - ha riferito alla polizia italiana il comandante dell'unità - ha solo proposto assistenza in mare, senza autorizzare l'ingresso in porto. Era così intervenuta la Guardia costiera italiana e la nave, alla fine, è stata fatta approdare a Pozzallo, dove è arrivata ieri mattina. È stato l'ultimo episodio di un lungo contenzioso tra Italia e Malta, il cui comportamento è stato stigmatizzato dallo stesso Salvini l'altro giorno: La Valletta "non può sempre dire no a qualsiasi richiesta d'intervento", ha detto il ministro, che in un video su Facebook aveva ribadito la linea della fermeza: "Non si ripeterà - aveva assicurato - un'altra estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi. In maniera rispettosa, educata, salvando vite, vedremo di diminuire ulteriormente gli arrivi e aumentare le espulsioni".
MALTA: SALVINI HA SBAGLIATO - Dura la risposta di Malta che arriva prima per bocca dell'ambasciatrice in Italia Vanessa Frazier. Con il ministro dell'Interno Matteo Salvini "siamo molto in linea con la questione migranti. Ma questa volta ha sbagliato: la deve smettere di fare dichiarazioni forti e provocatorie come questa. Non c'entra nulla ora che Malta accolga i 629 migranti soccorsi a bordo di nave Aquarius, pena la chiusura dei porti italiani". Poi Frazier ribadisce: "I 629 migranti dell' Aquarius non li accogliamo, è una questione di principio".
"BATTAGLIA DI PRINCIPIO" - Per l'ambasciatrice la destinazione dovrebbe essere "la Libia o Lampedusa - dice intervistata da The Post Internazionale -. Il centro di coordinamento per il salvataggio di Malta non ha la competenza, e non è neanche l'autorità di coordinamento. E' senz'altro una questione di principio, una battaglia vera e propria di principio, poiché Malta non è in assoluto contraria all'accoglienza dei migranti, ma è necessario che vengano rispettate le regole, sempre. Ciò che conta non è il porto in cui vengono sbarcati i migranti, quanto piuttosto il luogo in cui avviene il soccorso". "Voglio ricordare che nel Momento dei soccorsi i migranti sono stati tratti in salvo da 4 navi, tra cui 2 italiane e un mercantile. Ebbene, vista anche la posizione geografica del soccorso SAR, non vedo cosa possa entrarci Malta. Noi non abbiamo nulla a che fare con questa vicenda".
Il premier maltese Joseph Muscat chiosa in un tweet: "Siamo preoccupati per la direzione presa dalle autorità italiane sull'Acquarius, che è in alto mare. Vanno manifestamente contro le leggi internazionali e rischiano di creare una situazione pericolose per tutti coloro che sono coinvolti". Al contrario, "Malta è pienamente conforme alle regole" e "non accoglierà la nave nei suoi porti. Continueremo, ove possibile, a procedere ad evacuazioni per ragioni sanitarie".
We are concerned at #Italy authorities’ directions given to #Acquarius on high seas. They manifestly go against international rules, and risk creating a dangerous situation for all those involved -JM
— Joseph Muscat (@JosephMuscat_JM) 10 giugno 2018