Roma, 22 giugno 2018 - Non si placa lo scontro tra il governo e la nave Ong Lifeline e rischia di diventare un nuovo caso Aquarius. Matteo Salvini, dopo aver minacciato ieri di "sequestrare la nave" nel caso attraccase nel suolo italiano comunica, via Twitter, di aver chiesto a Malta di aprire i porti all'imbarcazione che è intervenuta in soccorso di 224 migranti. "La nave fuorilegge Lifeline è ora in acque di Malta, col suo carico di 239 immigrati. Per sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra i porti", scrive il ministro dell'Interno sul social. E poi chiarisce: "Poi quella nave dovrà essere sequestrata, ed il suo equipaggio fermato. Mai più in mare a trafficare". Malta, da parte sua, replica di non aver mai ricevuto una richiesta formale di accogliere la nave. Poco dopo fonti del governo italiano confermano: "La Capitaneria di porto italiana ha chiesto ufficialmente a Malta di far attraccare la Lifeline". Per il ministro per le infrastrutture Danilo Tonienlli, "Se la nave Ong Lifeline non andasse verso il porto di Malta, cosa che dovrebbe e deve fare per il senso di umanità e per il rispetto del diritto del mare, verrà immediatamente sequestrata".
La NAVE FUORILEGGE #Lifeline è ora in acque di Malta, col suo carico di 239 immigrati. Per sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra i porti. Chiaro che poi quella nave dovrà essere sequestrata, ed il suo equipaggio fermato. Mai più in mare a trafficare.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 22 giugno 2018
MALTA - "Malgrado la retorica di Salvini, né la Lifeline né il coordinamento di Roma hanno trasmesso a Malta una richiesta formale di accogliere la nave", riferiscono fonti del governo maltese a Malta Today commentando le parole di Salvini. Ma a invocare l'accoglienza de La Valletta è anche il ministro Toninelli. "Io - dice - da cittadino prima ancora che da ministro dico che Malta non può evitare di assumersi una responsabilità che è prima di tutto umanitaria. Stiamo seguendo con la massima attenzione e preoccupazione la situazione. La nave non ha caratteristiche tecniche per trasportare tante persone, ne può portare solo 50". Più tardi ribadisce: "Come cittadino italiano, come ministro infrastrutture e trasporti e come cittadino europeo sarei sconvolto dalla disumanità di Malta nel caso in cui non accogliesse" la nave. "Malta - aggiunge Toninelli - rappresenta adesso il porto più vicino e sicuro". Intanto il governo spagnolo fa sapere di essere in contatto con "Malta, Italia e Francia"."I contatti con Malta - spiega la portavoce del governo socialista di Madrid, Isabel Celaà - sono in corso per procedere se necessario con i soccorsi umanitari e con Italia e Francia perché la Francia aveva mostrato una grande solidarietà con la Spagna durante l'accoglienza della nave Aquarius".
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L'ONG: BANDIERA OLANDESE - Uno dei nodi della polemica è l'appartenenza della nave. L'Ong riferisce di battere bandiera olandese, ma ieri è stata smentita dalla rappresentanza dei Paesi Bassi presso l'Ue che ha chiarito: "Seefuchs e Lifeline non viaggiano con bandiera olandese, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos). Queste navi appartengono a Ong tedesche e non sono registrate in Olanda". Oggi la Lifeline replica in un tweet: "La nostra nave batte bandiera olandese", e pubblica una foto che ne confermerebbe la registrazione. Nel documento Amsterdam è il porto "di casa" e il 19 settembre 2017 la data di registrazione con scadenza il 19 settembre 2019.
Our ship sails under the Dutch flag which can be proven by this registration confirmation. pic.twitter.com/BHtE1DyjqG
— MISSION LIFELINE (@SEENOTRETTUNG) 21 giugno 2018
L'ong ribadisce inoltre che l'intervento di ieri è avvenuto in acque internazionali, mentre secondo l'accusa di Salvini, il suo intervento di soccorso di oltre 200 migranti, era avvenuto in acque libiche, contravvenendo alle regole. Intanto nella notte Lifeline ha fornito assistenza ad un mercantile che è intervenuto in soccorso ad un altro gommone in difficoltà. "In Europa c'è libertà di parola, e il ministro Salvini ha il diritto di dire cose del genere, ma stiamo lavorando seguendo le leggi internazionali", ha commentato a Radio Capital Axel Steier, portavoce della Ong Lifeline. "Al momento - spiega - siamo a metà strada fra Libia e Malta, la situazione è tranquilla, la gente ha avuto coperte, cibo e assistenza medica dai nostri medici e infermieri. Non abbiamo feriti gravi. Speriamo che la situazione si risolva presto".
SALVINI - Salvini parla anche da Siena, per l'evento di chiusura della campagna elettorale del candidato sostenuto dal centrodestra in vista dei ballottaggi di domenica. "C'è una nave illegale - dice -, con una bandiera illegale, con un equipaggio che mi dà del fascista, con finanziatori che vorremmo conoscere e che ha raccolto esseri umani e che è in acque maltesi. Noi per sicurezza dell'equipaggio e dei soccorsi chiediamo umanamente, e politicamente, che Malta apra finalmente uno dei suoi porti, blocchi la nave e blocchi l'equipaggio. La nave non dovrà più toccare acque nel Mediterraneo". Prosegue: "C'è la gara dei buoni, tra maltesi, francesi tedeschi, spagnoli. Qui c'è un ong tedesca, con finta bandiera olandese in acque prima libiche e poi maltesi, qualcuno faccia il buono davvero perché l'Italia sta facendo la buona da anni investendo miliardi di euro. La nave è in acque maltesi, Malta faccia il suo dovere".
DI MAIO-MACRON - Intanto è ancora scontro Di Maio-Macron, con il leader pentastellato che torna a rispondere al presidente francese che ieri aveva tuonato contro la "lebbra populista". "A livello internazionale - dice Di Maio - ma soprattutto europeo sto vedendo cose inedite, comportamenti anche scomposti di capi di Stato, del presidente francese, che prima ha sempre parlato di rapporti di buon vicinato quando i governi italiani stavano zitti e adesso comincia ad attaccare a giorni alterni". Il vicepremier aggiunge che Macron "un giorno dice di non volere offendere l'Italia e un altro parla di lebbra, la vera lebbra è l'ipocrisia europea, di alcuni stati che respingono i migranti a Ventimiglia e poi ci fanno la morale su come gestirli".
TAJANI: "CENSIMENTO ONG" - Sulla crisi migratoria in Europa interviene anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Che chiede "un censimento delle Ong" così "soltanto quelle che avranno autorizzazioni europee per il soccorso in mare potranno operare con a bordo personale della Marina militare, della Guardia costiera o di Frontex". Per Tajani, a Roma a una tavola rotonda organizzata dal Centro studi Demetra ed Enac, "non si può più tollerare che le Ong facciano mercato di migranti". Quindi, "regole certe, autorizzazioni europee per le Ong con personale qualificato a bordo in grado di decidere dove si vanno a prendere i migranti". Tajani insiste: "Non possiamo avere Ong che dicono ai migranti 'venite, venite che tanto vi portiamo noi'. Non ci devono essere Ong-traghetti che portano persone dall'Africa all'Europa".